The Demon and the Guardian

Capitolo 8

Pennyroyal raccontò tutto alla nonna.
-Sai, stai crescendo. Sono orgogliosa di te-
-Grazie nonna-
-Ora vai nella foresta e lì troverai il tuo esercito-
Pennyroyal uscì di casa e fece come le aveva detto la nonna. Vagava nella foresta come se la conoscesse da sempre. Le sembrava di essere seguita. 'È solo una tua sensazione' pensò 'Sarà il vento' ma una vocina dentro di lei disse 'Però le fronde degli alberi non si muovono'. Andò avanti facendo finta di niente. Quando si girò si trovò una freccia puntata sul naso. Istintivamente tirò su le mani in segno di arresa.
-Cosa ci fai qui?-
-Ehm sono venuta per vedere il mio esercito...perché c'è scritto su un libro che non sarà sola il suo esercito...-
-E il suo angelo protettore saranno con lei...-
-Ben arrivata allora-
-Grazie-
-Io sono Grayway e sono al comando degli arcieri-
-Ah ok-
-Vieni ti faccio conoscere gli altri-
Lo seguì. Grayway era alto muscoloso e aveva lunghi capelli grigi e occhi azzurri. Arrivò in un posto fatto di tende verdi smeraldo con una rosa gialla con i bordo oro. Le si avvicinò un uomo come Grayway ma con lunghi capelli castani e occhi ambrati.
-Salve,io sono Brownway e sono a capo della fanteria- girava con una spada nel fodero
Ne arrivò un terzo. Era diverso dai primi due. Aveva lunghi capelli verde muschio e occhi verde smeraldo.
-Mi chiamo...-
-Fammi indovinare, Greenway?-
-Beh la fantasia non è il nostro genere. Comunque si e sono a capo della cavalleria-
-Oh quindi avete cavalli-
-Beh non proprio- disse Greenway
-Come non proprio-
Greenway fece un fischio con le due dita e comparve un lupo grosso quanto un cavallo. Era grigio perla e aveva gli occhi azzurri. Ne comparvero altri e il più bello secondo Pennyroyal era un lupo nero con gli occhi dorati.
-Così voi cavalcate loro?-
-Certo-
All'ora di pranzo andò da sua nonna ma Helyia la passò a prendere.
-Forza, ti porto fuori a pranzo-
Lo seguì. Pranzarono in un ristorante per turisti con una fetta di pizza e una coca. Pennyroyal gli raccontò tutto. Il mattino dopo a scuola Pennyroyal notò che Annie non c'era. Non ci diede tanto peso. La mattinata era abbastanza leggera. A pranzo mangiò con Helyia.
-Strano che il professore Kaito non abbia creato il giornalino scolastico-
-Di solito lo fa?-chiese Pennyroyal
-Si ogni anno. E ogni anno mi ci iscrive-
In quel momento il prof Kaito, un uomo sulla cinquantina alto magro con capelli a spazzola e ambrati parlò ad alta voce rivolgendosi a tutti i ragazzi.
-Buon pranzo a tutti e scusate se mi intrometto nei vostri discorsi. Qualche insegnante mi ha fatto notare che quest'anno non è stato ancora creato il giornalino scolastico. Ho pensato che alcuni di voi fossero tristi al pensiero di non essere più nella mia squadra...-
-Non io di certo- disse Helyia a Pennyroyal che rise di gusto.
-Così ho deciso di istituire un giornalino scolastico-
Vi fu un forte applauso. Soprattutto da parte delle 'fighette' della scuola. Tornò il silenzio e il prof faceva i nomi di chi voleva nella sua squadra.
-...Giulia Mowsbry, Brigitte Danau, Eireene Richards, Helyia Hames e Stefano Moretti-
Dopo pranzo i corridoi erano affollati. Helyia stava parlando con Pennyroyal.
-Ci sono sempre dentro-
-Non ci andare-
-Ci vado, se non mi vede poi lo va dire alla preside-
-Mi spiace-
In quel momento arrivò Giulia con Brigitte e Eireene.
-Ciao Helyia, sempre la buona e vecchia squadra. Fra cinque minuti ci vuole vedere il prof-
Guardò verso Pennyroyal
-Non penso che la tua amichetta possa venire-
E sorrise a Helyia.
-Devo andare-
-Ti aspetto-
-D'accordo. Allora a dopo-
Pennyroyal avvisò la nonna con una telefonata.
Aspettò Helyia, che verso le cinque arrivò.
-Sei stata qui per tutto il tempo?-
-Ti avevo detto che ti avrei aspettato e l'ho fatto-
Si fermarono ad un bar a chiacchierare.
-Visto che aveva voglia di cambiamenti mi ha affibbiato l'articolo sulla moda e devo trovare una mod...-
Helyia guardò Pennyroyal che le restituì lo sguardo.
-Una mod?-
-Elimina la frase da e a mod-
-Ok-
Helyia spostò l'argomento su ali e poteri .
-Ok servirebbero lezioni di volo-
-Direi. Sabato lo dedichiamo ai poteri e domenica al volo ti va?-
-Certo-
Ognuno tornò a casa propria.