Capitolo 8

11 1 0
                                    

Il giorno dopo non parlo con nessuno, organizzo la mia giornata e vado da Lukas.
Mi incammino, a piedi dista 15/20 minuti, infilo le cuffiette, metto la mia adoratissima playlist e cammino, devastata dal dolore.
Arrivo, lo chiamo e aspetto che scende...
Andiamo a mangiare una pizza e nel pomeriggio torniamo a casa sua per prepararci.

ci stiamo preparando per uscire con la solita compagnia
Apro il discorso un po' sconfortata...
< perché stanotte non mi hai risposto al telefono?hai visto quante chiamate ti ho fatto?> dico fissandolo con aria molto incazzata.
<non lo sentivo era in silenzioso, sai, ero in discoteca ti ricordo.>
< anche io ero in discoteca ma avevo il tempo di pensare a come stessi tu, o a mandarti messaggi, forse eri impegnato con qualche Troia?>
< piantala, non iniziare a fare gelosa.. cosa devi dirmi? Forse te la sei fatta tu con qualcuno? >
< no non me la sono fatta con nessuno, devo raccontarti una cosa... spero non ti arrabbierai...>
< che cazzo devi dirmi? Mi hai tradito?!> inizia ad urlarmi contro, gesticolando in modo nervoso
< no coglione! Devo dirti che mio cugino ha cercato di violentarmi.. sono riuscita a scappare e per fortuna non ha finito ciò che aveva iniziato, l'ho detto ai miei ma non mi hanno...> *paff!*.
Non faccio in tempo a finire la frase...

Uno schiaffo dritto in faccia e continuava senza fermarsi, dopo un po' mi tira un pugno in pancia, cado a terra, piegata dal dolore... <perché mi stai picchiando??> ma lui non risponde.

Prendo coraggio, mi alzo e gli tiro uno schiaffo in faccia, senza però dosare la mia forza... questo gesto ovviamente non mi ha aiutata anzi ha solo peggiorato la situazione.
Mi afferra i capelli da dietro e mi spinge contro il muro, mi tira tre calci, dopodiché se ne va senza dire una parola.

Corro in bagno mi sciacquo e cerco di riprendermi, il dolore è davvero forte...
scendo, sotto casa ci sono Emma e Tamara che mi stavano aspettando già da un Po'.
Arrivo in fondo alle scale, sto per dire qualcosa ma svengo, cadendo a terra.
<Eva, Eva> *Paff!* < svegliati>.

Sento rimbombare il mio nome nelle orecchie e vedo tutto sfocato...
sono sdraiata sul marciapiede, piano piano apro gli occhi, mi metto seduta e inizio a raccontare tutto alle mie amiche...
E: <cosa cazzo ha fatto?? Ti ha messo le mani addosso???? Sto pezzo di merda!!!! Ma come cazzo si è permesso?>
T: < Emma, calmati. Lui non è mai stato violento, secondo me dobbiamo andare da lui e parlarci, per capire un po' cosa ha scatenato in lui tutta questa rabbia! >
Rimango seduta a sentire la conversazione e a pensare al da farsi, alla fine sono innamorata di lui, mi fa stare bene quindi decido di perdonarlo ci vado a chiarire.

Arriviamo al bar dove di solito si ritrova tutta la nostra compagnia e lui è lì seduto al bancone, a bere shottini di tequila...
T: < ciao Lu, come stai? Fai una puzza di alcol allucinante amico!... Che cazzo ti è successo?> chiede fingendosi preoccupata
L: < ho fatto una cazzata Tami, non puoi capire, mi sento uno stupido coglione.>
Mi avvicino e appoggio una mano sulla sua spalla
E: <Lukas, per favore possiamo parlare...> dico con la voce tremante e le lacrime agli occhi
L: < Eva, si dobbiamo parlare, devo chiederti scusa, sono stato un coglione non so cosa mi sia preso, non ero più in me! Io ti amo e questo non accadrà mai più te lo prometto!> mi abbraccia, mi bacia e io scoppio a piangere, nonostante lui sia ubriaco...
Un po' consapevole del male che mi aveva fatto ma totalmente sopraffatta da quell'amore.

Parte senza titolo 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora