|𝟕-𝐒𝐎𝐋𝐎 𝐁𝐔𝐆𝐈𝐄|

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Avevo caldo

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Avevo caldo.
Tantissimo caldo.

Mi sentivo come se stessi per andare a fuoco, percepivo il sangue scorrere all'interno del mio corpo, dalla punta dei piedi fino alla testa, più passava più calore avvertivo.

Mi mossi appena, cercando di levarmi quello strato di sudore che sentivo sul mio corpo.

<<Si sta svegliando>> sentì sussurrare da una voce da qualche parte alla sua sinistra, dell'aria mi colpì, qualcuno si era spostato al mio fianco. Aprii gli occhi con molta calma, sbattendo le palpebre più volte per cercare di riabituarmi alla luce.

Mugugnai qualcosa prima di cercare di sollevarmi, qualcuno mi mise una mano sulla schiena, aiutandomi a sedermi <<Con calma tesoro, non fare movimenti affrettati>>

Quando mi posizionai riuscii a vedere la mia famiglia stretta attorno ai piedi del mio letto, Zoya era al mio fianco, seduta sulla sedia della mia scrivania, appena mi fui sistemata mi passò un bicchiere pieno d'acqua che accettai senza esitazione.

<<Grazie>> mormorai dopo aver bevuto con avidità <<Come ti senti cara?>> chiese Stacey spostandosi alla mia sinistra, mi toccò l'interno del polso, stringendo appena per sentire i miei battiti.

<<Io...io non lo so, ho caldo, ma per il resto sto bene>> dissi e la vidi annuire con la cosa dell'occhio, Claire era seduta di fianco ad Edmund, sul cassettone posto ai piedi del letto, aveva gli occhi rossi, doveva aver pianto <<Da..da quanto tempo sto dormendo?>>

Fu Ian a rispondermi <<Quasi due giorni>> rispose, e io quasi mi strozzai con la mia saliva, era un infinità di tempo, l'ultima cosa che mi ricordavo era che stavo per fare colazione, poi di colpo mi tornò in mente tutto, la stanchezza, le sensazioni strane, le voci.

<<Credo di aver bisogno di uno psicologo>> esordii dopo un po' <<Io sto impazzendo>>

Zoya sospirò profondamente al mio fianco <<Non stai impazzendo tesoro>>

<<E invece si zia, io...io sento delle voci nella mia testa>> sussurrai, quasi vergognandomi della mia follia. <<No davvero, quello che ti sta succedendo è completamente normale>> replicò lei, dandomi una stretta sulla spalla.

Chiuse gli occhi per un secondo, quando gli riaprì guardò prima Ian e poi Stacey, entrambi annuirono ad una domanda non verbale <<Ragazzi dobbiamo dirvi una cosa>> e poi si spostarono verso la fine del letto.

Claire ed Edmund si accomodarono al mio fianco, lei si strinse al mio fianco, appoggiando la testa sulla mia spalla mentre lui faceva passare il braccio sul cuscino che mi sorreggeva in modo da circondare entrambe, osservandoli riuscivo a leggere uno stato di agitazione nei loro occhi.

<<Quello che sta succedendo ad Ivy è completamente normale, sapevamo che sarebbe accaduto, lo sospettavamo da tempo in realtà>> cominciò Stacey dopo pochi attimi di silenzio <<E questa cosa non riguarda solo Ivy ma anche voi altri ne sarete coinvolti presto, certo magari non nel modo in cui lo è Ivy ma non importa, anche voi andrete incontro alla transizione>>

<<Transizione>> chiese Edmund confuso.

<<Credo che faremo prima a mostrarlo St>> lei annuì appena alle parole di Ian, che nel frattempo si era voltato verso Zoya. Lo guardammo mentre alzava la manica del suo maglione, esponendo la pelle bianca dell'avambraccio.

Prima ancora che potessimo rendercene conto lei aveva afferrato un pugnale da qualche parte, a pensarci adesso non so ancora dove avesse nascosto l'arma, e, lesta, aveva reciso la pelle, facendo zampillare il sangue.

Claire si lasciò scappare un piccolo grido, e si portò una mano alla bocca, mentre invece Edmund si irrigidì di colpo. Nessuno dei miei zii sembrava scosso da quel "piccolo" taglio, dopo qualche istante, durante i quali Zoya aveva ripulito la lama nei suoi jeans, quella ferita si richiuse con la stessa velocità con cui era stata inflitta.

Guardai sconvolta il braccio di Ian perfettamente intatto, come se non avesse uno squarcio aperto due secondi prima.

L'amica al suo fianco si sporse il avanti, prendendo la mano al fratello e toccando alla pelle che era tornata intatta.
<<Cosa...cosa sta succedendo?>> chiese poi staccandoci con voce tremante.

Stacey alzò un angolo della bocca creando un piccolo sorriso prima di chiudere gli occhi, poi dalle sue mani, poste in grembo, scaturì una luce verde che illuminò tutto lo spazio attorno a sé.
Quando richiuse le dita a pugno quel bagliore si spense.

Come se sapesse che il suo turno era giunto, Zoya sospirò stancamente e anche lei socchiuse gli occhi, quando gli aprì il lago ghiacciato in cui avevo imparato a scaldarmi, aveva lasciato il posto al sangue.

I suoi occhi erano rossi, sembravano due tizzoni ardenti che illuminavano la notte.
Riuscivo a malapena a intravedere l'iride, tutto ciò che mi circondava era rosso.

Era sangue.
E da un angolo della mia mente ricomparve l'immagine che tanto popolava i miei incubi negli ultimi tempi.

Quegli occhi rossi che mi fissavano mentre il lupo avanzava verso di me.

<<Che cosa siete?>> la voce uscì più dura di quello che mi sarei aspettata; e dal modo in cui Zoya fece tornare i suoi occhi del suo colore normale potei dire che risultò quasi ferita.

<<Credo che sia il momento che voi sappiate la verità ragazzi>>

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Eccomi qua con un nuovo capitolo. Le cose sono giunte ad un punto di svolta e per Zoya e gli altri é il momento di affrontare la verità.
Cosa pensate reagiranno i ragazzi??
So che il capitolo é un po' cortino ma prometto di rifarmi con gli altri.

A presto con un nuovo capitolo

𝐈𝐕𝐘 𝐈𝐥 𝐬𝐚𝐧𝐠𝐮𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐫𝐮𝐢𝐝𝐢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora