PROLOGO

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_____Uno dei momenti più belli della giornata per lei era recarsi alla mensa in cui pranzavano i poveri che non potevano permettersi i bisogni primari o i senzatetto che avevano deciso di vagare per le strade senza nemmeno un soldo

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Uno dei momenti più belli della giornata per lei era recarsi alla mensa in cui pranzavano i poveri che non potevano permettersi i bisogni primari o i senzatetto che avevano deciso di vagare per le strade senza nemmeno un soldo. Era appena uscita dalla scuola , frequentava il liceo linguistico dove studiava francese e giapponese , era molto brava a scuola e amava studiare e scoprire delle cose nuove che prima non sapeva. Camminava per le strade di Napoli mentre leggeva uno dei suoi libri preferiti , "le pagine della nostra vita" , per lei quel libro era la vita e lo avrebbe letto fino all'infinito finché quelle pagine sottili non si sarebbero ingiallite a causa del tempo.

Mentre aveva gli occhi abbassati su quelle lettere quasi sbiadite non si era resa conto che era quasi arrivata al rifugio dove dei volontariati avevano fatto costruire la mensa , non si era resa conto nemmeno di un paio di occhi neri come la pece che la guardavano da lontano. Infatti , a pochi metri da lei , c'era un ragazzo vicino ad un bar insieme ai suoi amici, era seduto sul suo motorino sorseggiando una birra mentre la guardava insistentemente.

Céline alzò lo sguardo per attraversare la strada è in quel momento si rese conto di quel ragazzo che la stava fissando attentamente, non ci fece caso perché infondo nemmeno conosceva quel ragazzo attraente che la stava guardandola in maniera troppo ossessivo. Dall'altro canto il ragazzo in questione era Ciro Ricci , il figlio del boss più temuto di Napoli e che comandava gran parte dei territori di Napoli: Don Salvatore Ricci.

Il ragazzo , invece , a differenza sua la conosceva fin troppo bene. La vedeva ogni giorno uscire dalla scuola e a volte andava di proposito in quel bar a quell'ora , la voleva vedere uscire da scuola e si permetteva di osservare la sua bellezza senza vergogna e pudore. Sapeva anche che fosse figlia di Antonio De Santis , un giocatore d'azzardo , che aveva chiesto grandi somme di denaro alla famiglia Ricci per continuare a giocare come se non ci fosse un domani.

Il giovane Ricci fece un lungo tiro dallo spinello che stava fumando assottigliando gli occhi per guardare meglio la ragazza che si stava allontanando sempre di più , i suoi occhi maliziosi percorsero lungo tutto il corpo da bambina della ragazza , le guardò le gambe scoperte e si morse il labbro inferiore.

<<Ua Ciro, par n'avvoltoio>> aveva riso Edoardo , uno dei suoi amici più fidati , riferendosi al modo in cui stava guardando quella ragazza che era passata poco fa davanti al bar che loro frequentavano quasi ogni giorno. Ciro quando sentì quelle parole abbozzò un sorriso divertito aspirando il fumo dallo spinello , girò il viso verso Edoardo guardandolo sempre con quel sorriso.

<<L'avvoltoio per ora guarda ma non attacca , per ora>> aveva sussurrato le ultime parole portandosi nuovamente lo spinello tra le labbra , mentre fissava la ragazza che si stava allontanando sempre di più.

<<Che vuò ricr?>> gli aveva domandato Edoardo guardandolo con un'espressione confusa , ma forse aveva capito cosa avesse in mente il giovane Ricci.

<<O sacc ij che vogl ricr>>

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Nel frattempo Céline era arrivata al rifugio , entrò nella mensa trascinando con sé un pacco pieno di bisogno primari , ovvero cibo , acqua , e tante altre corse che sicuramente sarebbero servite nel rifugiato.

<<Céline!>> quando entrò nel rifugio si era sentita chiamare ad alta voce , posò il pacco a terra pieno di pasta e acqua e quando si girò vide Adelaide , una signora sui sessant'anni che insieme a suo marito aveva aperto questo rifugio per aiutare i più bisognosi.

<<Ho portato della pasta e un po' d'acqua , c'è anche del cioccolato e delle merendine>> aveva detto Céline guardando la donna con un piccolo sorriso , Adelaide aveva ricambiato il sorriso e l'aveva abbracciata forte.

<<Sei una ragazza d'oro , davvero. Non so come farei senza di te , grazie per tutto quello che fai per il rifugio>> aveva detto Adelaide stringendola forte , Céline aveva sorriso ricambiando quell'abbraccio che le faceva davvero bene al cuore.

<<Sono felice di rendermi utile nel rifugio , loro hanno bisogno di più persone come te>> aveva detto Céline guardandola con un piccolo sorriso , Adelaide quando sentì quelle parole la guardò con gli occhi lucidi e le accarezzò una guancia.

<<Sarebbe bello se i ragazzi fossero tutti come te , sei davvero un angelo>>aveva detto la donna regalandole un sorriso sincero, avrebbe tanto voluto una foglia come Céline ma purtroppo la vita non era stata poi così generosa con lei perché non poteva avere dei bambini.

Céline avava passato l'intera giornata nel rifugio , aveva parlato com degli anziani e aveva riso con loro gli raccontavano il loro passato.

Céline non avrebbe mai pensato che questa felicità e spensieratezza gli sarebbe stata rubata, non avrebbe mai pensato che da lì a poco si sarebbe ritrovata prigioniera in quattro mura.

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Kidnapped/Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora