Il viaggio per YumengJiang non è da poco e ci lascia a cavallo per diversi giorni.
Sono grata che per una volta abbiano deciso di non viaggiare sulle spade, il motivo è semplice, nuovi studenti.
La visita è di puro scopo scolastico e alcuni degli studenti Lan studieranno a YumengJiang e alcuni Jiang a GusuLan.
È ovvio che non solo è un opportunità per i discepoli ma anche per le scuole e clan che li ospiteranno.
Ovviamente non chiunque può partecipare, soltanto discepoli che eccellono in diversi campi scolastici avranno quest'onore.
Una specie di borsa di studio.
Questi scambi di studenti però è raro in clan più piccoli visto che una scuola prestigiosa non accetterebbe mai di "scambiare" discepoli con altri di scarse abilità, questo ci lascia con soltanto quattro clan, i due precedenti, LanlingJin e QingheNie.
Visto che il capo clan Jiang è molto legato agli affari del nuovo capo clan Jin, non ci sarà nemmeno bisogno di recarsi a Lanling.
Lan Xichen non mi avrebbe invitata a venire sapendo che dovessimo passare dai Jin.
Gli sono infinitamente grata.
Ma sono preoccupata per lui.
Lan Xichen sembra pensieroso e ha un'aria diversa, sarà perché passiamo molto tempo lavorando assieme e non si sente più l'obbligo di sorridere costantemente ma d'altro canto non mi sembra il solito lui sia finto...
Pensavo di capire cosa pensassero le persone intorno a me ma con lui non riesco nemmeno a immaginarmelo.
Una cosa da sapere su di lui è il fatto che legge gli altri come un libro ma lui stesso non sa capirsi.
O almeno è l'impressione che mi dà.Come aspetto il viaggio è tranquillo, nessun fantasma, zombie o corpi feroci a tagliarci la strada, l'unico rumore nelle vicinanze sono i zoccoli dei cavalli, il vento tra i fogli altri degli alberi e le persone in distanza della città vivace di Yunmeng.
Di certo non siamo venuti per divertirci ma nonostante le rigide regole Lan i discepoli sembrano non pensare ad altro.
Cosa potrebbe mai combinare un Lan?!
Il massimo che faranno sarà allontanarsi troppo dal clan e visitare la città.Una volta superata la foresta si apre un nuovo mondo, una terra di prati verdi e strade e ponti in legno per attraversare i cristallini laghi calmi coperti di una catena di infiniti fiori di loto che devono ancora sbocciare.
Nell'aria predomina un odore di spezie e carne grigliata dando un'aria di festa e gioventù mentre le persone vagano per le strade del mercato, donne braccio in braccio e uomini con amici cercando di trovare nuove avventure e svaghi.A questa vista è difficile pensare che il clan Jiang sia severo anche se in modo diverso dei Lan.
Uno severo-caotico, l'altro calmo-serio.
Forse è anche per questo che i due clan vanno tanto d'accordo da generazioni.Ero preoccupata che a causa dell'assenza del loro capo clan, i Lan avessero perso la fiducia degli altri clan ma è chiaro che non sarà un unico evento a distruggere i rapporti.
Una volta superata la vivacità del mercato e popolazione c'è silenzio.
Da un orda di persone dal nulla.
Continuando per quella strada il profumo di prodotti importati da altre città svanisce dietro di noi e di fronte danzano le bandiere viola calate dall'alto accogliendoci alle porte del clan Jiang.La voce del nostro avvistamento si dev'essere già sparso visto che, non appena smontiamo dai cavalli, due discepoli camminano verso di noi attraversando i ponti sull'acqua.
Si inchinano e si offrono di accompagnarci dal loro capo clan sapendo già il motivo del nostro arrivo.Seguendo gli altri mi guardo intorno, incuriosita dal posto come anche i giovani Lan con noi.
Ero già stata qui ma molto, molto tempo fa.
Non ricordo quanti anni siano passati o per quale questione ma sento che sia famigliare ai miei occhi.
Forse è la mia immagine o memoria a giocarmi brutti scherzi ma non mi sembra fosse così, c'è qualcosa di diverso in tutta la struttura che sia all'interno che sia all'esterno."Giovane Ji, state bene?" chiede Lan Xichen notando la mia fronte arrivata dalle domande che mi pongo in silenzio.
"Certo, è un luogo magnifico però...non ricordavo di avergli fatto visita in passato."
"Se vi delizia potreste anche voi attendere gli studi a Yunmeng, sono sicuro che vi ambientereste bene tra i Jiang e l'ospitalità del popolo."
Io? Dai Jiang? Ma anche no!
Che ci starei a fare?Smetto di guardarmi intorno e seguo la strada verso la struttura principale "Zewu-Jun, vi prego di non scherzare su tale argomento. Vi sono di già debitrice per gli studi a Gusu, non oserei mai chiedervi altro."
"Come credete meglio voi...ma non siete in mio debito."
A ciò annuisco senza ribattere, non vorrei proprio iniziare uno di quei discorsi nella sede di un altro clan.Certe volte non lo capisco affatto, una volta vuole che faccia una cosa e poi un'altra come essere suo assistente così da aiutarlo a recuperare il lavoro, poi vuole che diventi suo discepolo per studiare e ora mi vuole vendere ai Jiang però sembrando dispiaciuto?!
E poi che intende che non ho un debito?
È ovvio che ce l'ho, e anche bello grande!
Forse è la prima volta che conosce una cultivatrice in giallo che detesta ripagare qualcuno e in più vuole risolvere i suoi debiti ma anche se fosse...
....Mi sento sballottata da una parte all'altra.
Come se lui non sappia veramente cosa farne di me e per giunta nemmeno io lo so perciò non faccio altro che pensarci e rimuginare senza risposte.Mettiamo piede nella sala principale della sede e immediatamente l'immensa porta alle nostre spalle si chiude.
Dall'altra parte della stanza, il capo clan Jiang si alza e fa qualche passo verso di noi senza esprimere troppo entusiasmo.
"Zewu-Jun, è il primo anno che mi portate discepoli, per non dire che sono un bel gruppo." dice Jiang Cheng già annoiato dalla situazione."Capo clan Jiang..." i discepoli si inchinano sentendosi nominare.
"Avendo perso quest'opportunità per tre anni, molti dei nostri discepoli erano ansiosi di partecipare. Spero non vi sarà un problema." chiede Lan Xichen con i suoi soliti modi, ai quali persino Jiang Cheng sembra caderne vittima.
"Bene, allora che vadano!"
Ha accettato così? Certo che fa tutto il duro ma in fondo non è spregevole come si racconta per tutto il paese..."La ringraziamo capo clan Jiang, grazie!" ripetono più volte i discepoli inchinandosi con entusiasmo.
"Andate!" si ripete Jiang Cheng che inizia a perdere la pazienza e per fortuna i Lan si dissolvono appena possibile.
Siamo arrivati in dieci da nemmeno cinque minuti e ora siamo rimasti soltanto in tre, Jiang Cheng, Lan Xichen e io.
Lo sguardo dell'uomo di fronte a noi si focalizza su di me e se prima vagava con le mani dietro la schiena, ora mi fissa con le braccia incrociate sul patto."Vi.Dis.Pia.Ce?!"
STAI LEGGENDO
Per il mio gran maestro [Mdzs FF] {Y/N&Xichen} Versione Ita.
Fanfiction"Se non sai dove andare, ti porterò io." mi disse quel giorno. Sarà un ricordo che perennemente riaffiorerà tra i miei ricordi peggiori così da farli risplendere, esattamente come il suo sorriso che mi dedicò. Persino se non mi guardasse sarei rius...