7- Proposte cattive

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Leila's pov:

La sua presa era ancora salda sulla mia coscia.

«Per gentil cortesia: può togliere la sua mano dalla mia coscia?»

«Ma si sta tanto bene così, perché dovrei?»

La sua presa è diventata sempre più stretta, salendo sempre di più.
Mi stava guardando, il suo sguardo penetra con il mio, sembra quasi che mi stesse mangiando con gli occhi.

«Non rispondi? Perché dovrei farlo, mh?»
Disse sussurrandomi sensualmente.

«Togli queste mani dal mio corpo»

«Sennò?» Mi sfidò.

Mi sfida? Tutti quelli che hanno provato a sfidarmi sono morti, ma io non posso ucciderlo. Lo Slenderman punirebbe o ucciderebbe anche a me e la cosa mi si ritorcerebbe contro. Noi proxy siamo intoccabili. E l'Operatore è il nostro bodyguard.

«Se sei così disperato e ti vuoi trovare una ragazzina ad accompagnarti in una nottata indimenticabile almeno non usare questi modi. Hai ancora molta strada da fare, magari ne riparleremo tra vent'anni e vediamo se sarai riuscito a fare mezzo passo di miglioramento» Non mi sono pentita di quello che ho detto, anzi. È tutto assolutamente vero. Non sa affatto come si costeggia una donna e di certo qualcuno glie lo doveva far notare prima o poi.

«Tu, stupida ragazzina»

È così ridicolo! Riesco ad intravedere il fumo uscirgli dalle orecchie.

«Cos'è? Questa è l'unica fare che riesci a dire quando una ragazzina ti mette spalle al muro?»

«Ti faccio vedere io come ti metto spalle al muro»

Era una minaccia? Boh, con lui tutto sembra ironico, a partire dalla sua faccia. Di certo le sue frasi da persona disperata non mi facevano assolutamente nessun effetto.

***

Ok, questo è l'ultimo piatto.

Dopo aver finito di mangiare mi sono pregata di aiutare Eyeless Jack a lavare tutti i piatti. Tutti gli altri ragazzi invece, hanno fatto altro: certi sono andati ad uccidere ed ancora non tornati, altri sono andati nelle loro camere a dormire per la troppa stanchezza, altri ancora sono qui in cucina a chiacchierare o a giocare ai videogiochi.

«Grazie Leila, sei stata veramente molto gentile. Alla fine per essere una novellina non sei così male eh»

Per la sua affermazione mi si riscaldò il cuore. Quasi quasi mi scappò un sorriso, ma non lo mostrai.

«Come va con Jeff?»

Come Jeff? Oh beh... da quando sono entrata in questa casa, con l'ultima conversazione mi ha sempre fissata male tutto il tempo.

«É da tutto il giorno che mi fissa male, perché abbiamo avuto un piccolo "litigio" questa mattina appena sono entrata nella casa» Mi confessai.

«Beh, se ti posso dare un consiglio: vatti a scusare, Jeff è troppo orgoglioso e non lo farà mai per primo. Ma non farlo solo per lui, fallo per farti vedere dagli altri che sei matura e che puoi cavartela anche da sola»

Non pensavo che Jack fosse così saggio. Però aveva ragione: io non mi sarei scusata per fare un favore a me stessa o a Jeff, tanto ad entrambi non importava nulla dell'altra. Ma per farmi vedere come sono agli occhi degli altri.
Ma allo stesso tempo non mi posso far comandare così da Jack, sono sicura che tramanda qualcosa.

«Hai ragione, ma non lo farò subito, aspettiamo qualche giorno, che poi, a mala pena lo conosco»

Purtroppo non riesco a vedere la sua espressione per via della maschera che indossa, ma dal suo atteggiamento corporeo riesco ad ipotizzare che l'ho messo alla sprovvista e non si aspettava questa mia risposta.

«Certo, non hai tutti i torti, lo capisco. Ora però vatti a riposare, domani vogliamo restare le tua capacità, ti volevamo confrontare con Jeff, secondo tutti noi sei anche superiore ai suoi livelli»

Questa frase mi fece una seconda volta piacere. Alla fine non mi sottovalutano così tanto. Jack è una persona veramente molte gentile ed empatica, ma comunque non abbasso la guardia, non ancora mi fido al centl per cento di lui e di tutti gli altri.

«Ora però vado vermante, sto morendo di sonno. Notte Jack» Dissi.

«Notte Leila» E mi abbracciò.

Mi hanno abbracciata? Questo è un'abbraccio? Che cosa significa questo? Nessuno mi ha mai abbracciata; solo una volta, con lo Slenderman. Ma questo abbraccio... era sincero. Riesco a capirlo. Ecco cosa si prova quando si viene abbracciati, è vero che migliora le giornate, è vero che è come se ti libera.

«Non volevi un abbraccio?» Mi chiese Jack.

«Oh nono, hai frainteso. Ho reagito così perché nessuno mi ha mai abbracciata, e solo ora, dopo diciotto anni ho ricevuto un abbraccio» Mi confessai, di nuovo.

«Il giorni del tuo diciottesimo in oltre, questa è da segnare: Primo abbraccio, il giorno del mio diciottesimo con Eyeless Jack» Esclamò ironico.

«Ahahahaha, lo farò, promesso.»

«I miei genitori -cominciò a raccontare- prima che morissero, mi hanno sempre detto che gli abbracci ti completano. Il nostro cuore si trova alla destra nel nostro petto e quando andiamo ad abbracciare qualcuno, il cuore dell'altra si poggia alla sinistra del tuo petto. Il mio cuore è alla destra, ma la sinistra è vuota, però con l'abbraccio è come se avessi due cuori nel petto.»

Ho sempre amato ascoltare le persone, mi ritengo una brava ascoltatrice. Ma nessuno, e ripeto nessuno, mi ha mai detto una cosa così tanto saggia. È vero, gli abbracci ti completano. Però io non voglio sentirmi completa con ogni abbraccio che riceverò o darò a qualcuno. Mi voglie sentire completa con un solo e vero abbraccio, da una sola e vera persona.

«Non ho mai pensato che gli abbracci fossero così significativi, i tuoi avevano ragione»

Sbadigliai.

«Noto che hai sonno. Vai a dormire, Leila: al resto ci penso io»

«Grazie Jack, davvero»

«Di niente. Notte»

«Buonanotte»

E mi girai per andare nelle camere. Passai davanti al divano dove c'erano un po' di membri a parlare tra di loro e tra questi vidi anche Toby, che mi stava fulminando con lo sguardo. Con i suoi occhi riuscivo a vedere che seguiva ogni mio spostamento, cosa al quanto inquietante, ma è l'ultimo tra i miei problemi. Ora desidero andare solo a dormire, quindi lo ignorai.

Arrivai in camera ed aprì la porta, entrai e la richiusi, buttandomi direttamente sul mio letto senza nemmeno mettermi il pigiama. Dormire con esso era palesemente più comodo, ma ora non ho proprio le forze di fare niente.

I miei occhi, pian piano, si stanno facendo sempre più pesanti, quando senti dirmi:

«É bello esser abbracciati dagli altri, vero?»

Rosa Nera || Ticci Toby Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora