|𝟏𝟎-𝐂𝐋𝐀𝐈𝐑𝐄 𝐈𝐌𝐏𝐀𝐙𝐙𝐈𝐒𝐂𝐄|

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Claire stava male, faceva finta di niente, ma era palese che avesse qualcosa

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Claire stava male, faceva finta di niente, ma era palese che avesse qualcosa.

Era diventata incredibilmente suscettibile nell'ultima settimana, scattava per qualsiasi cosa ed era quasi impossibile provare ad avere una conversazione con lei senza rischiare che ti mettesse le mani addosso. In quei giorni io e Edmund avevamo lavorato per stroncare numerose risse alla base.

Soffriva anche di notte, la sentivo spesso mentre gemeva dal dolore nella camera affianca alla mia, sembrava quasi che ringhiasse; più volte mi ero alzata per andare a controllare se avesse bisogno di qualcosa. Ma l'unica cosa che avevo trovato era una porta chiusa a chiave, e non mi rimaneva altro da fare che ritornare nel mio letto e provare a prendere sonno.

Sapevamo che era a causa dell'avvicinarsi della luna piena, il suo primo plenilunio da quando la sua vera natura era stata liberata.

Io ed Ed ci eravamo informati a riguardo, e zio Ian me ne aveva parlato. Mi era capitato spesso, in quelle notti in cui andavo a controllare Claire di trovarlo fuori dalla sua stanza, lui guardava il legno bianco come se volesse buttarlo giù; all'inizio quando mi accorgevo della sua presenza battevo in ritirata, non ancora pronta ad avere una conversazione con lui o con gli altri, ma poi avevo deciso di deporre quell'ascia di guerra, non aveva senso far finta di niente mentre Claire stava male.

E così io e zio Ian parlavamo spesso di notte, mentre gli altri dormivano.

Mi aveva spiegato che cosa stesse succedendo al corpo di Claire: con l'incantesimo, che da quel che avevo capito era stato lanciato da una strega, mia cugina non aveva mai avuto la possibilità di avere un contatto con la sua parte animale, di solito i lupi mannari si tramutavano per la prima volta verso l'età di 10/11 anni, se proprio si arrivava ai 14 anni, e quindi lei era decisamente in ritardo, per questo motivo tutto quello stava accadendo in maniera veloce e dolorosa.

Il suo corpo si stava sistemando per la trasformazione, e quello era un processo che di solito richiedeva anni, un processo che lei era costretta a subire in solo una settimana. Non mi stupiva che stesse soffrendo così tanto.

Era anche a causa di quella sua improvvisa transizione che i suoi stati d'animo erano fortemente instabili. Avevo accennato a Ian come le cose a scuola si fossero fatte più difficili da gestire, e lui ne doveva aver parlato con Stacey, dato che negli ultimi giorni la notavo sempre osservarci con fare preoccupato.

Fu durante la mensa che la situazione esplose.

Quando entrai nel grande salone in cui eravamo soliti mangiare mi raggiunsero grida e urla di incoraggiamento, mi abbassai di colpo, evitando un vassoio ripieno di cibo che si schiantò sul muro alle mie spalle.

Avanzai mantenendo le mani sulla testa, per evitare di ritrovarmi della pasta incastrata tra i capelli, trovai Edmund tra la folla, anche lui cercava di capire che stava accadendo, provai ad aprire bocca, cercando di trovare le parole per esprimere quel pensiero, ma fui interrotta da un grido che sovrastò gli altri.

𝐈𝐕𝐘 𝐈𝐥 𝐬𝐚𝐧𝐠𝐮𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐫𝐮𝐢𝐝𝐢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora