Ci stiamo rivestendo dopo esserci concessi una doccia che doveva servire a lavare via il sudore e l'odore di sesso dai nostri corpi ma, che prima di farlo ci ha fatto assaporare il piacere di scopare sotto il getto dell'acqua calda. Connor è un amante focoso, passionale, travolgente, credevo di spassarsemela a letto con Jonas ma era niente quello che facevamo in confronto a quello che ho provato con Connor in queste lunghe ore.
Usciamo dalla camera da letto e lo seguo fino in cucina dove mi offre da bere una limonata fresca, si è appoggiato alla credenza io sono vicina alla porta finestra, beviamo con gusto e i nostri occhi si scrutano a vicenda, sembra che non siamo ancora appagati dopo tutto quel sesso che abbiamo fatto, ma per evitare di cedere nuovamente al suo fascino decido di affrontare l'argomento collaborazione, devo capire il perché del suo no.
"Mi chiedevo perché non vuoi lavorare con me?"
Naturalmente non è affatto sorpreso della mia domanda, si schiarisce la voce appoggia il bicchiere vuoto dentro al lavello accanto a lui e si avvicina a me.
"Sarebbe un piacere lavorare con te Hollywood" il suo sguardo famelico è su di me e il mio corpo si accende nuovamente come un tizzone ardente, mi scosto da lui quel tanto che basta per riuscire ad avere una conversazione, e lui lo capisce perché sogghigna divertito.
"E allora perché non vuoi farlo se sarebbe così piacevole?"
"Perché se incidessi quelle canzoni sicuramente dopo mi proporrebbero di esibirmi ai concerti con te" mi dice serio.
"E sarebbe un problema questo?"
"Certo che si Cassidy, io non sono un cantante, sono un cowboy, amo il mio lavoro stare immerso nella natura" mi spiega.
"Lo capisco, ma potresti anche scoprire di amare il lavoro del cantante" azzardo fissandolo, e lui sospira fortemente e non so se è un bene o un male.
"Potrebbe piacermi si, ma non posso permettermi di scoprirlo" risponde fermandosi a guardare una foto appesa al muro.
"Non lo puoi fare per via di tua figlia?" Ipotizzo affiancandomi a lui osservando la fotografia che ritrae una bellissima bambina, con una cascata di capelli neri e i suoi intensi occhi di ghiaccio.
"Esattamente, non potrei mai lasciare Arizona per molti mesi" mi spiega lasciandomi di sasso, Arizona è sua figlia ma come ho fatto a non capirlo subito, che stupida sono.
"Non può stare con la madre?" Domando titubante.
"Arizona non ce l'ha la mamma" risponde con amarezza.
"Che significa che Arizona non ha una mamma?" Chiedo sfacciata, ma ho bisogno di capire.
"Megan è morta dandola alla luce" rimango gelata sul posto e vedo il suo volto incupirsi, non dev'essere facile per lui, per loro, ora capisco molte cose e soprattutto la frase che mi disse il giorno che mi rovesciai il caffè sui jeans.
"La vita a volte ti porta ad imparare cose che non avresti mai creduto."
E lui ha dovuto impare tutte le cose che fanno le madri per fare al meglio il padre per la sua piccola.
Ci sediamo a tavola e Connor mi racconta di aver conosciuto Megan mentre era qui in vacanza, e in quelle due settimane scoppiò tra loro un grande amore tanto che lei non ha più fatto ritorno in Arizona il suo stato natio.
"Per questo hai chiamato tua figlia Arizona perché tua moglie eri di lì?" Domando, e lui mi sorride dolcemente e i suoi occhi si fanno lucidi per l'emozione dei ricordi.
"Megan amava profondamente la sua terra e diceva sempre che fosse nata una femminuccia l'avrebbe voluta chiamare Arizona, e così ho fatto, ho dato a nostra figlia il nome che lei desiderava, anche se purtroppo Megan non l'ha mai saputo" ricorda con voce triste e piena di dolore.
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Un cowboy nella mia vita (Completa)
RomanceCassidy McQueen è un attrice e cantante internazionale, dopo l'ennesimo scandolo che la vede coinvolta verrà spedita dalla sua agente Mary Dollin, nel ranch di famiglia a Serenity in Georgia. Sin da subito si scontrerà con Connor Reed affascinate co...