Capitolo 22

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I giorni scorrono in fretta e sono  sempre molto impegnativi con mio padre che sembra essere tornato un bambino. È sempre capriccioso sembra che non farlo andare a lavorare sia come se gli avessero tolto il suo giocattolo preferito, ho sempre saputo del suo amore per questa terra ma non credevo fino a questo punto.

Nonostante si fidi ciecamente di Reed vorrebbe comunque andare sui pascoli a vedere con i suoi occhi come vanno le cose, stare con i suoi uomini e sentirsi utile ma non può farlo, e così io e la mamma dobbiamo combattere continuamente con lui e i suoi malsani propositi.

Stamani ho sentito Mary abbiamo parlato di lavoro perché ho accettato il ruolo di protagonista nella nuova pellicola di Martin Hardy, un film drammatico che sarà girato tra il Montana e la Florida, e non vedo l'ora di essere nuovamente sul set.

Dopo aver pranzato sono uscita di casa e mi sono incamminata nei campi immersa tra i fiori selvatici  colorati e bellissimi.
È una splendida e calda giornata di primavera e io mi godo il sole il vento e tutta la bellezza intorno a me, ovunque posi lo sguardo c'è qualcosa di magnifico, rivolgo il viso al cielo e poi lo riporto all'orizzonte. Cammino con i pensieri che vorticano nella mia mente, sono qui da quasi due mesi e in queste settimane dover vedere tutti i giorni Connor non mi ha affatto aiutato a toglierlo dal mio cuore. Abbiamo parlato qualche volta, ma sempre di cose futili o di Arizona che una volta me l'ha portata a casa ed è stata in mia compagnia per un paio d'ore.

Non è facile questa situazione che stiamo vivendo, sono ancora innamorata persa di lui nonostante tutto il male che mi ha fatto, ma so bene che non c'è futuro per noi come coppia, ci abbiamo provato e non è andata bene.

Il canto di un uccello mi fa alzare lo sguardo su un albero e incantata lo osservo ascoltando la sua melodia, mi perdo un po' e quando riporto lo sguardo davanti a me vedo Connor venire nella mia direzione.

Lo guardo avvicinarsi senza muovere un muscolo tranne quello del mio cuore che inizia a battere forte come sempre quando il mio sguardo si posa su di lui.
Inizio a sentire le gambe farsi molli e poi il ronzare di un ape mi distrae da lui giusto il tempo di scacciarla via che me lo ritrovo davanti a pochi centimetri da me, bello come sole.

"È successo qualcosa?" Chiedo stupidamente dato che ho il telefono sempre con me.

"No tranquilla John sta bene. Avevo solo voglia di vederti e lui mi ha detto dove ti avrei trovata" afferma.

Il mio respiro inizia a farsi irregolare lui è sempre più vicino al mio volto che poi cattura tra le sue mani impossessandosi della mia bocca che invade con la sua lingua in maniera prepotente. Gli stringo le braccia intorno al collo ad intensificare il nostro bacio e piano ci abbassiamo su di noi finché non ci ritroviamo seduti tra i fiori completamente in balia l'uno dall'altra.
Baciarlo è come tornare a respirare.

Connor si stacca dalle mie labbra e scende a baciarmi il lobo dell'orecchio, il collo e poi scende nella scollatura della mia maglietta a baciarmi tra i seni, inspiro ed espiro in fibrillazione mi è mancato tutto questo, le sue mani, i suoi baci, il suo amarmi come solo lui fa.

Rapidamente afferra la maglia e me la sfila via, sento l'aria fresca a contatto con la mia pelle bollente e chiudo gli occhi a gustarmi questo momento solo nostro.

Mi bacia così intensamente da mozzarmi il fiato e poi mi fa distendere sulla schiena, riapro gli occhi e lo osservo allungarsi su di me andando ad afferrare i miei leggins che sfila via con il mio aiuto assieme al perizoma.

I nostri occhi non si staccano mai, il suo sguardo brucia su di me e poi si abbassa e affonda la testa tra le mie cosce andando a lambire con la lingua il mio sesso caldo, umido e bramoso di lui. Mi contorco sotto i suoi assalti mirati, esperti, intensi, mentre ammiro l'azzurro intenso del cielo pomeridiano.

I miei gemiti si diffondo nel vento mentre il cinguettio degli uccelli si mescolano alle mie grida di piacere sublime che sto provando. Socchiudo gli occhi abbandonandomi completamente all'estasi totale che quest'uomo sa donarmi, nessuno mi hai mai fatta godere come fa Connor Reed, sembra che siamo nati apposta per amarci, per darci piacere.

Arrivo all'orgasmo che esplode come una bomba nella sua bocca e mentre il mio corpo vibra ancora nello sfumare del piacere lui entra in me con un gesto secco riempiendomi con il suo sesso, grido di piacere lo sento grugnire mentre inizia a muoversi con ritmo serrato dandomi stoccate rudi e profonde che mi fanno impazzire, gli graffio la schiena mentre le mie gambe si stringono sempre più forte attorno alla sua vita e poco dopo un orgasmo devastante ci travolge all'unisono e ancora una volta quest'uomo si è preso tutto di me.

"Mi sei mancata Hollywood" trasalisco appena perché mi era mancato sentirmi chiamare così.

Mi stacco dal suo corpo caldo e sensuale e mi alzo da terra e raccolgo i miei vestiti sparsi qua e là.

"Perché ti rivesti hai fretta di andare via?" Domanda maliziosamente, mi blocco con i pantaloni in mano e lo osservo ancora disteso sull'erba così bello da far male.

"Abbiamo appena fatto l'amore Connor ma il mese prossimo dovrò ripartire perché mi attendono sul set di un nuovo film, e tu che farai quando me andrò di nuovo?" La mia rivelazione lo spiazza tanto che si alza in piedi a sua volta infilandosi i boxer tornando a guardarmi.

"Ti amo Cassidy e non voglio più rinunciare a te" confessa.

"E quindi? Vuoi dire che accetti che io parta e stia via per dei lunghi periodi?" Lo sfido apertamente e il suo viso si rabbuia e la cosa non mi piace affatto.

"Sono stato ad un passo dal diventare famoso" sputa tutto d'un fiato ed io rimango sorpresa dalla sua rivelazione.

"Che cosa?" Esclamo esterefatta.

"E quando è successo?"
Chiedo diretta mentre mi infilo i vestiti.

"È accaduto in un altra vita" ribatte con dolore.

"Ero in Texas perché dovevo esibirmi per i festeggiamenti che fanno ogni anno in onore di San Antonio, e mentre io ero lì tra il pubblico in visibilio, ad un niente dal realizzare il mio sogno di diventare un cantante country di fama internazionale, Megan rimasta qui a Serenity si sentiva male e poi moriva dando alla luce Arizona con un mese di anticipo."

Il suo racconto mi lascia profondamente colpita tanto che ho la pelle d'oca e ci fissiamo ambedue con gli occhi lucidi.

"Hai dovuto rinunciare al sogno di una carriera nella musica per accudire tua figlia?" Domando e lui annuisce.

"Lo capisco e lo rispetto, ed è per questo motivo che non vuoi starle lontano, ma io cosa c'entro in tutto questo?" Mi prende tra le sue braccia stringendomi forte al suo petto.

"Odio stare lontano da quelli che amo" esclama con voce tremante.

"Mi ricordo bene questa frase" gli dico mentre i nostri occhi si studiano a fondo.

"Ti amo immensamente Connor ma questo è il mio lavoro e io amo molto farlo" dichiaro seria.

"Lo so bene" ribatte rammaricato e deluso e così la conversazione com'è nata così si conclude perché trovare una soluzione è davvero molto dura.

Nota autrice

Abbiamo scoperto un altro tassello del passato di Connor

Credo che adesso sia più normale la sua paura di stare lontano da Cassidy?

Un cowboy nella mia vita  (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora