L'uomo guardava il ragazzo davanti a sé con le sopracciglia corrucciate , la sua espressione era spaventata e scioccata. Ancora non riusciva a realizzare quello che gli aveva chiesto il ragazzo di fronte a lui , o meglio quello che pretendeva da lui...
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____ Celine era spaventata e ogni volta che lui si avvicinava si allontanava proprio come un gattino spaventato , ma infondo sapeva che non sarebbe mai potuta scappare da nessuna parte perché Ciro era troppo furbo e calcolatore , aveva il terrore di non potersi mai più sbarazzare di lui. Non poteva tenerla prigioniera , lei era un'essere umano e aveva il diritto alla libertà proprio come gli altri essere umano ,si chiedeva quando l'avesse lasciata andare libera perché non poteva tenerla per sempre prigioniera.
<<Che cosa vuoi farmi?>> aveva sussurrato la ragazzina con il terrore negli occhi , Ciro l'aveva guardata con un ghigno e si era avvicinato ad uno strano comodino chiuso a chiave. Lui prese la chiave dalla sua tasca e lo aprì con il catenaccio , le girò la testa quando vide quel mobile pieno di pistole e coltelli svedesi con la lama lunga e affilata.
La ragazza iniziò a tremare per la paura e il terrore mentre guardava la porta della camera , avrebbe voluto alzarsi da questo maledetto letto e correre lontano da lui ma la paura l'aveva completamente bloccata , non riusciva a muovere nemmeno un arto del suo corpo e aveva paura che quelle armi fatali le avrebbe usate su di lei.
La ragazza spalancò gli occhi già pieni di lacrime quando lo vide afferrare un coltello svedese e delle manette di acciaio , Celine indietreggiò portandosi le gambe contro al petto mentre tremava per la paura. Lacrime calde iniziando ad uscire dai suoi occhi per poi scivolare lungo le sue guance rosse , aveva stretto gli occhi immaginando qualcosa di bello ma la paura era più forte dell'immaginazione e del coraggio.
<<Ti prego non farmi del male! No! Ti scongiuro!>> Celine aveva scoppiato a piangere non riuscendo a trattenere le lacrime e il terrore , le sembrava un orrendo incubo ma purtroppo era una verità inquietante e spaventosa. Si trovava tra le mani di questo pazzo a causa dei debiti di suo padre , lei avrebbe dovuto sacrificarsi per la vita della sua famiglia.
<<Vieni qua micetta mia>> la prese per le caviglie e la trascinò verso di lui , Celine aveva cercato di dimenarsi ma la forza del ragazzo era il triplo della sua.
<<No>> mormorò povera ragazza con un filo di voce , lui la ignorò e si mise sopra di lei facendo combaciare i loro corpi. Celine strinse gli occhi da qui uscivano lacrime , il giovane Ricci la guardò con un ghigno sul volto e appoggiò il suo naso contro la guancia liscia della ragazza.
<<Nun chiagnr ciùciù>> aveva poggiato le mani sulla sua vita stretta e aveva passato la lingua sulla guancia della ragazza per asciugarle le lacrime , Celine strinse gli occhi facendo un'espressione disgustata.
<<Ora fai la brava micetta o sarò più cattivo>> la ragazzina restò in silenzio un po' per la paura e un po' perché sapeva di non avere una via d'uscita , Ciro prese le manette che aveva posato sul letto e le legò entrambi i polsi contro alla testiera del letto. La ragazzina si dimenò sentendo quelle maledette manette che le segavano i polsi , le lacrime colavano lungo le sue guance mentre lui sembrava essere divertito da questa situazione.