Capitolo 1

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Stavo facendo allenamento quando Sanji mi venne a dire che dovevamo scendere per andare a fare provviste di cibo e medicine.

Appena scesi dalla thousand sunny dissi a Sanji "Dove dobbiamo andare?" "Qua vicino c'è un mercato con tutto quello che ci occorre, ci vorrà poco". Ci avviammo verso il mercato e dopo qualche tempo, nel mentre che Sanji stava comprando delle spezie e io reggevo le borse, mi sfrecciò di fianco una ragazza con una borsa in una mano e una spada sguainata nell'altra. Era rincorsa dalla marina. Ero sbalordito e senza pensarci due volte feci cadere a terra le borse e mi misi all'inseguimento "Dove diavolo vai testa di muschio!" mi gridò dietro Sanji ma non mi importava dovevo sapere chi era quella donna.
Raggiunsi subito la marina e mi accorsi che l'avevano circondata "Dannazione" mi feci sfuggire di bocca ma per fortuna nessuno mi sentì, mi misi dietro un'angolo per poter ascoltare cosa si stavano dicendo "Sei in arresto per furto!" stava dicendo un'uomo della marina alla ragazza "Sono medicine per mia nonna...per favore..lasciatemi andare...sta molto male" diceva la ragazza, aveva una voce molto bella pensai ma solo per un'attimo "Non mene frega niente se tua nonna sta male, potrebbe anche morire che non mene importerebbe nulla!" replicò l'uomo "Ridacci indietro la borsa e chiuderemo un'occhio sul furto" continuò, io stavo stringendo forte il muro per impedirmi di agire e trapassare quei bastardi da parte a parte "Mi dispiace, ma non posso" disse la ragazza e con un movimento velocissimo della spada buttò a terra l'uomo che le sbarrava la strada e si rimise a correre seguita da altri due uomini. Mi misi a correre anche io, non poteva farcela contro due uomini di quella stazza. Per non farmi vedere salii du un tetto di una casa e seguii la ragazza dall'alto, si era intrufolata in un vicolo senza uscita ma per fortuna vide una porta e entrò dentro facendo perdere le tracce ai suoi inseguitori "In gamba la ragazza" dissi tra me e me, uscì dalla porta e andò nella direzione opposta di quella della marina. Io scesi dall'edificio e la seguii per circa un chilometro. Entrò in una vecchia casa in campagna e si richiuse la porta alle spalle. Mi avvicinai e bussai alla porta...dovevo conoscere quella ragazza. Dopo qualche secondo la porta si aprì di qualche centimetro e vidi la sua faccia, era molto bella. Aveva gli occhi dell'azzurro dell'oceano, era magra...forse troppo magra per la sua età, "Chi è lei?" chiese "Ehm..mi chiamo Zoro, ho seguito cosa è successo e volevo sapere se stavi bene.." dissi in imbarazzo "Sto bene grazie, vuole una tazza di tè?" mi chiese e io accettai. Appena entrai in casa vidi distesa su un letto una signora anziana che respirava a fatica, doveva essere la nonna di cui parlava "Siediti pure" mi disse la ragazza e poi sparì in cucina, io ne approfittai per vedere un pò la casa. Era una casa vecchia, con delle crepe sui muri e la vernice scolorita. Doveva avere almeno 20 anni. Dopo qualche minuto tornò con una tazza di tè fumante e me la porse "Ecco qua" mi disse "Grazie..." dissi in imbarazzo non sapendo il suo nome "Oddio che stupida..." disse in imbarazzo "...io sono Madison piacere" era diventata tutta rossa "Piacere mio" dissi, in quel momento la porta fù sfondata da un calcio e la marina entrò con fucili e spade "Ragazza, sei condannata a morte per furto e attentato ad un pubblico ufficiale!" urlò il marine "Oh no" disse Madison.

Lo spadaccino di cappello di paglia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora