Capitolo 7

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Entrammo dentro alla casa del signore e notai che era piena di armi: spade, sciabole, coltelli, asce e molte altre. Il mio sguardo si fermò su una spada chiamata Ensis, era lunga, stretta e a doppio filo, bellissima. Il signore vedendomi incuriosito disse "È bellissima vero giovanotto?" io sorrisi "Veramente bella ma preferisco le mie" dissi, il signore mi sorrise e passò oltre "Allora cara, posso vedere la spada?" chiese a Madison "Certo" rispose lei, sfilò la spada dalla custodia e gliela porse. Il vecchietto sembrava molto concentrato "Gran bella spada anche questa. Purtroppo è molto rovinata" disse e indicò i punti dove era maggiormente rovinata "Ma credo di poterla aggiustare senza problemi" disse infine con un gran sorriso, Madison tirò un sospiro di sollievo e fece un gran sorriso "Grazie mille" disse "Mi metto subito al lavoro" disse il signore poi però si fermò e si girò di scatto verso di noi "Oh Dio! Che maleducato, non mi sono nemmeno presentato, mi chiamo Gultras, piacere" disse sorridente, io e Madison, presi alla sprovvista ci guardammo "Ah piacere nostro, io mi chiamo Madison mentre lui è Zoro" disse Madison, il signore ci fece un ultimo sorriso poi si mise a lavoro.

Il vecchietto entrò in una stanza e ci fece segno di seguirlo. Entrati nella stanza notammo che il vecchietto si era seduto davanti ad una grossa lama dove ci stava appoggiando la spada di Madison, dedussi che fosse una smerigliatrice.
I miei pensieri vennero confermati quando Gultras azionò la lama e appoggiò le parti rovinate della spada sopra per poterle aggiustare. Madison non staccava gli occhi di dosso alla spada nemmeno per un secondo, io invece continuai a guardarmi intorno ammirando tutte le spade che erano presenti.

Dopo una mezz'ora Gultras ebbe finito "Ecco a voi signorina" disse a Madison con un sorriso, lei prese la spada con molta cautela e la osservò, mi avvicinai anche io per poter vedere il lavoro svolto "Accidenti, ha fatto un'ottimo lavoro, sembra nuova" disse Madison emozionata, io annui in segno di conferma "Grazie cara ho fatto del mio meglio" disse il vecchietto, Madison mise di nuovo la spada nella custodia "Quanto devo pagarla?" chiese al signore "Oh tesoro, non voglio nulla il mio non è un lavoro, lo faccio volentieri" rispose Gultras con un gran sorriso e le mani giunte dietro la schiena "È sicuro?" chiese Madison, cercava di reprimere un sorriso enorme ma con scarsi risultati "Certo, non preoccuparti cara, torna quando vuoi" disse molto gentilmente Gultras "Allora grazie mille signore" disse infine Madison lasciando andare quel gran sorriso che cercava di nascondere prima.

Andammo via dalla vecchia casa e ci dirigemmo verso la Sunny "È stato molto gentile vero?" mi chiese Madison sorridendo "Si, non ce ne sono molte di persone del genere al mondo" le risposi, lei annuì e non parlammo più fino arrivati alla Sunny.

Arrivati Nami si incamminò verso di noi a passo svelto "Ce ne avete messo di tempo, siamo in ritardo!" ci ammonì rabbiosa, Madison sembrava un cucciolo indifeso davanti a Nami "Ci-ci dispiace Nami" disse rossa in viso "Va bene, non fa niente ma la prossima volta cercate di non fare più cosi tardi. Rubber è diventato insopportabile, non faceva altro che dire "Ho fame!" disse Nami esasperata, Madison abbozzò un sorriso "Mi andrò a scusare con Rubber subito" disse determinata, Nami e io non appena Madison scomparve dentro la porta ci guardammo e Nami disse "È una brava ragazza" con un sorriso da mamma orgogliosa sulle labbra "Si" risposi semplicemente io, cercando di non sorridere e sembrando cosi un ebete, come Madison prima.

Lo spadaccino di cappello di paglia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora