|𝟏𝟒-𝐇𝐎 𝐃𝐈𝐌𝐄𝐍𝐓𝐈𝐂𝐀𝐓𝐎 𝐐𝐔𝐀𝐋𝐂𝐎𝐒𝐀|

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<<Che sta succedendo? Mi sono trovata sette chiamate perse>> esordì Stacey entrando in casa, buttò il mazzo di chiavi sul tavolo e si mosse verso il divano, dove io ero seduta con una tazza piena di the caldo tra le mani

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<<Che sta succedendo? Mi sono trovata sette chiamate perse>> esordì Stacey entrando in casa, buttò il mazzo di chiavi sul tavolo e si mosse verso il divano, dove io ero seduta con una tazza piena di the caldo tra le mani.

<<Perchè non ti siedi? aspettiamo Ian e poi potremo parlare, è meglio se siamo tutti>> rispose Zoya apparendo in quel momento dalla cucina con una bottiglia di birra tra le mani.

<<Parlare? Di che dobbiamo parlare?>> chiese lei frenetica, accomodandosi al mio fianco e appoggiando una mano sul mio ginocchio, stringendolo in una presa gentile, le sorrisi prendendo un sorso della bevanda prima di appoggiarla sul tavolino in legno.
<<Calmati Stacey, aspettiamo Ian, dobbiamo pensare alla prossima strategia>>

<<Strategia? Di che strategia stai parlando? Che cosa sta succedendo Zoya??>> chiese sempre più preoccupata, lei non le rispose ma le allungò la bottiglia che teneva tra le mani e l'altra la prese e se ne scolò metà.
<<Aspettiamo Ian>>

Zia Stacey si arrese davanti alla sua ostinazione e si lasciò andare contro i cuscini del divano portandosi alle labbra la birra.
Alzai lo sguardo, osservando Zoya che si allontanava da noi e si avvicinava alla grossa finestra che dava sul giardino, sbatté un piede, impaziente, aspettando che il vecchio pick up di Ian comparisse dalla fine del viale.

Stacey si girò a guardarmi, le mie braccia erano piene di brividi, ero ancora scossa da Colin, da quello che aveva insinuato, da quello che poteva farmi.
Un calore a me estraneo mi circondò, cullandomi e facendomi tranquillizzare, chiusi gli occhi, lasciandomi andare a quella sensazione.

Probabilmente mi addormentai, perché furono le voci di Ian e Zoya a svegliarmi, scattai a sedere, asciugandomi la bava al lato delle labbra, Claire al mio fianco si stava limando le unghie.

Mi guardai attorno, Edmund era appoggiato al muro, guardando fuori dalla finestra; gli zii erano in cucina, parlavano animatamente tra di loro a bassa voce, troppo bassa perché potessi capire il discorso.

<<Che succede?>>
Edmund si giró a guardami prima di sbuffare e tornare a prestare attenzione al paesaggio esterno.
<<La bella addormentata si è svegliata, non ti sei persa niente, gli zii si sono rinchiusi di là e non ci è permesso di accedere.
A quanto pare stanno discutendo di cose di massima importanza>>

<<Terrai quel muso ancora per molto?
Pensi che non rivolgergli la parola sia la soluzione migliore?>> chiese Claire senza smettere di limarsi le unghie che apparivano molto più affilate del solito.

<<Chiudi il becco Claire, nessuno ha richiesto un tuo parere>> rispose lui aggressivo, lei ruotò gli occhi al cielo borbottando un qualcosa a bassa voce prima di arrendersi e buttare la lima sul tavolo.

<<Spero che questi artigli spariranno presto, non riesco a prendere nulla in mano con queste cose>>

Ridacchiai mentre lei gesticolava mantenendo le mani ad una certa distanza dal corpo, preoccupata di potersi ferire in qualche modo, e a giudicare dai superficiali segni che aveva in faccia probabilmente  lo aveva già fatto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 27 ⏰

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𝐈𝐕𝐘 𝐈𝐥 𝐬𝐚𝐧𝐠𝐮𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐫𝐮𝐢𝐝𝐢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora