Capitolo V - Il Prezzo della Verità

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 Hopper era fiero del suo risultato, un'altra nota positiva nel suo curriculum, oltre il fatto che ora l'MI5 voleva assumerlo per le sue indagini interne. Un giorno Eleanor si presentò a casa sua. «Oggi è il mio giorno con Katie – gli disse - e poi devo scrivere un articolo decente per il Times». «Sbaglio o hai partecipato all'indagine?». «Sì, ma alla fine non ho capito come sei arrivato alla soluzione. Sai, sei stato un po' misterioso». «Va bene, rompiscatole, ti spiego». Jake si accomodò sulla sua poltrona, invitandola a fare lo stesso sul divano. «Bene, la prima parte la sai: le indagini nella casa non hanno portato a nulla, ma a me sono sempre interessate le persone. Tutti gli indiziati avevano un segreto che nascondevano agli altri, per questo ci ho messo tanto a svelarli tutti. Quasi tutti fin dall'inizio avevano un movente e un alibi, o lo hanno sviluppato nel corso delle indagini. Matthew Coleman rischiava di non avere l'eredità ma era in un pub a Lewisham, che, come tutti sappiamo, era troppo lontano da Belgravia; Nicolas Johansen era parecchio in disaccordo con la vittima, ma se n'era andato anche lui da qualche altra parte; Dhara tendenzialmente aveva opportunità e non aveva alibi, ma il motivo per compiere un atto simile era veramente fragile. Restava solo la domestica, Ashley Roberts, con un alibi ma senza movente.  

  «All'inizio ho pensato che magari la padrona tiranneggiava su di lei, ma appena è emersa la questione di Kia, ho pensato che una donna a noi sconosciuta fosse l'assassina e ho lasciato perdere. Ho creduto che non l'avremmo mai trovata, e invece tua figlia mi ha ispirato. Siamo alla fine degli anni Cinquanta. Che lavoro fanno spesso donne con pochi mezzi vedove o zitelle, per mantenersi? La madre di Kia non potendo sostenere i costi di una causa legale era scomparsa. IL che significa che aveva pochi mezzi e l'unica soluzione che doveva aver trovato era l'omicidio, doveva sicuramente servire come domestica da qualche parte. Per informarsi ha usato il cognome da nubile, Pods, molto comune se nasci tra l'East End e i Docks. Inoltre, se fosse stata domestica, avrebbe potuto avvelenare il tè con l'arsenico senza problemi. Ammetto che la questione del bollitore è stata un colpo da maestro. Domestica, vedova, la cui iniziale del nome è A: Ashley Pods-Roberts. L'arsenico agisce in pochi minuti, ma la vittima era solita prepararsi il suo tè da sola, quindi aveva ingerito il veleno dopo che l'assassina l'aveva effettivamente avvelenata, avendo quindi il tempo per uscire e crearsi un alibi ai Docks. Sai, ammetto di trovare il suo un gesto inevitabile e comprensibile: se avessero ucciso Katie com'è successo a Kia, non sarei stato più nobile». Eleanor lo ascoltò con interesse, con in mano il dittafono. «Katie ha fatto davvero un buon lavoro, allora» mormorò la giornalista. «Sì, diciamo che senza tua figlia non avrei avuto un lampo di genio». 

  Prima di farla uscire, a Jake venne una curiosità. «Che fine hanno fatto gli altri?». Eleanor ci pensò un po' su. «Matthew e Johansen sono diventati soci, da quando lui ha ricevuto l'eredità della sorella. Dhara è tornata a New Dehli l'altro giorno. Ha preso la prima nave disponibile, dopo aver preso in fretta e furia la laurea. Ashley ha avuto tutte le attenuanti del caso, ha provato ad impiccarsi dopo la condanna dopo una crisi isterica ed è finita in un ospedale psichiatrico, poverina. Ora scusami, devo tornare a casa». «Dal tuo Connor?». Eleanor rimase stupita quando lui disse il nome dell'Ispettore con cui avevano appena risolto un caso. «Come...?», «Pupille dilatate, battito cardiaco accelerato, tutti e due. Si capiva, soprattutto dopo che mi hai detto che il tuo fidanzato è uno Yarder. Ma, anche se credo che tu lo sappia, è sposato». «Lo so, anche se l'ho scoperto solo due giorni fa. L'ho lasciato». Si guardarono con aria di sfida qualche secondo. «Chiamami un giorno di questi. Dovremmo pranzare tutti e tre insieme: io, te e Katie, come una volta». «Da quando mi hai fatto la tua magica rivelazione del fallimento del nostro matrimonio stai riprovando a tessermi nuovamente intorno la tua tela?» gli chiese scettica. «Può darsi». La donna alzò gli occhi al cielo, ma Jake vide che il suo cervello ragionava sulla cosa che gli aveva appena proposto. «Ti farò sapere, idiota» gli rispose. 

  L'articolo che Eleanor pubblicò riscosse un successo incredibile: diventò la rappresentazione di come anche una donna potesse essere pronta a tutto per i propri cari, arrivando perfino a impazzire. Il pezzo le permise di diventare capo redattore della cronaca nera. Aveva scoperto che l'ex-marito aveva iniziato a lavorare per l'MI5, un passo importante per uno come lui. Beh, ex-marito non proprio, pensava ogni volta. La loro relazione si stava risanando e temeva che sarebbe finita come l'ultima volta, ma in realtà questa possibilità non le dispiaceva affatto. Lui si stava comportando meglio di tre anni prima, quando avevano divorziato, anche se Hopper si preoccupava troppo del suo lavoro al Times, mentre lei trovava il suo lavoro alla polizia segreta interna troppo pericoloso. 

  Ogni tanto Hopper andava a far visita a Ashley. La poveretta era completamente uscita di senno, e senza parenti non aveva nessuno che l'andasse a trovare. Una volta all'anno otteneva il permesso di farla uscire dalla struttura e la portava al Cimitero di Brompton, dove c'era la tomba di Kia. Il corpo della piccola era seppellito proprio sotto i loro piedi, con una vecchia lapide di pietra a ricordare quelle poche cose che c'erano su di lei. Stavano là a leggere e rileggere il suo nome e quanto la sua vita fosse stata breve: 1954-1958. Se c'era una cosa di cui Jake era sicuro, era che ci fosse un po' di giustizia, in questo mondo. E per Kia giustizia era stata fatta. Riposa, Kia. Ora nessuno potrà più farti del male, pensò Hopper. Poi riprese con sé Ashley e la riportò in ospedale.  

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