12|~Anni e anni

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_____Céline si dimenava con tutte le sue forze per cercare di fuggire dalla presa ferrea di Ciro , ma lui non aveva nessuna intenzione di lasciarla andare e le stringeva ancora di più il piccolo polso per non lasciarla scappare via

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Céline si dimenava con tutte le sue forze per cercare di fuggire dalla presa ferrea di Ciro , ma lui non aveva nessuna intenzione di lasciarla andare e le stringeva ancora di più il piccolo polso per non lasciarla scappare via. La ragazza era spaventata e se solo avesse avuto un'opportunità non ci avrebbe pensato due volte prima di scappare via , d'altro canto il giovane Ricci si divertiva a vederla così spaventata sapendo ormai che l'aveva sottomessa anche se lei cercava di fare la dura e di disobbedirlo , in realtà Ciro sapeva benissimo che Céline aveva paura di lui e che quindi non avrebbe mai fatto nulla per risvegliare la bestia che dormiva dentro di sé.

<<Stai ferma! Accussì e pegg o vuò capì?!>>le ringhiò quasi contro stringendo i denti come se fosse un cane rabbioso , la ragazza sentiva le sue dita affondare nella sua pelle bianca ed era quasi sicuro che le avrebbe lasciato un segno rosso evidente.

<<Io ti odio! Ti odio....sei solamente un criminale che rovina le vite delle persone!>> gli aveva urlato contro la castana ignorando la paura che provava nei suoi confronti, il giovane Ricci l'aveva guardata con gli occhi neri e sgranati prima di spingerla con violenza contro il muro , la ragazza si lasciò scappare un sussulto a causa del dolore quando sentì il contatto violento con il muro contro la sua schiena.

<<Guarda la faccia di questo criminale...>> lui le aveva stretto con le dita le sue guance , la ragazza lo guardò con i suoi occhi verdi pieni di lacrime<<e meglio che ti abitui a questa faccia ciùciù , perché la vedrai per il resto della tua vita. Devi ringraziare a tuo padre se stai con me , é stato lui a venderti a me perché é pieno di debiti fino al collo con la mia famiglia>>

<<Io che centro? Non centro nulla Ciro , ti prego lasciami andare. Voglio solamente andare a casa mia , non ti chiedo nulla>> aveva detto la ragazza con un tono di voce debole , voleva solamente ritornare a casa da sua madre.

<<Tieni ragione micetta , tu non c'entri nulla con tuo padre ma ij te vulev. Te vogl sul a mij, vogl passà un'intera vita nziem a te>> le aveva detto lui afferrandole le guance a coppa , la ragazza lo aveva guardato con un cipiglio sul volto e aveva scosso la testa velocemente mentre tremava come una foglia , aveva paura di lui e di tutta la sua famiglia  perché sapeva di quello di cui erano capaci di fare.

<<Non puoi tenermi qui contro la mia volontà! Io ho una casa Ciro , ho una vita che mi aspetta lì fuori...>> aveva indicato con un dito la porta , quella porta che le avrebbe concesso la libertà se solo fosse riuscita a scappare da questa maledetta casa<<Non puoi opprimere la mia vita , non puoi tenermi rinchiusa con te in questa casa come se fossi una bambola di pezza!>>

<<Lo so che non sei una bambola di pezza>> le aveva detto lui guardandola con gli occhi neri e freddi.

<<Allora lasciami andare Ciro , lasciami andare te lo chiedo in ginocchio>> aveva sussurrato la ragazza guardandolo con le lacrime agli occhi , lei aveva bisogno soltanto della sua libertà come
Tutte le ragazze della sua età.

<<Vuoi andare via?>> le aveva domandato lui guardandola negli occhi con serietà , Céline aveva annuito con la speranza nel cuore ,  con la speranza che lui avrebbe avuto un po' di pietà e l'avrebbe lasciata andare.  Céline Aveva sempre odiato ricevere la pietà delle persone ma ora non le importava , le importava solamente di riavere indietro la sua libertà.
<<Voglio solamente andare via>>

<<Allo vatten , a port sta la>>le aveva detto il ragazzo guardandola con con un'espressione seria sul volto , Céline lo guardò assumendo un cipiglio confuso ma il suo cuore si stava riempiendo di speranza.

Davvero l'avrebbe lasciata andare in questo modo senza obiettare? Davvero le avrebbe ridato la sua libertà così facilmente?

<<Che aspetti? Vatten>> aveva detto ancora una volta il giovane Ricci facendola sorridere dentro di sé , la ragazza indietreggiò prima di camminare verso la porta d'ingresso poggiando le mani sulla maniglia fredda , si era congelata sul posto aspettandosi che Ciro l'avrebbe presa con la violenza dicendogli che fosse solamente una trappola e che lei non sarebbe mai potuta andare via da lui , ma questo non successe , anzi, il giovane Ricci era dietro di lei immobile aspettando che Isabella sarebbe uscita da quella casa , o meglio da quella piccola villa.

Quando la ragazza vide che lui non l'aveva bloccata abbassò la maniglia e fece un respiro di sollievo quando quest'ultima si abbassò , senza pensarci nemmeno due volte uscì da quella villa e iniziò a correre verso quel cancello che l'avrebbe portata alla libera , poggiò le mani su quel ferro freddo cercando di aprirlo velocemente per fuggire il più lontano possibile da questo posto , cercò il pulsante che avrebbe aperto il cancello e quando lo trovò ci cliccò sopra velocemente ma quest'ultimo non si aprì, ci provò ancora e ancora finché non emise un urlo disperazione.

Solo ora aveva capito che era stata tutta una messa in scena da parte di Ciro , lui la stava prendendo in giro e si divertiva sulle sue emozioni e suoi suoi sentimenti , di stava prendendo gioco della sua libertà come se non valesse niente. Si girò di scatto per trovare un altro metodo per scappare via , ma quando lo fece si ritrovò Ciro a pochi passi da lei mentre la guardava con un sorriso beffardo sul volto.

<<Dove credevi di andare micetta?

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<<Dove credevi di andare micetta?...>> l'aveva guardata con audi suoi occhi neri profondi come l'abisso, gli angoli della sua bocca erano alzati creando un un sorriso tutt'altro che gentile<<davvero pensavi di riuscirmi a scappare?>>

<<Mi hai presa in giro! Come puoi giocare in questo modo con me!>> aveva detto la ragazza guardandolo con un'espressione disgustata , i suoi occhi verdi di riempirono di lacrime ma fece di tutto per non piangere , non voleva piangere davanti a lui perché non voleva mostrarsi debole e indifesa davanti a Ciro che di sicuro si sarebbe nutrito con la sua paura.

<<Te si scurdat che sei stai qua e sul colp e pat't? Tuo padre mi deve dei soldi e tu rimani qui finché non sconterà il suo debito finì all'ultimo centesimo!>> il giovane Ricci la prese per un braccio e l'attirò verso di lui con poca delicatezza , i loro petti erano così vicini che riuscivano a sentire i loro cuori battere all'unisono.

<<Lo sai benissimo che non ti potrà mai dare tutti quei soldi , ci vorrebbero anni e anni per scontarli>> aveva detto la ragazza con un filo di voce , come avrebbe potuto riavere la sua libertà se suo  padre non avrebbe potuto scontare  quel debito con i Ricci , quello di suo padre era un gradissimo debito ed era davvero difficile scontarlo tra qualche anno.

<<Allora significa che rimarrai qui con me per anni e anni>>

<<Allora significa che rimarrai qui con me per anni e anni>>

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Kidnapped/Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora