Capitolo 7

260 11 0
                                    

Furono giorni statici e colmi di dolore quelli che seguirono: nessuno dei due aveva la forza per trovare un punto di svolta, nessuno dei due aveva la lucidità di riflettere senza il condizionamento di quella sofferenza che annebbiava la razionalità. Fu Jasper a prendere le redini del loro destino: fu il pensiero di una notte di insonnia a segnare il loro punto di svolta. Un'idea, viva e distinta, si fece largo tra i mille problemi: partire per Parigi era la soluzione che fino a quel momento gli era sfuggita.

Il giorno dopo, svegliatosi all'alba, quando la moglie ancora dormiva, scivolò fuori dal letto senza fare rumore, come un ladro che teme di essere scoperto. Le lasciò la colazione in un vassoio con vicino una rosa e un biglietto con su scritto: "Sono uscito presto, perdonami amore mio se non mi troverai accanto al tuo risveglio, ma prometto che tornerò il prima possibile, per passare tutta la giornata con te." Uscito di casa, la sua meta fu un'agenzia di viaggi: una struttura apparentemente insignificante e vuota, che, però, in quel momento racchiudeva il lasciapassare per la loro felicità. Prenotò due biglietti andata e ritorno per Parigi: sarebbero partiti il giorno dopo all'alba e il viaggio avrebbe previsto un'intera settimana di relax in uno degli hotel più belli della città. Organizzata la breve fuga dalla realtà, chiamò il direttore della casa farmaceutica presso cui lavorava e chiese il permesso di poter usufruire di una settimana di ferie. Il direttore, cosciente del tragico periodo che si trovava ad affrontare uno dei sui migliori dipendenti, gliela concesse senza alcun indugio. Poté, quindi, tornare dalla moglie, ansioso si riabbracciarla, ma titubante di fronte al possibile scontro con una sagoma di lacrime. Non sapeva in quali condizioni l'avrebbe trovata, ma nemmeno volle indagare, per paura o perchè, inconsapevolmente, aveva già chiara l'immagine nella sua testa. Rientrato in casa, si diresse verso la camera da letto dove, ad aspettarlo, non trovò lo scenario che si era preposto di affrontare senza cedere al dolore: la moglie aveva negli occhi una minima risposta al dolore, aveva deciso di lottare, di non annegare nelle proprie emozioni. Aveva iniziato a ricostruire la sua stessa vita. Aveva un cornetto in mano e gli occhi ancora gonfi di chi ha appena rivisto la luce; ma quel torpore mattutino e quell'aria spaesata erano quello di più dolce e tenero a cui Jasper avesse mai assistito. Il ragazzo si buttò sul letto accanto alla moglie e, con prontezza diede un rapido morso al suo cornetto. Si sorpresero a sorridere di quel gesto banale ed infantile, e furono irrazionalmente colti dalla consapevolezza che insieme avrebbero costruito i loro sogni, perchè entrambi riconoscevano nella persona di fianco il proprio futuro.

Fiocco rosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora