Geolier🧡

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Stavo rientrando a casa da una stancante giornata di lavoro, non vedevo l'ora di rivedere la mia piccola Sole e il mio bimbo Theo. Ma soprattutto non vedevo l'ora di baciare Emanuele, oggi mi è mancato particolarmente tanto perché ieri avevamo litigato e non ci siamo rivolti parola però stamattina ci siamo chiariti.
Entrata in casa vidi Sole venirmi incontro piangendo, le chiesi cosa fosse successo ma non mi rispose, mi portò nella camera di Theo dove vidi tutto in disordine, tutto buttato in aria , mi spaventai tanto presi il bimbo e insieme a Sole andammo sul divano. Dopo aver fatto calmare Sole addormentai Theo e lo misi nella culla che si trovava in sala da pranzo. Chiesi a Sole dov'era il padre e mi disse che s'è n' era uscito sbattendo la porta. Chiamai subito Emanuele a telefono e mi rispose dicendo di non doverlo disturbare siccome stava lavorando. Mi arrabbiai perché lasciò per più di un'ora i bambini da soli, ma io mi chiedo e se gli fosse successo qualcosa, se sarebbe entrato qualcuno . Smisi di pensare e presi Sole e Theo ancora addormentato li misi entrambi nei rispettivi passeggini. Andammo a fare una lunga passeggiata per svanire la rabbia che avevo e anche per farli tranquillizzare. Verso le 19:45 tornammo a casa e purtroppo nel parcheggio c'era la macchina di Emanuele segno che era tornato.
Aprii la porta e andai in camera mia per posare i bimbi nel lettone perché si erano addormentati. Chiusi la porta e andai in cucina, dove sfortunatamente c'era Emanuele, io non gli rivolsi parola, non m'interessava aveva sbagliato. Iniziai a preparare la cena, oggi il menù prevedeva hamburger e patatine, misi anche la tavola sotto lo sguardo di Emanuele. Una volta pronto feci per andare a chiamare i bimbi quando Emanuele mi bloccò il polso, mi spinse verso il muro fortemente e sussultai per il dolore creato.
**Dialogo tra Emanuele e Celeste**
E(Emanuele): Non si saluta neanche più eh?
C(Celeste): Perché mai dovrei salutarti io,tu non puoi?
E(Emanuele): Fino a prova contraria sei tu che sei entrata in casa non io.
C(Celeste): Ero impegnata in quel momento e lo hai visto anche te.
E(Emanuele): Eh ma ti ricordo che hai appena finito di cucinare quindi potresti anche salutarmi.
C(Celeste): Stavo andando a chiamare i bambini per farli mangiare e ora lasciami.
E(Emanuele): Adesso tu lascio ma tanto non è finita qua. Dopo cena continuiamo.

Andai a prendere i bimbi e li feci mangiare, dopo misi Theo nel box e Sole ci giocava da fuori sopra un morbido tappeto. Io mangiai lentamente, Emanuele mi fissava intensamente, il suo sguardo faceva un po' paura. Finii purtroppo di mangiare e andai a fare il bagnetto a Sole e Theo, dopo li misi a letto perché erano crollati. Mi misi sul divano a vedere un film che purtroppo venne interrotto da Emanuele. Mi spense la TV, e mi bloccò i polsi stringendoli. Provai a liberarmi ma con scarsi risultati siccome lui era molto più forte di me.
** Dialogo tra Emanuele e Celeste**
E(Emanuele): mi puoi dire cosa ca**o ho fatto ? Non mi rivolgi parola.
C(Celeste): te lo devi anche spiegare non ci arrivi da solo eh?
E(Emanuele): Stavolta non ho fatto nulla, e no non ci arrivo da solo
C(Celeste): Perché quando sono tornata non ti ho trovato a casa, i bimbi erano da soli e la camera nostra era un macello, era tutto soqquadro. C'era Sole che piangeva come una disperata e Theo che stava cadendo dalla culla. Mi spieghi che cosa hai combinato ?
E(Emanuele): Mi hanno fatto girare i coglio** e non ci ho visto più dalla rabbia e ho buttato tutto in aria e me ne sono andato. Qual è il problema?
C(Celeste): Dimmi che stai scherzando, hai anche il coraggio di chiedermi qual è il problema, e se fosse entrato qualcuno, e se si fossero fatti male?
E(Emanuele): Non fare la drastica, sei sempre tu, sei contenta non è successo nulla. Non ne fare un dramma ora.
C(Celeste): come non faccio a non fare la drastica te ne sei andato lasciando da soli due bimbi di 2 anni e uno di 6 mesi. Ma che padre sei ?
E(Emanuele): Vattene ora prima che ti faccio male, impara a parlare, e non rivolgerti mai più a me così chiaro? *Gomitata in pancia*.
C(Celeste): Ahia, mi hai fatta male, non ti ricordi che dentro di me c'è un bimbo? Se gli fai male? Ora però basta litigare ti prego sono settimane che per stronzate litighiamo ogni giorno, ma questa però non era un di quelle. È seria perché hai lasciato due bambini piccoli da soli.
E(Emanuele): Vabbè scusami amore mio non lo faccio più, però ora me lo fai un bacio?
*Celeste dà un bacio ad Emanuele*
C(Celeste): Ti amo tantissimo amore mio.
E(Emanuele): Ti amo tantissimo anche io piccola mia.

** E fu così che Emanuele, Celeste, Sole, il piccolo Theo e il piccolino Nicolò passarono il resto della loro vita come una famiglia eterna**.

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