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È ormai passata una settimana, ora sto bene ma ho paura per Harry.
Quella mattina sono solo in stanza, Harry è uscito perché doveva parlare con il padre, quando qualcuno bussa alla porta.
Mi alzo lentamente e chiedo cauto chi sia, quando sento Zayn, Liam e Niall dietro la porta.
"Ragazzi! Che ci fate qui?"
"Harry ci ha raccontato tutto"
"Dio..."
I tre ragazzi entrano e Zayn mi abbraccia.
"Stai bene?"
Annuisco, ma poi scoppio a piangere e mi stringo a lui.
"Oddio scusa"
Mi stringe ancora di più e dopo sento altre braccia circondarmi.
"Lou, ti va di parlarne?"
Annuisco.
"Liam, non sto così perché mi ha picchiato, sto così perché Harry sta per rischiare tutto... per me"
Ci sediamo tutti sul mio letto, incrocio le gambe, Liam e Zayn si mettono ai lati del letto e Niall si siede al centro imitando la mia posizione.
"Credo che sia una cosa molto carina, all'inizio non avevo nessuno quando mi prendevano in giro ed ecco... è bello avere qualcuno"
"È diverso, tu sei etero"
"E bianco"
"Ma lui è irlandese"
"Non era su di me il discorso"
Gli accarezzo una gamba e mi sorride.
"Lou"
Sposto il mio sguardo su Zayn.
"Conosco Harry ok? Dopo alcuni... come posso chiamarli? Trascorsi? Dopo alcuni trascorsi lui non farebbe mai una cosa del genere a qualcuno, a meno che quel qualcuno non sia davvero importante"
Sospiro.
"Non voglio che venga bullizzato perché è gay, è orribile..."
Sento una mano sulla mia gamba.
Liam.
"Lou, sei stato bullizzato per essere gay?"
Annuisco.
"È successo al liceo, lasciai una ragazza dopo averle detto di essere gay e lei... lei lo ha detto a tutti e da allora sono stato preso in giro costantemente. Mi chiamavano frocio in faccia, perfino i professori mi insultavano. Passavo le giornate intere chiuso in camera a piangere, mi hanno fatto odiare ancora di più ciò che sono... sono venuto qui due anni più tardi del dovuto perché avevo e ho paura che mi possa succedere di nuovo e sta succedendo di nuovo con Matthew, ma ora ho Harry e lui non deve subire ciò che ho subito io. Ormai mi ci sono abituato, gli insulti di Matthew sono nulla in confronto a ciò che passavo ogni giorno, ma Harry è troppo buono, troppo perfetto, lui è troppo per questo mondo e non merita di vivere come vivo io..."
Mi rendo conto di star piangendo solo quando finisco di parlare.
In un secondo i miei amici mi circondano in un fantastico abbraccio.
"Sei un ragazzo d'oro Lou"
Sorrido e li abbraccio ancora di più.
Una volta che ci separiamo Zayn mi asciuga una lacrima e mi guarda con  sguardo paterno.
"Louis, quello che fai per Harry è raro, lo ami, lo sai?"
Annuisco.
"Lui lo sa?"
"Non... non gliel'ho mai detto"
Percepisco la sua domanda silenziosa, ma non mi chiede nulla e non gli dico nulla.
In quel momento la porta si apre ed entra Harry.
"Ciao ragazzi, ciao Lou"
Mi asciugo velocemente le lacrime e sforzo un sorriso, ma Harry nota che qualcosa non va e il sorriso abbandona il suo volto.
"Cosa succede piccolo?"
Si precipita accanto a me, ignorando i nostri amici e mi stringe le mani.
Guardo Zayn, capisce e si congedano.
"Piccolo che hai?"
"Ho paura per te"
Ora che il letto è libero si siede su di esso e mi accarezza dolcemente le mani.
"Ti ho detto che me la caverò"
"Non voglio che... non voglio che ti insultino..."
Mi guarda confuso.
"So come ci si sente ad essere insultati per essere se stessi"
Posso percepire il momento esatto in cui si rende conto di ciò che mi è successo, i suoi occhi di spalancano leggermente e stringe ancora di più le mie mani.
"Louis, cosa è successo?"
Il suo tono è così... strano. È spaventato, ha paura per me, è preoccupato.
"Louis, ti prego"
Sta per scoppiare a piangere.
Prendo un profondo respiro e inizio a raccontargli tutto.
Non so per quanto parlo, forse minuti, forse ore, ma le lacrime scorrono ed Harry si sta trattenendo il più possibile per non crollare davanti a me.
Quando finisco crollo e scoppio in un pianto liberatorio, un pianto che contiene tutto ciò che ho provato in quegli anni e, a differenza della prima volta, ho qualcuno a stringermi.
Una volta che sono stretto tra le sue braccia crolla anche lui e inizia a piangere.
"Lou mi dispiace, mi dispiace così tanto... ti proteggerò, ti proteggerò sempre"
Mi asciuga le lacrime e sorride, facendo sorridere anche me e mi bacia.
Click.
Sento un lievissimo click provenire da qualche parte, saranno le molle del letto.
"Ho sonno"
"Okay, dormiamo, va bene?"
Annuisco e ci stendiamo.
Mi abbraccia, circondando la vita con le braccia e mi lascia un dolcissimo bacio sui capelli.

Quando mi sveglio Harry è poggiato su un fianco e mi osserva.
"Ehi"
"Ehi"
Si avvicina e mi bacia.
"Lou"
"Dimmi"
C'è qualche secondo di silenzio.
"Non devi più subire ciò, dimmi se succede di nuovo; lo sai, ho potere qui dentro grazie a mio padre"
Gli accarezzo una mano.
"Lo so Harry, ma non mi importa più di tanto fino a quando sto con la persona che amo"
Mi rendo conto troppo tardi di ciò che ho detto e sento il mio cuore compiere un battito più forte.
"Non..."
Mi bacia.
"Mi ami?"
C'è incredulità, stupore, paura nella sua voce.
Annuisco sorridente.
"E tu?"
Spalanca gli occhi e inizia a balbettare.
"Io... non... oddio scusa, non..."
"Non mi ami?"
"Cos...? Louis io ti..."
Scoppia a piangere prima di finire la frase.
"Harry!"
Lo stringo a me e lo cullo leggermente.
"Amore, che c'è?"
"Scusa, non ci riesco, non riesco a dirlo"
Mi sento un po' triste, però provo a non lasciarmi sopraffare da emozioni esagerate.
"Non è che... non provi lo stesso, ma non ci riesco Lou. Scusa, faccio schifo"
"Ehi"
Gli alzo la testa.
"Non dirlo mai più"
Mi sorride leggermente e si stringe ancora di più a me.
"Vuoi... parlarne?"
Non risponde.

"Louis"
"Dimmi"
"Ti voglio"
Un brivido mi percorre.
"Solo se... lo vuoi anche tu"
"Tu mi fai sentire normale"
Inizio a baciarlo e la passione prende il sopravvento. Mi metto a cavalcioni su di lui, gli tolgo la maglia e dopo lui fa la stessa cosa con me facendo rimanere entrambi in jeans. Poggio la fronte contro la sua, rimaniamo così per un po' e dopo riprendo a baciarlo.
Per tutto il tempo mi fa sentire così speciale, così amato e mi rendo conto di come le parole non servano a niente e che sono i fatti quelli che parlano, sono il comportamento di qualcuno che fanno capire cosa quella persona prova per te.
Non voglio forzare Harry a fare nulla, quindi, finquando non sarà pronto, mi andranno bene i piccoli gesti.

𝑴𝒂𝒚 𝑰 𝒃𝒆 𝒇𝒓𝒆𝒆?𑁍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora