Leila's pov:
Sono passati cinque anni dal mio primo omicidio. Da quel giorno è iniziata la mia "carriera", se così si può dire, da killer. Ormai mi sono fatta una nuova famiglia. Lo Slenderman ogni giorno mi allena per diventare sempre più forte.
Ormai ho assunto vari cambiamenti. A partire dal mio carattere, fino anche ai miei tratti estetici. I miei capelli pian piano si stanno facendo sempre più scuri. Mentre, i miei occhi... non so come definirli. La maggior parte del tempo sono sempre di un marrone scuro, tipo nero. Però, lo Slenderman, mi ha sempre raccontato che quando sorrido, quando rido e quando sono felice, i miei occhi diventano grigi, quasi un lieve azzurro che ricorda vagamente il colore del cielo dopo una tempesta. Ma questo, succede veramente poche volte.
Domani è il mio compleanno, finalmente compio diciotto anni. L'Operatore mi ha sempre detto che quanto arriverò all'età adulta, mi porterà in un nuovo posto, una nuova casa, con tanti nuovi amici con cui passare il tempo; queste persone sono come me.
Ora ho appena finito il mio allenamento con le armi da fuoco. Ogni giorno provo nuovi attrezzi per trovare finalmente il mio. Ho provato di tutto e di più ma non l'ho ancora trovato. Slenderman dice che se devo avere un'arma con me, quest'arma mi deve fare sentire al sicuro, come se fosse la migliore amica dalla nascita, come se fossimo inseparabili.
Beh, al mio primo omicidio ho usato un pezzo di legno mezzo bruciato per ucciderlo, non penso che vada bene come arma. Ma detto onestamente, a me poco importa, posso usare un fucile, un coltello, delle bombe, del veleno, a me basta uccidere.
Principalmente uccido adulti. Adulti che si comportano esattamente come facevano i miei genitori. I bambini, ormai rimasti orfani, li porto davanti alle porte di qualche orfanotrofio vicino alla città. Però prima, devo fare togliere la memoria dallo Slenderman, sennò saremo tutti spacciati.
«Slender, io oggi ho finito con gli allenamenti»
«Brava Lily, ora vatti a lavare e poi vai in cucina, ti ho già preparato tutto per la cena»
«Grazie mille»
«Io per tutta questa notte non ci sono, vado a tormentare qualche mia preda»
«Va bene, a domani»
«A domani» E sparì.
Dopo che se ne andò, corsi dentro casa e andai nel bagno. Aprì l'acqua della doccia, mi spogliai, ed entrai. Il liquido freddo fece bagnare i miei capelli, facendoli diventare più pesanti. Il mio corpo si rilassò, e fu così per circa un'ora.
Appena uscì da lì mi misi l'accappatoio, avvolsi un asciugamano tra i miei capelli, mi asciugai ed infine indossai il mio caldo pigiama. Scesi le scale per prendere il cibo preparato dallo Slenderman. 'Non ho voglia di mangiare sul divano oggi, mi siedo sul divano' Pensai.
Slendy, con molta gentilezza, mi aveva preparato un buon hamburger con patatine fritte. Mi conosce troppo bene, sa che è il mio piatto preferito. Accesi la TV, misi Netflix, e cercai qualche serie da vedermi.
Nel bel mezzo del primo episodio, sentì un rumore provenire dalla finestra nella stanza. Mi girai lentamente e controllai da chi proveniva quel rumore. Non vidi niente, è tutto perfettamente in ordine, come avevo lasciato.
Per sicurezza, mi alzai, aprì il cassetto, e presi in mano il coltello più affilato che possedevo. Mi giri di scatto per fare una finta, però non vidi nessuno. Tornai, al divano, e feci continuare l'episodio.
«Carina la serie, la conosci anche tu?» Sentì dire da una voce.
Mi girai di scatto, e dietro al divano mi trovai un volto raccapricciante. Era un'uomo, capelli neri come il carbone, abbastanza lunghi, pelle più bianca dei muri, senza palpebre, ed un sorriso inciso sulle labbra. Ma che carino che è!
«Tu sei Jeff, Jeff The Killer, giusto?»
«Esattamente, e tu sei Leila? Lo Slenderman ci parla un sacco di te, e ci ha detto che domani diventerai maggiorenne e abiterai con noi. Non sono resistito, ti sono venuto a trovare»
«Grazie, ho capito che sei una persona a cui non piace aspettare, giusto?»
«Bingo -Esclamò- Però sai, che per essere una Killer, sei davvero molto carina?» Disse avvicinandosi a me.
«Che intendi dire?» Chiesi
«Oh beh, sai, molte volte trovo vittime molto carine, ma ho conosciuto anche molte killer, ma nessuna di loro è bella quanto te»
«Si grazie, anche tu sei carino»
Mi girai e mi sedetti a cambe incrociate, per evitare il suo sguardo e mettere in mostra il mio imbarazzo.
«Mi stai evitando?»
«Sai, sto guardando la TV, e non mi piace essere disturbata»
«Bene -incominciò a dire- vuol dire che la guarderemo insieme» Disse sedendosi sul divano.
«C-cosa?»
«La guardiamo insieme, qualche problema?»
«Oh, n-no»
«Ahahahah, ottimo allora!»
***
La serata passò abbastanza normalmente. Jeff è un ragazzo molto determinato, tutto quello che pensa dice, e non aspetta un attimo a provarci con una ragazza. Insomma, è molto frettoloso. La cosa più affascinante di lui sono gli occhi. Le sue piccole pupille nere, le iridi di un azzurro chiaro, tendente al ghiaccio, mi ipnotizzavano. Conoscevo abbastanza bene Jeff, anche senza averlo mai incontrato. Lo Slenderman mi parla sempre di loro. Mi ha parlato anche di: Jane The Killer, Eyeless Jack, Laughing Jack, Homicidal Liu, Ben Drowned, e così vita. Invece ci sono altri tre ragazzi, lo Slenderman ha detto un po' come me, svolgono le mie stesse giornate, e che lui ci sta aiutando da quando abbiamo ucciso le nostre famiglie. Gli altri tre sono: Masky, Ticci Toby e Hoodie.
Non vedo l'ora di conoscerli.
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Rosa Nera || Ticci Toby
Fanfiction| IN PAUSA | Rose nere... L'incarnazione del fascino oscuro e dei desideri proibiti. Come petali contaminati dall'ombra, sussurrano segreti di passione e malinconia e la loro bellezza affascina chiunque osi guardarle. 1in #Bendrowned 1in #ticcitoby...