Capitolo 16

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Un anno dopo...

L'album è pronto, sono già usciti due singoli uno in cui canto da solista e l'altro naturalmente assieme a Connor, e sono stati un successone ancora di più della prima esibizione al White Buffalo.

Sono stati messi subito in vendita i biglietti per il tour mondiale che inizierà tra tre mesi, e sono andati sold out in poche ore. Dato il riscontro positivo naturalmente Jake Kenner e la casa discografica hanno proposto a Connor di partecipare al mio tour, ovviamente come avevo previsto si è rifiutato di accettare la loro proposta, e la nostra relazione che prosegue da un anno ormai, sta iniziando a risentirne.

Connor è sempre più spesso distaccato da me, come se volesse alzare un muro tra di noi e non ne capisco il motivo dato che ha sempre saputo chi sono.

In questi lunghi mesi non ha mai presenziato una sola volta a nessun evento mondano assieme a me, non è nella sua indole e anche se a fatica l'ho sempre accettato e rispettato, ma ammetto che qualche volta mi avrebbe fatto davvero piacere averlo accanto a me.

Le prime volte che partecipavo a qualche galà Jonas mi girava sempre attorno e io puntualmente lo mandavo in bianco, e questa cosa è stata spesso argomento di discussione con Connor, fino a quando ho smesso di andare ad aventi mondani se non strettamente legati con la promozione del disco.

Più i giorni passano più Connor è sofferente per la mia partenza, ho come la sensazione che non mi abbia ancora raccontato tutto del suo passato, che ci sia una parte della sua vita che vuole tenere nascosta, e io vorrei tanto sapere cosa non vuole dirmi perché a lungo andare ho proprio paura che questo segreto possa portare la nostra storia ad incrinarsi.

Seduti sotto il patio di casa mia decido di affrontare l'argomento perché non posso continuare così, mi auguro solo di non finire con il litigare anche se la vedo dura.

"Connor posso sapere perché negli ultimi tempi hai iniziato ad essere distaccato da me?" Gli faccio presente.

"Stai per iniziare un tour mondiale e non ci vedremo per otto lunghi mesi, forse il mio distacco è un modo per proteggermi non credi?" Aggrotto la fronte incredula.

"Proteggerti da cosa esattamente? Siamo una coppia e lo saremo anche se io sarò in tour" puntualizzo.

"Odio stare lontano da chi amo" il suo tono è triste ma non mi piace la sua risposta.

"Lo hai deciso tu Connor, potevi benissimo seguirmi e stare assieme a me" mi lamento e i suoi occhi si chiudo in due fessure.

"Credi sia stato facile per me decidere di non seguirti?" Mi sfida a viso aperto.

"Sinceramente si, hai rifiutato subito la proposta che ti hanno fatto, non ci hai nemmeno pensato un paio di ore, io cosa avrei dovuto pensare?" Lo accuso.

"La mia scelta non riguardava te, non tutto gira intorno a te Hollywood" il suo tono pungente mi infastidisce parecchio.

"Lo so bene che non gira tutto intorno a me quindi si tratta nuovamente di tua figlia" sbraito arrabbiata e lui si acciglia fulminandomi con i suoi occhi azzurri letali.

"Non porterò Arizona da un capo all'altro del mondo, ha solo nove anni e ha bisogno di stabilità" obietta fortemente.

"Non sono d'accordo, proprio perché ha nove anni può permettersi di vivere un esperienza del genere" ribatto convinta di ciò che stò dicendo.

"Come si vede che tu non hai figli, non sai cosa vuol dire mettere il loro benessere davanti al proprio."

Lo guardo a bocca aperta il suo è davvero un colpo basso, una risposta ignobile dato che in questo anno sono stata una figura importante per sua figlia, e il nostro rapporto è saldo e stretto.

"Credo che possiamo chiudere qui la conversazione" dico seria alzandomi dalla sedia e rientrando in casa.

Ho bisogno di sbollire la rabbia perché una risposta del genere proprio non me la meritavo, sa quanto bene io voglia ad Arizona ma evidentemente secondo lui non gliel'ho dimostrato a sufficienza, e come avevo previsto abbiamo finito con il litigare.

***
Tre mesi dopo...

Il tour è iniziato alla grande e quando sono partita io e Connor abbiamo lasciato molte cose in sospeso tra di noi. Il nostro rapporto sta attraversando una fase di alti e bassi, non riusciamo più a capirci, a comprenderci, non abbiamo più la stessa visuale delle cose, e la situazione non solo è seria mi stà facendo anche paura, ho una folle paura di perderlo e di non averlo più come compagno di vita, e il mio disagio lo ha percepito subito Mary che cerca di confortarmi come può.

Il primo concerto che ho fatto dopo due anni di pausa è stato a dir poco emozionante, mi sono sentita viva più che mai carica di aspettative e ho avuto una risposta dal mio pubblico eccezionale. Sono amata da milioni di persone che continuano a seguirmi, a supportarmi, a rendermi orgogliosa del mio lavoro. Quella sera mi sono divertita molto e scatenata come una matta, e a fine concerto mentre ringraziavo i miei fans non sono riuscita a contenere le lacrime di gioia.

Fare un tour è bellissimo ma anche stressante da morire, volare costantemente da una città all'altra, da uno stato all'altro sempre di corsa con tempi ristretti e l'adrenalina sempre a mille, mi ha fatto realizzare che le parole di Connor erano vere, non è una cosa adatta ad una ragazzina di nove anni.

Questa sera mi sto esibendo a Phoenix in Arizona, l'essere arrivata nello stato che porta il nome della figlia del mio uomo, è stato senza dubbio una sensazione forte.

Sento la mancanza di entrambi l'amore immenso che provo per ambedue è così forte che quando l'ho capito un anno fa, ne sono rimasta sorpresa. Sinceramente non avrei mai creduto di poter provare un amore così intenso come quello che sento per Connor, e un affetto così grande e profondo come quello che provo per Arizona, che la sento davvero come se fosse figlia mia.

Le note di Summer Rain risuonano nello stadio e subito vengo investita dai ricordi di quella sera al White Buffalo, sentire la calda voce di Connor che grazie alle tecniche innovative della musica duetta assieme a me, devo dire che è un pugno allo stomaco e l'emozione s'impossessa prepotentemente di me.

Canto la canzone con una tale passione che non ho mai avuto prima, trasportata indietro nel tempo rivedo il suo sguardo su di me, le sue labbra sulle mie, i suoi sorrisi che illuminavano le mie giornate, ripenso a tutte le volte che abbiamo fatto l'amore e inevitabilmente le lacrime scendono copiose e quando l'esibizione finisce una standing ovation mi cattura facendomi sentire incredibilmente fortunata per tutto quello che ho.

**
Distesa sul mio letto dopo una lunga doccia prendo in mano il telefono per chiamare Connor, poi però mi rendo conto che è molto tardi e così decido di lasciare stare, faccio però scorrere le foto di noi che ho in galleria e più le guardo più mi faccio del male, questo perché mi manca immensamente.

Oggi sono cinque giorni che non ci sentiamo e sono sincera, speravo di trovare almeno un messaggio da parte sua e invece niente, sento che ci stiamo inevitabilmente allontanando ma non sono affatto disposta a perderlo, e con il pensiero di lui mi addormento in un sonno agitato.

Nota autrice

Ed ecco arrivati i primi dissapori...

La prima allontananza ...

Le prime incomprensioni...

Riusciranno a trovare un punto di incontro?

Un cowboy nella mia vita  (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora