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Sento delle braccia stringermi leggermente, un volto sulla mia schiena e poi un mugolio.
"Ehi"
Altro mugolio.
"Come stai?"
"Lou..."
Sposto lo sguardo sull'orologio.
"Harry, è tardi... devo andare a lezione"
"No..."
Provo a girarmi, ma Harry mi blocca.
"Dai Harry"
"Ho bisogno di te..."
Quelle parole mi lasciano un momento sotto shock.
"Io ci sono, te lo prometto, non ti lascio"
"Rimani"
"Devo andare a lezione..."
"Ti prego"
Sospiro.
"Ok"
Mi stringe a se.
"Grazie"
"Come stai?"
"Meglio"
"Posso misurarti la febbre?"
Dopo un momento di esitazione toglie le braccia, liberandomi dalla sua presa e prendo il termometro.
"Hai ancora la febbre, se peggiora ti devo portare in infermeria"
"Voglio stare con te, non in infermeria"
"In caso io rimarrò accanto a te, ok?"
Annuisce.
Mi siedo al suo fianco e provo a distrarlo.
"Come sei messo con lo studio?"
"Bene, credo"
"E con il volley?"
"L'allenatore non mi ha tanto a genio, ma ormai sono in quella squadra da abbastanza tempo da rimanere"
"Hai fame?"
"Un po'"
"Vuoi che ti prendo qualcosa alla caffetteria?"
Abbassa lo sguardo.
"Okay, ma stai attento"
"Perché dovrei stare attento?"
"In caso... qualcuno ti importuni"
"Harry, a chi ti riferisci?"
"Nessuno, niente, fai finta di nulla"
"Harry parla"
Sospira.
"Ho paura che Matthew ti dia fastidio"
"Che bastardo"
Lo sussurro, ma lo sente.
"Lou attento"
"Sì Harry, tranquillo"

Cammino verso la caffetteria quando sento una voce chiamarmi e sobbalzo.
"Cristo Zayn, sei tu"
"Chi pensavi che fossi?"
Rimango in silenzio e faccio un no con la testa.
"Nessuno"
"Non vieni a lezione oggi?"
"No"
"Ma stai bene"
"Harry no"
"Aspetta"
Si blocca in mezzo al corridoio e mi tiene un braccio.
"Tu non vieni a lezione perché Harry sta male?"
"Sì"
"Perché ti interessa così tanto quel ragazzo?!"
"Zayn"
"Dai, sembra..."
Non finisce la frase, ricordandosi di essere in un luogo pubblico, ma io capisco.
"No"
"Scusa"
Scuoto la testa e mi dirigo verso la caffetteria con la testa china.
"Lou! Lou!"
Zayn mi rincorre, bloccandomi un braccio.
"Scusa, non volevo insinuare cose non vere"
"Va bene Zayn, non importa"
"Ok... devo andare, ciao"
Lo saluto con la mano e con un sorriso timido, poi vado in caffetteria.

Prendo un panino e una bottiglia d'acqua per Harry e un donut per me, ma prima di tornare nella mia camera passo da Zayn.
"Za..."
"Oh, ciao"
"Sai dov'è Zayn?"
"In bagno, vuoi entrare?"
"No"
Il ragazzo si china con un sorriso sghembo.
"Non vuoi stare con due ragazzi belli come noi?"
Giro il volto.
"Matt? Chi è?"
"È il ragazzo dagli occhi azzurri"
Zayn si affaccia.
"Oh Lou, ciao"
"Vieni"
Lo trascino fuori dalla sua stanza, chiudo la porta e lo trascino in fondo al corridoio.
"Condividi la stanza con Matthew?"
"Sì"
"E quando avevi intenzione di dirmelo?!"
"Cosa ne posso sapere io dei problemi che vi causa?"
"Ma te l'ho detto!"
"Lo so, so anche di ciò che è successo con Harry prima del tuo arrivo, ma non ci posso fare nulla e poi non so minimamente tutti i problemi, quelli li sa solo lui e una o due persone"
Sbuffo.
"Vabbè, torna in stanza, ciao"
"Ciao"

Percorro il corridoio in silenzio e quando arrivo alla porta busso leggermente e poi entro.
Harry è sul letto, con il lenzuolo che gli copre metà corpo, il pigiama disordinato e i capelli sparsi sul cuscino e sul volto addormentato.
Poggio il panino e l'acqua sul comodino e mi siedo accanto a lui mangiando il mio donut.
Dopo aver finito prendo il mio quaderno e inizio a fare schizzi insensati, non sapendo davvero cosa sto disegnando.
Una linea curva, poi un'altra e un'altra ancora, una mano piena di anelli in un'altra, due mani unite.
Suona la campana del pranzo, ma Harry dorme ancora, quindi gli misuro la febbre e gli scrivo un biglietto.

"Sono in mensa a pranzare, torno appena finisco"

Lo poggio sul comodino, sopra il suo quaderno rilegato in cuoio ed esco.

𝑴𝒂𝒚 𝑰 𝒃𝒆 𝒇𝒓𝒆𝒆?𑁍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora