|𝟓-𝐀𝐒𝐏𝐄𝐓𝐓𝐀𝐍𝐃𝐎 𝐋𝐀 𝐌𝐄𝐙𝐙𝐀𝐍𝐎𝐓𝐓𝐄|

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Il weekend era il mio momento preferito della settimana, adoravo svegliarmi tardi la mattina, senza i pensieri delle lezioni che dovevo seguire, dei compiti che dovevo sostenere, senza nessuna preoccupazione

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Il weekend era il mio momento preferito della settimana, adoravo svegliarmi tardi la mattina, senza i pensieri delle lezioni che dovevo seguire, dei compiti che dovevo sostenere, senza nessuna preoccupazione.

Quel fine settimana però c'era qualcos'altro che occupava i miei pensieri; Claire entrò nella stanza in punta di piedi prima di gettarsi sul mio letto facendomi ridacchiare quando il materasso oscillò pericolosamente <<Allora come si ci sente nelle tue ultime ore da diciassettenne?>> mi domandò dopo essersi accoccolata sulla mia spalla, rubandomi buona parte delle coperte.
Scrollai appena le spalle mentre affondavo la testa nel cuscino.

Il giorno dopo sarebbe stato il mio compleanno.
Il mio diciottesimo compleanno.

Tutti sembravano così ansiosi, così entusiasti, Claire e Edmund ne parlavano da mesi ormai ed ero consapevole che i miei zii stessero progettando qualcosa anche se loro avevano tentato di nascondermelo.
Non facevano altro che ripetermi che quello sarebbe stato un giorno importante, che la mia vita sarebbe cambiata.

Io non riuscivo a capire che cosa potesse cambiare nell'arco di una notte.
Non riuscivo a capire il clima elettrizzato che si era creato in casa, dopotutto stavo solamente invecchiando, dal mio punto di vista c'era ben poco da festeggiare.

<<Eddai Ivy, non puoi avere quella faccia>> mi riprese Claire quando non risposi, probabilmente aveva letto nel mio silenzio la mia mancanza di euforia <<Ti proibisco di avere quella faccia, domani avrai 18 anni. 18 te ne rendi conto!! É mesi che ci prepariamo a questo, quindi devi essere felice!>>

Il suo sguardo serio mi fece piegare le labbra in una smorfia divertita.
<<E va bene, spero solo che la sorpresa sia all'altezza delle aspettative>> risposi prima di girarmi verso di lei con un angolo delle labbra alzato.

<<Ti piacerà sicuramente, vedrai>>
<<Oh lo spero bene, oppure potrei vendicarmi al tuo, di compleanno>> la rimbeccai io prima di ricevere, in risposta, una faccia contrariata.

Quando un cuscino mi arrivò in faccia ero già pronta per lo scontro.
Recuperai velocemente il mio, tirandolo a mia volta come se stessi maneggiando un'arma mortale.

<<Oh questo non avresti dovuto farlo>>
Alla guerra con i cuscini seguì uno scontro all'ultimo sangue a colpi di solletico, ma non riuscimmo mai a definire un vincitore perché un'altra persona si gettò sul letto, interrompendo la nostra lotta.

<<Dio, Edmund quanto pesi, spostati, credo che il tuo gomito abbia appena trafitto il mio pancreas>>
<<Scommetto che non sai neanche dove si trova il pancreas>>
<<Può darsi ma a me basta sapere dove si trova il cervello, anche se sto iniziando a credere che tu non sappia usarlo quello>>

𝐈𝐕𝐘 𝐈𝐥 𝐬𝐚𝐧𝐠𝐮𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐫𝐮𝐢𝐝𝐢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora