18- Pigiama

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Leila's pov:

Certo che ci sono andati giù pesanti con l'obbligo eh. Però alla fine Eyeless Jack è un mio caro amico, quindi non ci trovo niente di male. Cosa potrà mai succedere? Mi fido di lui.

«Ok, va bene» Risposi decisa.

Jane mi guardò con un'espressione del tipo "Ma sei scema o cosa? Lo sai a che vai in contro?". Ma come risposta le ho minato un "Tranquilla" sorridendo.

Il gioco finì bene. Abbiamo deciso di tornare tutti noi nelle nostre stanze per l'eccessivo sonno. Appena finito il gioco tutti insieme abbiamo guardato un film sulla TV, ovviamente horror.

«Jack, ora vado a prendere il pigiama, torno subito» Dissi.

«Sisi vai. Io intanto ti preparo il letto»

Gli sorrisi come risposta, e me ne andai in camera mia.

La camera mia e quella di Jack sono una davanti all'altra, quindi ci avrei mezzo meno di dieci secondi a prendere il vestito che mi serviva.

«Ciao Ben, devo prendere il mio pigiama» Spiegai.

«L'ho messo a lavare. Si trova sullo stendino in cucina»

«Va bene, allora vado. Notte Ben» Lo salutai.

«Notte Lily» Replicò a sua volta, chiudendo la porta di camera mia alle mie spalle.

Andai in cucina, guardando da lontano tutta la stanza per intravedere lo stendino. Lo trovai e lo presi. Si trovava un altro pigiama, se non sbaglio quello di Toby. Nel suo obbligo lo hanno obbligato a dormire nel mio letto, quindi sarebbe gentile portarglielo.

Feci come avevo pensato. Presi il vestito e feci per portarglielo, ma appena mi girai dallo stendino sbattei contro qualcosa o qualcuno.

Alzai lo sguardo e incrociati gli occhi di quel ragazzo che tanto amavo e tanto detestavo. Per un attimo mi persi nelle sue due orbite. Il loro colore è così singolare e perfetto che ogni volta ne rimango incantata, studiando la loro forma e colore, riesco ad intravedere la sua anima. Strano da dirlo, ma solo guardando i suoi occhi riesco a capire il suo umore della giornata.

«Allora? Hai smesso di fissarmi?» Chiese Toby.

Imbarazzata, abbassai lo sguardo. Ma solo da allora mi accorsi che aveva in dosso solo un pantalone della tuta grigia, mentre, per il sopra, assolutamente niente.

Alzai leggermente gli occhi per intravedere meglio quello che mi ritrovai davanti. Devo dire che era davvero bello. Peccato che per il carattere il signorino è esattamente il contrario.

Il suo busto disponeva di varie cicatrici sugli addominali e anche sul pettorale. E parlando di addominali, cavolo se li aveva. Erano ben scolpito sul suo fisico, per non parlare dei suoi bicipiti.

«Che cosa hai in mano?» Chiese indicando il pigiama suo che tenevo fra le mie mani.

«O-oh, ti volevo portare il pigiama» Risposi, ancora imbarazzata per come era vestito.

«E perché me lo volevi portare» Domandò abbassando il suo tono di voce, rendendolo il più sensuale possibile.

«Perché...»

Già, perché? Non avevo un buon movente per farlo. Eppure lo avevo pensato. Perché fosse gentile farlo, e perché era gentile farlo? Non lo so. Ammetto che in una parte l'ho fatto a posta solo per vederlo.

Lui avanzò sempre di più, mente io indietreggiai, facendo dei passi indietro sbattendo alla prete.

«Perché» Continuai.

Rosa Nera || Ticci Toby Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora