Spazio Autrice:
Inizio con le mie scuse, per aver lasciato questa storia nel dimenticatoio per 2 mesi, ma quest'estate ho avuto molto da fare e non riuscivo per un motivo o per l'altro a connettermi per continuare questa, e anche l'altra, storia.
Vi chiedo ancora scusa, e spero che continuate a leggere i prossimi capitoli. Inoltre volevo anche dirvi che inizierò presto un'altra storia, ma prima cercherò di finire questa e spererei anche di avere molte idee disponibili per un Sequel.
Buona lettura. ♡
Grey POV
Mi svegliai il mattino seguente dopo aver fatto uno dei miei peggiori incubi, ero da sola, dentro ad un'enorme foresta buia e tutto d'un tratto mi ritrovai Jennifer e Justin a manina davanti a me, sembrava fossi invisibile ai loro occhi, ma io potevo vedere tutto quello che si dicevano e che facevano. Alla fine del sogno, o meglio dell'incubo, capii che ero morta e che uno dei due mi aveva uccisa.
Un risveglio fantastico direi. Era la prima notte che passavo insieme a Justin, e l'unica cosa che mi frullava per la testa erano le parole scambiate la notte prima tra me e la sua ex, la principessina con la macchina rosa, Jennifer.
- Buongiorno principessa -
Justin si girò verso di me sfoggiando un sorriso magnifico. Era a petto nudo, i capelli che gli scendevano sul viso completamente scompigliati. Si avvicinò velocemente a me dandomi un bacio sulla guancia. Era bellissimo, sembrava un Dio incarnatosi in un'unica persona, ma con tutti i nomignoli esistenti sulla Terra, proprio principessa doveva chiamarmi?
- Buongiorno Bieber - sorrisi girandomi con il corpo completamente verso di lui.
- Che ne dici se andiamo a fare colazione? -
- Si, buona idea, sto morendo di fame -Scendemmo dalle scale e ci dirigemmo verso la cucina, Justin si mise subito ai fornelli mettendo nella padella un pò di uova mentre io preparavo la tavola e prendevo i succhi dal frigo.
Sembrava una mattina perfetta, come quelle dei film, il risveglio insieme, la colazione, la dolcezza che ci scambiavamo soltanto guardandoci negli occhi. Era questo ciò che da piccolina desideravo. Ogni volta che giocavo con le bambole, speravo che un giorno la mia vita sarebbe stata perfetta, come quella che costruivo io per loro, una casa perfetta, un marito perfetto, insomma una vita da sogno. Ma purtroppo la realtà non è come nelle storie scritte in un libro, o nei film diretti da un regista che vedi alla televisione, dove il lieto fine raggiunge sempre la coppia innamorata e felice. No, la realtà non è così. Infatti quella mattina non poteva mancare la rompi palle di turno, di nuovo.
Qualcuno bussò alla porta e Justin decise di andare ad aprire, non sentii nessun saluto, anzi sinceramente non sentii proprio la voce di Justin ne quella di nessun'altra persona. Spensi i fornelli e andai a vedere, era di nuovo lei, Jennifer. Justin si era completamente rimbambito nel guardarle il seno, dato che era praticamente mezza nuda. Indossava un top bianco in pizzo che le "copriva" la parte delle spalle fino a sopra l'ombelico, aveva la pancia completamente scoperta e poi tanto per stare in tema della nudità, indossava un paio di shorts, che se si fosse messa delle culottes probabilmente l'avrebbero coperta di più.
- Jennifer che ci fai qui? -
- Volevo invitarvi al mio Party, questa sera, ci sarà da mangiare, da bere e molta musica. Se vi va, ecco due biglietti, vi serviranno nel caso vogliate venire. Entreranno solamente persone su invito. - sorrise porgendoci due biglietti.
- Ti faremo sapere, grazie -
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Nothing like before
Fiksi PenggemarCosa c'è da spiegare di una vita piena di montagne russe? La giostra non smetteva di girare, girava in continuazione, prevaleva il più delle volte la nausea. In realtà glielo avevano detto che la vita non era rose e fiori, che lui se ne sarebbe anda...