Capitolo terzo

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♦ Sono Felicity. Ho 16 anni. Dylan mi ha baciato. Lui mi piace. Io gli piaccio. Sono felice ♦

Andai a letto, tentando inutilmente di dormire,ma ritornati a pensare a Dylan.
Mi ha baciato
Lui ha baciato me ,e io ho ricambiato. Mi piaceva e anche tanto.

Durante la strada per tornare a casa c'eravamo scambiati i numeri quindi ,prendendo il telefono, la prima cosa che vado a controllare è la sua chat whatzapp.
È online
Che carino anche lui non riesce a dormire.
Decido di scrivergli

Hey Dyl
Gli scrivo dopo qualche minuto di riflessione. E subito

Sta scrivendo...
Hey Fell

Scusa se ti scrivo a quest'ora ma ho visto che eri online e io non riesco a dormire.

E così hai pensato a me?

Si
Il cuore mi batte forte . È stato il mio primo pensiero. Anzi il mio unico pensiero

Tutto a posto tento neanch'io riesco a dormire

Neanche lui riusciva. Vuol dire che anche per lui significava qualcosa quel bacio?

Senti per la cosa di prima...

Si?

È stato molto dolce

Io sono molto dolce
Quanto pagherei per vederlo fare l'occhiolino...

Modestia a parte
Gli rispondo sarcastica

Notte dolce Felicity

Notte dolce Dyl

Stavo sorridendo quando spensi il telefono e mi raggomitolai nelle coperte. Per la prima volta dopo tanto tempo,non vedevo l'ora che venisse il giorno dopo.

Mi svegliai di tutto punto, allegra come non mai , mi misi i miei jeans preferiti, la mia felpa con la scritta Obey e le vans a scacchi, e corsi in cucina per una colazione veloce.

Uscii di fretta da casa, quasi con il fiatone, camminando a passo di marcia fino all'Istituto. Arrivai in anticipo e la prima persona che vidi fu quella che più desideravo incontrare : Dylan.

- Ciao Dyl - dissi correndogli incontro. Mi buttai fra le sue braccia e lui mi alzo da terra, come in uno di quei film romantici.
- Ciao tesoro - mi posa a terra -Hai dormito alla fine?- che bello si preoccupa per me
- Si, mi ha rilassato parlare con te-
-Sono contento- mi dice lui guardandomi negli occhi

- Non sapevo steste insieme- dice una voce alle nostre spalle
- Tyler - dico esasperata
- L'unico e il solo- si esalta aprendo le braccia
- Cosa vuoi - chiedo andando dritto al sodo. Non mi piacciono i giri di parole
- Avevo bisogno del tuo fidanzatino per una piccola conversazione - si rivolge a Dylan

Lui mi guarda, mi da un piccolo bacio sulla guancia e si allontana con Tyler vicino al campo da basket.Intanto che lo aspetto cerco Lexie per chiedergli sulla scorsa serata e per raccontargli quello che è successo dopo.

La trovo da sola, su una panchina che legge un libro. Lexie che legge? Sono io il topo di biblioteca nella nostra amicizia, lei non sopporta leggere! Qualcosa non va. Mi siedo nella panchina a fianco a lei e dopo qualche secondo di attesa lei alza la testa e mi guarda.

- Ciao Lexie - la saluto amichevolmente
- Heilà - mi saluta a denti stretti
Così decido di prendergli dalle mani il libro: dobbiamo parlare
- Mi spieghi cosa ti prende? - gli chiedo con foga
- Cosa prende a me? Pensavo di passare una serata con la mia migliore amica d invece mi sono subita uno stupido film mentre tu e quello nuovo flirtavate! E come se non bastasse mi hai ignorata uscendo dal cinema! Pensi sia stato carino?- mi urla in faccia lei

Io l'ho ignorata? Lei mi ha trascinata in quella situazione!
- Certo ora è colpa mia? Ti ricordo chi mi ha trascinata in quel cinema? Tu!E chi è che ha voluto stare con i suoi amichetti?Sempre tu - ora sto urlando . non mi importa se tutti ci stanno guardando, io non mi faccio dire cose che non sono vere.

- A sul serio? Bene tanto hai sempre ragione tu!- mi controbatte lei. Così facendo si alza dalla panchina e mi strappa il libro dalle mani. Non mi deve dire queste cose davanti a tutti e perlopiù urlando.
Mi guardo intorno cercando Dylan, ma con delusione il mio sguardo non incontra il suo.

Così mi avvio sola in classe, con mille sguardi pungenti che mi guardano, mi studiano , mi analizzano meticolosi. A pensarci bene era la prima volta che litigavo seriamente con Lexie da quando ci conosciamo.

D'un tratto sprofondò in un vortice di tristezza che mi accompagna fino all'ingresso in classe. Lexie mi guarda, mi rimprovera con lo sguardo e si gira verdo il mio posto ora occupato da Evelyn.

Così non mi rimane che sedermi vicino a Tyler , nell'ultimo banco in fondo.
- Fai bene a non essere più sua amica - mi dice con lo sguardo puntato davanti a sé - non merita di avere un'amica come te , è una sgualdrina-

Non so se essere confusa o arrabbiata. Era un complimento il fatto che mi ritenesse una buona persona? Ma è anche vero che ha ragione su Lexie. Gli mimo un "grazie " con le labbra e poi mi giro giusto un attimo dopo aver visto un sorriso comparire sul suo viso.

Tra geografia, matematica e tecnologia non ho idea di quale sia la più noiosa. Fatto sta che quel giorno di scuola sembrò non finire mai , ma quando uscii il tiempido tepore di settembre mi rallegrò il morale.
Pensai ai miei programmi per il pomeriggio e con tristezza constatai che non avevo nulla da fare apparte i compiti.
Così approfittai della calma per rilassarmi un attimo camminando verso casa.

Finisco presto i compiti e sfidando la sorte prendo il mio barattolo con scritto Hobbies.
Mi venne l'idea un giorno mentre mi annoiavo, presi tanti fogli , ci scrissi delle cose che mi piacciono e ogni volta che non ho idee tiro fuori un biglietto a caso e lo faccio.

Così presi il barattolo , mescolati un po i foglietti con la mano e ne presi uno arancione.
Lo apro e leggo
Invita a casa un/a amico/a e guardate un film
Proprio ora che avevo litigato con la mia migliore amica doveva uscire quell'opzione?

Ma ormai avevo tirato fuori il biglietto, non mi sarei certo arresa così . E poi mi avrebbe fatto passare la mancanza della mia amica guardare un film con qualcuno.

Presi il mio telefono, scorro un po per i nomi di conoscenti e arrivo fino alla lettera D
-Damon
-David
-Derek
-Delen
-Dela
-Diva
E per ultimo il più importante
-Dylan

Ammetto che avevo passato gli altri nomi molto in fretta per arrivare al suo. È sempre stato lui quello che volevo invitare.
Tuttavia fui titubante a chiamarlo così. Forse ero troppo avventata...

Ero talmente immersa nei miei pensieri che non notai neanche che ormai la chiamata era partita
Pronto?
Mi risponde la sua voce attraverso il telefono
Ciao Dyl sono Felicity
Ciao Fell!
Mi urla lui nell'orecchio
Ti andrebbe di venire a casa mia per un film?
Gli chiedo tremolante

Tu tu tu
Il suono di fine chiamata mi perfora i timpani. Ha attaccato.
Evidentemente non voleva venire. Mi alzo dal letto per andare in bagno ma la finestra si apre di colpo, prima che potessi fare alcun passo

Stay for me, pleaseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora