L'uomo guardava il ragazzo davanti a sé con le sopracciglia corrucciate , la sua espressione era spaventata e scioccata. Ancora non riusciva a realizzare quello che gli aveva chiesto il ragazzo di fronte a lui , o meglio quello che pretendeva da lui...
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____ Un forte colpo di pistola che risuonò per tutta la stanza la fece sobbalzare per la paura , si portò velocemente una mano alla bocca per evitare che vi fuoriesca un urlo. Provava tantissime emozioni contrastanti tra di loro: paura , panico, angoscia , timore. La povera ragazza sentiva le sue gambe tremare , si sentiva debole e spossata come se da un momento all'altro le sue gambe avrebbero ceduto.
Delle gocce salate fuoruscirono dai suoi occhi cadendo lungo le sue guance pallide , tenne la mano stretta sulla sua bocca lasciandosi scappare un urletto e qualche singhiozzo ma subito si zittì con la paura che quel mostro potesse sentirla.
Il ragazzo che aveva sparato fissava inerme il corpo pieno di sangue del povero Mattia , gli aveva sparato dritto in fronte e il sangue era schizzato contro il muro bianco di quella stanza macchiandolo. Celine si portò una mano sullo stomaco per la nausea che sentiva di salire a causa dell'odore terribile del sangue.
Sentiva l'aria che le mancava ma aveva troppa paura di uscire da quell'armadio , avrebbe preferito mille volte morire asfissiata che perdere la vita per mano di uno psicopatico che l'avrebbe uccisa con un colpo di pistola in fronte senza pietà.
Dopo un po' nella stanza entrarono due ragazzi , Celine guardava il tutto attraverso le piccole fessure dell'armadio e aveva persino bloccato il respiro in gola con la paura che qualcuno avesse sentito il suo respiro affannoso.
<<Portate via il cadavere>> aveva detto il ragazzo con un tono di voce gelido , i tre ragazzi avevano annuito immediatamente e si erano infilati dei guanti bianchi in lattice e avevano trascinato il cadavere fuori dalla stanza. La povera Celine aveva chiuso gli occhi stringendoli forte , ma il cadavere del ragazzo e il suo sangue era impresso nella sua mente facendole rivoltare lo stomaco.
Era rimasta in silenzio respirando profondamente mentre guardava il ragazzo che si trovava ancora all'interno della stanza , non vedeva l'ora che sarebbe uscito dalla camera affinché lei sarebbe potuta andare via da questa maledetta villa e tornare a casa.
<<Lo so che sei qui ciùciù , esci fuori>> la ragazza spalancò gli occhi e si sentì sempre più debole a causa della paura che stava prendendo possesso di lei , il ragazzo aveva iniziato a girare per la stanza con un ghigno sul volto.
Celine si era portata nuovamente una mano contro alla bocca stringendo forte e bloccando il respiro , lacrime calde avevano iniziato ad uscire dai suoi occhi bagnando la mano.
<<Ciùciù...>> aveva canticchiato il ragazzo con un sorriso malizioso sul volto<<dove ti sei nascosta?>>
Nel momento in cui lo aveva visto avvicinarsi avvicinarsi all'armadio bianco aveva trattenuto il respiro , dalle piccole fessure aveva visto il ghigno sul volto del ragazzo e questo la spaventò ancora di più.
<<Stellina , lo so che sei qui>> Celine spalancò gli occhi per il terrore quando sentì il nomignolo con cui l'aveva chiamata , solo sua madre la chiamava con quel soprannome affettuoso , pensò che fosse solo una coincidenza anzi si autoimpose di pensare che si trattasse solamente di una coincidenza.