Appena mettiamo piede nella struttura un giovane maestro del clan che sta di guardia ci blocca l'accesso.
"Avete un permesso?" il giovane ha già estratto la spada, pronto ad allontanarci persino con la forza.Guardo Xichen cercando di avvisarlo che questa gente non sembra avere buone intenzioni, nonostante siamo noi gli estranei e non il contrario.
Però Xichen rimane composto e con il suo solito delicatamente accennato sorriso ed educazione gli risponde, "Nessuna paura, siamo cultori di GusuLan, ci manda il capo clan Lan. Siate rassicurati, non portiamo problemi. Ci siamo recati qui per aiutare."
Il giovane maestro sembra ancora convinto però stabilisce che non siamo un pericolo e ripone la sua spada.Xichen continua, "Come detto, proveniamo dalla setta Lan. Siamo stati mandati a investigare il vostro territorio sulla basi di una lettera che ci è stata mandata. Siamo noti per la nostra disponibilità verso altri clan bisognosi, siamo ben altro che malfattori. Per favore, fateci passare, dobbiamo parlare con il vostro capo clan."
Il giovane ci squadra soffermando il suo sguardo su di me per il tempo Xichen parla per poi passare a Xichen rimanendo sospettoso di entrambi.
Se il loro clan non fosse disperato come sappiamo che sono ora, probabilmente non ci avrebbe fatto entrare nemmeno con un invito dal loro capo clan in persona.
Non avendo altra scelta fa un passo da parte per aprire il portone lasciandoci il permesso di parlare con il suo capo.
Ovviamente lui non ci perde di vista controllandoci a una certa distanza."Ji Hualiu..." Xichen sussurra attirando la mia attenzione, "Lasciate parlare a me, sarebbe meglio anche non nominare il nostro anno e le nostre posizioni all'interno di GusuLan."
Annuisco sentendo gli sguardi degli altri maestri penetrarmi la pelle, "Questi cultori..." mentre continuiamo ad attraversare i corridoi più e più discepoli e maestri sembrano raggrupparsi assumendo un aria poco amichevole.
"Guardate avanti, non dateli altri motivi per giudicarvi."
Per la prima volta mi mordo la lingua.
Non sono una che risponde alle provocazioni o sente il bisogno di dire ciò che pensa, eppure ora non vorrei fare altro, dal giovane maestro dietro di noi ai maestri lungo i lati del corridoio, tutto è così soffocante.
Ho bisogno di aria, ho bisogno di spazio.
Mi sento imprigionata tra queste vecchie mura e costretta in ginocchio dal loro giudizio.
Ciò che esprimono non può soltanto essere paura o pregiudizio.
No, la loro superbia e arroganza è perfettamente tangibile ed è ciò che mi irrita.
Persone del genere sono pericolose, specialmente con un numero di un intero clan.Arrivati di fronte alla porta delle sala principale nessuno dei maestri attorno alza un dito n'è per aprirla n'è per annunciare il nostro arrivo.
Sembra proprio che tutti questi anni in isolamento li abbia fritto il cervello.Mi faccio avanti e la apro chiudendola immediatamente lasciando passare soltanto Xichen e me.
Immediatamente questa stanza dà un'aria diversa, è accogliente e dai colori caldi con grandi finestre che portano un'infinità di luce.
"Benvenuti, maestri. Cosa vi porta al mio clan?" la voce del capo clan del misterioso posto rimbomba dall'altra parte della stanza risultando ben più accogliente e amichevole del resto dei cultori.Ci avviciniamo trovando inaspettatamente un anziano con il viso pieno di ruche seduto su una sedia, i suoi abiti gli coprono tutto il corpo in maniera esagerata facendolo più robusto di quando il suo povero fisico sia.
Xichen si fa avanti e rispettoso si inchina, "Salve, capo clan. Siamo Lan Xichen e Ji Hualiu, maestri del clan GusuLan e siamo giunti qui per investigare l'improvviso cambiamento nel vostro territorio. Saremo grati se ci aiutaste rispondendo ad alcune nostre domande."
Imito passo per passo ogni singolo movimento di Xichen per non attirare l'attenzione però l'anziano sembra avere altre intenzioni tenendomi d'occhio persino mentre qualcun altro gli parla.
L'anziano entusiasta alza le braccia, "Per favore, non c'è bisogno di essere tanto formali. Potete chiamarmi capo clan, vecchio capo clan e altro, come desiderate. Anche i miei discepoli non si preoccupano di avere troppo riguardo perciò parlate liberamente."La differenza tra questo signore e i suoi discepoli è come il giorno e la notte, uno freddo e inaffidabile, l'altro gioioso e accogliente.
Però una cosa che ho imparato è che nella notte escono allo scoperto le i pericoli che si nascondevano di giorno.Mi faccio avanti e dopo aver avuto l'approvazione di Xichen parlo, "Capo clan, siamo venuti in ricerca del vostro clan e il pericolo che grava su esso menzionato in una lettera che ci è stata mandata. Sfortunatamente quella stessa lettera era criptata perciò speriamo non sia troppo tardi."
Sentendo ciò il vecchio abbassa le braccia ma il suo viso comunque accenna a un sorriso, "No non arrivate tardi. La situazione non è migliorata affatto e servirà ancora molto tempo per arrivare alla soluzione." dopo un pò sembra finalmente ricordarsi della lettera, "Per quanto riguarda la richiesta, ho voluto che soltanto un piccolo gruppo di persone lo capisse. Spero non sia stato troppo difficile trovarci."
"Il mio gran maestro ha inviato i suoi migliori uomini per questa missione però soltanto noi due siamo arrivati qui."
Xichen annuisce prendendo la parola, "Esatto. Sapreste dire come mai i nostri Senior non sono arrivati con noi? Precisamente quale sarebbe il problema che affronta il vostro clan?"
L'espressione del anziano cambia diventando serio e pieno di timore.
Si solleva con fatica per avvicinarsi su quelle gambe tremanti, "Un fenomeno al quanto unico incombe su di noi."
Il suo sguardo viaggia sulla finestra dove alcune persone vanno e vengono, "Ogni giorno è sempre lo stesso giorno. Ogni persona che cammina percorre sempre lo stesso schema, momento e stato d'animo del giorno precedente. E io mi siedo qui ogni giorno come ogni giorno prima di quello aspettando che arrivi qualcuno che ci possa salvare.
Lui non si esprime con chiare espressioni però un solo sospiro descrive quanto sia in difficoltà, nonostante ciò continua a parlare, questa volta parla direttamente a me, "Non sappiamo perché i giorni non passano. Ve lo chiedo con tutto ciò che mi rimane. Salvateci da questo giorno infernale!""Se non riuscissimo a risolvere tutto ciò, cosa ne sarà di noi?" è la prima domanda che mi sono fatta arrivando qui e non posso fare a meno di porrla anche a lui.
Il tono dell'uomo sinistro, "Rimarreste qui, intrappolati per l'eternità come tutti noi senza mai poter lasciare il paese."
Beh, questo non va affatto bene.
Guardo Xichen che risponde confidente rassicurando il capo clan che tutto verrà risolto con il nostro intervento.
Non parlo ma lui legge dalla mia faccia quanto la sua risposta non avesse di certo rassicurato me però il vecchi sembra essere compiaciuto."Andate e fate ciò che è necessario. Siamo tutti nelle vostre mani, giovani maestri." e detto ciò si inchina.
Se non fosse educazione non mi sarei mai inchinata a qualcuno con quell'aria.
Non riesco a identificare chiaramente cosa non vada in lui ma non mi piace e riesco anche a sentire quanto Xichen voglia chiedermi a proposito soltanto per vedere quanto io mi possa irritare oltre.
Ormai anche io riesco a leggerlo come un libro."Inizieremo esplorando questo edificio..."
Prima che Xichen possa continuare l'uomo prima gioioso si difende con tono aggressivo, "Sospettate il nostro clan? Dovreste interrogare quei stranieri! Loro che cercano di rovinare la pace del nostro paesino sono molto più sospetti di noi!"
Wangxian.kid, here!
Sì, lo so, c'ho messo un pò.
Vi sta piacendo la storia?
Se avete idee che pensate possa starci potete scriverla nei commenti.
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Per il mio gran maestro [Mdzs FF] {Y/N&Xichen} Versione Ita.
Fanfiction"Se non sai dove andare, ti porterò io." mi disse quel giorno. Sarà un ricordo che perennemente riaffiorerà tra i miei ricordi peggiori così da farli risplendere, esattamente come il suo sorriso che mi dedicò. Persino se non mi guardasse sarei rius...