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Quando la mattina mi sveglio sono convinto che ciò accaduto la sera passata sia stato solo un sogno, ma a differenza di ciò che mi aspettavo, accanto a me non c'è nessuno.
Mi metto seduto di scatto e mi guardo intorno.
Harry non c'è.
Dove cazzo è Harry.
"Harry?"
Con la voce ancora impastata dal sonno lo chiamo.
"Harry?"
Silenzio.
"No... no no no..."
Mi alzo e inizio a cercarlo, ma la stanza è piccola ed è facile capire che non è lì.
Che bel modo di iniziare il giorno di Natale.
"Zayn, mi serve Zayn"
Mi metto i vestiti di ieri sera, nonché i primi che ho trovato, metto le scarpe velocemente tant'è che nemmeno le allaccio e lascio la stanza di corsa.

Busso fortissimo alla porta di Zayn e mi apre Matthew in pigiama e mezzo addormentato.
"Cazzo ma che problemi..."
"Levati dal cazzo"
Lo sposto bruscamente dalla porta e mi catapulto nella stanza.
"Zayn!"
Silenzio, ancora.
"Zayn!"
"Cosa cazzo...?"
Zayn spunta da un angolo, più sveglio di Matthew.
"Oddio grazie al cielo, vieni con me"
Non gli do neanche il tempo di protestare che lo trascino fuori dalla sua stanza fino ad arrivare alla mia.
"Perché mi hai portato qui?"
Lo scaravento nella stanza e sbatto la porta.
"Harry!"
"Cosa ha fatto questa volta? Ti vedo più impanicato del solito"
Prendo un profondo respiro, pronto a dire ad alta voce ciò successo la sera prima.
"Ieri sera quando siamo tornati in camera... mi ha... ecco sì, mi ha baciato"
Zayn sorride e annuisce lentamente.
"Lo sapevo"
"Mi auguro che tu non abbia scommesso con qualcuno"
"Nah. Comunque, il dramma è decisamente un altro"
"Sì! Aspetta, come lo hai capito?"
"Louis sei venuto in camera mia come una furia, con gli stessi vestiti di ieri che puzzano di alcol e vomito e le scarpe slacciate, si capisce"
"Ok sì, il problema è che stamattina Harry non c'era più! Sparito! Non so dove possa essere"
"Oh..."
Lo guardo aspettando una risposta.
"Lou senti... per lui è difficile quindi... lasciagli il suo tempo"
"Cosa?!"
"Non urlare!"
"Zayn scherzi?"
"No Lou, non scherzo. Non sai cosa..."
"Non so niente di lui, niente! Non posso stare ai suoi comodi se non so niente!"
"Louis porca puttana ascoltami! Non posso dirti niente, lo sai, ma per lui intraprendere una relazione è difficile, dagli il suo tempo"
"Per favore, come se per me non fosse ugualmente difficile"
"Lou..."
"Vuoi scommettere? Scommetti che io ho avuto più problemi sulla mia sessualità di Harry?"
"Louis non è una fottuta gara"
"Oh, sì che è una fottuta gara"
"Calmati"
Non rispondo e sento gli occhi riempirsi di lacrime.
"Cazzo..."
Mi volto e poggio un polso su un occhio.
"Scu..."
"Tranquillo"
Qualche lacrima silenziosa scorre lungo le mie guance.
"Zayn"
"Mh?"
"A me Harry piace davvero"
"Lo so Lou"
"È scappato, l'ho fatto scappare..."
Zayn si alza e mi raggiunge.
"Lou non hai fatto scappare nessuno"
Mi accarezza un braccio provando a farmi calmare.
"Non posso cercarlo?"
"Fai come vuoi"
Lo ringrazio e va via.

Mi stendo sul letto ancora disfatto e rimango fermo in quella posizione finquando non sento il telefono della stanza squillare.
Mi alzo svogliatamente e rispondo.
"Pronto?"
"Buon Natale Lou!"
"Grazie"
"Stai bene?"
Sbuffo.
"Sì, sì"
"Non ti credo"
"Lottie ti prego"
Si arrende e lascia cadere l'argomento.
Parliamo per un po', ma io non sono affatto intenzionato a parlare con qualcuno.
Finalmente dopo quasi un'ora chiudo la telefonata con una scusa patetica e, prima di rimettermi nel letto, mi cambio mettendomi vestiti più decenti.
Guardo il letto di Harry e mi stendo su di esso. Il cuscino ha il suo profumo e mi sembra di sentire i suoi capelli poggiati sopra.
Senza rendermene conto sulle mie guance iniziano a scorrere innumerevoli lacrime e mi addormento così.

Quando mi sveglio la stanza è totalmente buia e silenziosa.
Harry non è tornato.
Mi alzo, vado in bagno poi esco per girovagare sperando di distrarmi.
Nei corridoi non c'è nessuno e capisco perché quando vedo tantissima gente nella mensa. Entro e vedo che c'è una lunga tavolata al centro con del cibo e i ragazzi stavano ridendo e scherzando fra di loro nel resto della stanza.
Mi avvicino al tavolo e prendo al volo un panino girovagando per la stanza, finquando non trovo un ragazzo fin troppo familiare con una ragazza fin troppo familiare.
"Harry..."
È con Cécilè.
È con Cécilè, ha un braccio attorno al suo fianco e sorride.
Non può essere...
Indietreggio e sbatto contro un ragazzo.
"Che cazzo di..."
Mi volto e mi rendo conto che la situazione sta peggiorando drasticamente.
"No Matthew, ti prego lasciami stare"
Mi guarda in silenzio, io invece muovo lo sguardo terrorizzato e vedo che tutti mi stanno fissando, anche lui, anche lei.
Sento di nuovo le lacrime negli occhi e corro via, finendo in giardino.
Mi rannicchio sotto un albero e piango.
Piango soltanto, ignorando il freddo pungente che mi circonda e sperando che lui venga da me, venga e mi consoli, venga e mi dica che va tutto bene, che lui è qui per me, che non voleva lasciarmi solo per tutto quel tempo, ma ciò non succede e rimango solo sotto quell'albero per ore, sentendo il freddo penetrarmi lentamente.

"Louis?"
Sento una voce ovattata, lontana.
"Louis! Ti ho trovato!"
Non capisco cosa succede, dove mi trovo.
"Lou... Lou svegliati!"
Non riconosco quella voce, non so chi sia ma sento un pianto e delle braccia attorno a me alzarmi e avvicinarmi al petto di questa persona.
"Hai preso troppo freddo... devo portarti dentro"
Sento una mano nei miei capelli e una bocca sui miei capelli.
"Tremi, tieni prendi la mia giacca. Ti porto in infermeria"
Sento il mio corpo sollevato e inizio a sentire un po' di calore in più.
Capisco che sono senza sensi, che sento le voci ma non posso parlare o reagire.

"Oddio ragazzo cosa gli è successo?"
Sento la voce del ragazzo irregolare, sta piangendo.
"Ha preso... è stato tutta la notte fuori, al freddo, ha perso i sensi e... aiutatemi vi prego"
Tutta la notte...
"Calmati, poggialo sul letto"
Vengo poggiato piano sul letto e qualcuno mi sistema le gambe e le braccia.
Sento che mi viene alzata la maglia poi qualcosa di freddo sul petto.
Sento qualcosa sotto l'ascella e una mano attorno al mio polso.
"Lou sei ghiacciato..."
"Ha la febbre, ma non è troppo alta, si riprenderà tranquillo"
"Quando riprenderà i sensi?"
"Non lo so"
Silenzio.
Silenzio, poi singhiozzi.
"Sono una merda, scusa"
Harry...
È Harry.
Voglio aprire gli occhi, confortarlo, parlagli, ma l'unica cosa che posso fare ora è sentire.
Sentire Harry piangere, sentire la sua giacca su di me, sentire la sua voce che parla con quella dell'infermiera, sentire delle coperte attorno a me...
"Styles?"
Non risponde.
"Suo padre la vuole"
Suo padre?
"Ok, ditegli che arrivo"
"La vuole ora"
"Cazzo"
Qualche secondo di silenzio, un rumore di sedia spostata vicino a me e passi.
"Torno"
Lo ha detto al mio orecchio e sento dei brividi percorrermi la schiena, nonostante non possa parlare.

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