Part. 3

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Grey

Non potevo credere a ciò che mi era appena successo, Justin il ragazzo che conoscevo da anni era cambiato troppo per i miei gusti e ora era arrivato al punto di minacciarmi. Non riuscivo a capire il motivo di tanta rabbia nei miei confronti, in realtà io ne dovevo avere nei suoi dato che per un anno non si è fatto sentire, nessuna chiamata, nessun messaggio, niente di niente.

- Che cosa dovrei fare per te Bieber? Che vuoi da me? - domandai.

- Tutto ciò che mi viene in mente, ho molti lavori da farti fare -

-Tipo?-

-Tipo che non mi ricordavo fossi così curiosa, quando arriverà il momento vedrai, tranquilla non dovrai aspettare molto-

-Non posso stare a ciò che mi chiedi se non mi va di farlo - sbottai

-Devo ripeterti come stanno le cose? Pensavo avessi capito forte e chiaro prima, ma se necessario non avrò problemi a ripeterlo -

Non mi andava per niente bene questo suo atteggiamento da villano, non avrei sopportato che qualcuno mi dettasse ordini come se fossi la sua puttanella e per di più avrei anche dovuto fingere che mi stesse simpatico agli occhi di Jack, ma perché a me?

Arrivammo al locale, ognuno per la sua strada, entrambi avevamo troppo lavoro per pensare a ciò che era appena successo, ma se Bieber aveva in mente di giocare sporco, io non mi sarei fatta scappare occasione per fargliela pagare in ogni modo a me conosciuto.

Se pensava di essere l'unico stronzo, non aveva ancora conosciuto la vera Grey, quella ragazza che era cambiata proprio grazie a lui.

Justin

Aveva accettato, non potevo ancora crederci, non pensavo fosse diventata così smidollata, ora era nelle mie mani e potevo prendermela quando volevo.

Da: Jonah

Hey amico come sei messo a lavoro? Stasera dobbiamo restituire i soldi della merce, se no siamo fregati.

A: Jonah

Non ti preoccupare Jò, tutto sotto controllo. Stacco alle 5, e a quell'ora farò tutto. Ho un asso nella manica.

Da: Jonah

E chi o cosa sarebbe?

A: Jonah

Una ragazza, una mia vecchia amica. Ha accettato di fare il lavoro per noi.

Da: Jonah

Non fare cazzate amico. Ci sentiamo

Jonah aveva ragione, non potevo permettermi di fare cazzate o ritardare ancora con il pagamento.

Controllai dove si era cacciata Grey e non appena la vidi mi avvicinai, trascinandola nello sgabuzzino.

- Stanotte dormirai a casa mia, ho un lavoro da farti fare. -

-Di cosa si tratta?-

-Non ti preoccupare, ti spiegherò con calma tutto, dopo. Vedi di non fare cazzate-

-Cos'è una minaccia?-

-Chiamala come vuoi- sorrisi

-Non mi sfidare Justin -

-Non ti sto chiedendo una sfida sotto le coperte, perché so che vinceresti tu. Chissà con quanti sei andata durante tutto questo tempo, 5? 10?- risi sonoramente mentre le sue guance diventarono sempre più rosse.

Dopo pochi secondi sentii un forte dolore alla guancia destra, la mano di Grey si scaraventò sul mio viso tanto da farmi inclinare la testa.

Rimasi così per un bel pò, cercando di controllarmi più che potevo.

Nothing like beforeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora