|𝟏𝟏-𝐂𝐇𝐄 𝐂𝐀𝐒𝐈𝐍𝐎 𝐇𝐎 𝐂𝐎𝐌𝐁𝐈𝐍𝐀𝐓𝐎?|

59 3 0
                                    

Il resto della giornata a scuola fu molto stancante, arrivai all'ultima ora senza sapere come facevo a stare in piedi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Il resto della giornata a scuola fu molto stancante, arrivai all'ultima ora senza sapere come facevo a stare in piedi.

Sbadigliai quando entrai nella classe di chimica, avevo già preso due caffè quella mattina ma ne avrei bevuto un'altro subito;
mi lasciai cadere sulla sedia, sostenendo la testa con le mani per evitare che sbattesse contro il banco.

Solo un'ora e sarei tornata a casa.

<<Giornataccia?>> chiese qualcuno prendendo posto al mio fianco.
Annuii appena a Colin che stava recuperando dei libri dallo zaino <<Decisamente>> risposi prima di tornare a fissare il vuoto.

Lui aprì bocca, cercando di aggiungere qualcosa, ma prima che potesse farlo la professoressa entrò in classe sbattendo la borsa sulla cattedra.
<<Bene ragazzi cominciamo>>

Non seguii niente durante quell'ora, ero così stanca da tutta quella situazione, mi sembrava come se l'ultima settimana della mia vita non fosse stata altra che un sogno, o forse era meglio dire un incubo.
Era tutto così innaturale, io non ero naturale, ero sovra umana, tutto quello che sapevo, o che pensavo di conoscere su me stessa era solo una menzogna.

Cosa sapevo di me?
Chi ero veramente?

Fino a qualche giorno prima ero certa di riuscire a rispondere a quelle domande senza nemmeno esitare.
Ma ora...ora come potevo dire di conoscermi se gli ultimi anni erano stati vissuti da solo una parte di me?

Presi pochi appunti, ero troppo distratta dai miei pensieri per riuscire a capirci qualcosa.
Quando la campanella segnó la fine di quella ora misi tutto velocemente nello zaino, volevo solo andarmene da quel posto e rinchiudermi nella mia stanza.

Volevo rimanere da sola, con quelle maledette voci che mi riempivano la testa e non mi davano pace.

<<Ivy aspetta>>

Una mano bianca si strinse attorno al mio braccio, stringendolo in una morsa ferrea.
Girai al capo, guardando sopra la mia spalla, Colin era fermo davanti a me e mi stava fissando con occhi spalancati.

Lanciai uno sguardo alla sua mano prima di alzarlo appena, accennai un sorriso e mi tirai indietro, cercando di fargli mollare la presa attorno alla mia giacca.
<<Colin ciao, tutto bene?>> domandai stringendo la bretella dello zaino, mi guardai attorno, quasi tutti se ne erano già andati,

<<tutto bene, volevo chiederti del progetto che dobbiamo fare assieme, tu saresti libera oggi?>>

Cazzo, con tutto quello che era successo mi ero completamente dimenticata del progetto.
Una di quelle stupide voci che avevo in testa avrebbe potuto ricordarmelo.

Scossi il capo e accennai un breve sorriso.
<<Certo, oggi andrà benissimo>> risposi per poi mordermi il labbro mentre pensavo a dove saremmo potuti andare a studiare <<Credo che la biblioteca non dia il luogo ideale per noi, ma potremmo andare in quel bar in centro, é molto spazioso e vedo sempre studenti che si fermano per parlare e lavorare, potrebbe andare bene non credi?>> domandai ma lui scosse subito la testa e io mi accigliai.

𝐈𝐕𝐘 𝐈𝐥 𝐬𝐚𝐧𝐠𝐮𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐫𝐮𝐢𝐝𝐢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora