Seduta sulla coperta ai piedi dell'albero sto scrivendo in scioltezza, sperando che poi alla fine dello slancio creativo ne venga fuori davvero qualcosa di buono o saranno dolori con la casa discografica.
"Ehi Hollywood tua madre mi ha mandato a cercarti era in pensiero per te" alzo lo sguardo dai miei scritti e lo punto su Connor che mi guarda con grande curiosità.
"Ma che ore sono?" Chiedo più a me stessa che a lui.
"Quasi le quattordici" esclama.
"Cavolo ho completamente perso la nozione del tempo, be' per favore rassicurala che sono viva e che tornerò appena posso" gli chiedo rimettendomi poi a scrivere, lui mi risponde qualcosa che non comprendo perché sono già ritornata dentro la mia bolla creativa.
Sono completamente assorta non credevo che il solo tornare a casa mi facesse questo effetto, scrivo pagina dopo pagina sorrido mentre lo faccio, Mary sarà soddisfatta di sapere che stò già lavorando così bene.
"Cassidy" mi sento chiamare
"ancora qui? ti avevo detto di andartene" ribatto in tono seccato verso Connor.
"Veramente l'ho fatto e sono anche ritornato qui perché tua madre mi ha pregato di portarti dei sandwich e una bottiglia d'acqua" mi spiega.
"Grazie ma non eri obbligato a farlo" ribatto seccata, non voglio favori da lui.
"Lo so bene, infatti non sono qui per te ma per fare una cortesia a Jody" controbatte in tono serio.
"Come vuoi, puoi lasciare tutto lì adesso sono occupata" cerco di liquidarlo ma lui anziché andarsene si abbassa su di me e con gesto rapido mi toglie di mano il quaderno prendendomi alla sprovvista, e soprattutto facendomi incazzare.
"Ma che fai" mi lamento mettendomi in piedi per fronteggiarlo meglio, anche se la vedo molto dura dato il mio metro e sessanta.
"Ridammi subito quel quaderno si tratta di lavoro" lo informo seccata del suo comportamento infantile.
"Be' se ti fermi dieci minuti per mangiare non succederà niente" mi fa presente fissandomi.
"Ho detto ridammelo" insisto senza ottenere nessun risultato.
"Sei un tormento" lo accuso stizzita
"lo so" dichiara con un sorriso meraviglioso fiero di sé.
Non mi resta che cedere a questa sua sorta di ricatto e mangiare, oh non mi lascerà mai in pace. Mi rimetto seduta sulla coperta afferro il cestino che ha fatto mia madre e prendo un sandwich iniziando a mangiarlo con gran gusto, non solo perché è deliziosamente buono ma perché avevo davvero fame anche se continuavo ad ignorare il brontolii dello stomaco.
"Stai a guardare?" Mi lamentato.
"Vedere una Star internazionale mangiare un semplice sandwich è un evento unico" mi canzona lui.
"Hahaha, per tua informazione non dovrei nemmeno mangiare questa roba" mi lamento
"hai paura di ingrassare?"
"Certo che sì, devo stare attenta alla linea"
"si lo posso capire"
"mmh, non ne sono così convinta con il tuo lavoro puoi ingozzarti di qualunque schifezza che la smaltisci senza problemi" dichiaro mentre i suoi occhi sono sempre puntati su di me.
"Be' Hollywood se ti ricordi ti ho già suggerito un modo efficace e soprattutto divertente per smaltire le calorie" ammica sogghignando.
"Sta sicuro che appena torno a casa mia provvederò a farlo"
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Un cowboy nella mia vita (Completa)
RomansCassidy McQueen è un attrice e cantante internazionale, dopo l'ennesimo scandolo che la vede coinvolta verrà spedita dalla sua agente Mary Dollin, nel ranch di famiglia a Serenity in Georgia. Sin da subito si scontrerà con Connor Reed affascinate co...