Capitolo 12

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L'unico problema da sistemare era la scuola. Infatti avevano detto a tutti che si sarebbero trasferiti. L'unica persona che aveva capito il motivo era la prof di tedesco.
-Arrivederci Pennyroyal. Guardiana della terra-
-Lei sa...-
-Certo. Si sa. Le persone meno sospette sono quelle con i poteri magici. Ci si vedrà sul campo di battaglia. Forse-
-Arrivederci e grazie per tutto-
Mentre stava tornando a casa arrivò un forte temporale. Non era un normale temporale. Il vento tirava molto forte e incominciò a piovere a grosse gocce. Pennyroyal si fece spuntare le ali, ma seppur con tanta forza non riusciva a contrastare il vento. Non riusciva a chiamare Helyia ma aveva bisogno del suo aiuto. 'L'unica è chiamarlo telepaticamente' così fece e Helyia arrivo e con le sue ali riuscì a volare fino al loro castello.
-Tutto a posto?-
-Si, ma la fuori no-
-Ho notato. Vuol dire che i poteri del principe Eric sono aumentati, questo non è un bene. Andiamo ad asciugarti-
Infatti era bagnata. Mentre Helyia la aiutava ad asciugarsi Pennyroyal pensava 'Questo vuol dire che la mia battaglia è vicina'.
-Mi dai un altro asciugamano?-
Helyia glielo diede.
Pennyroyal provò ad asciugarsi un ala ma con l'altra urtò Helyia.
Mentre si asciugava le ali urtava tutto.
-Aspetta- disse Helyia -Ti aiuto io-
Helyia le asciugò le ali che sparirono dopo l'operazione. Scesero in cucina e mangiarono una zuppa calda. Nel pomeriggio Helyia girava per casa cercando di passare il tempo. Mentre Pennyroyal era nella stalla accanto a Blackmore che si era sdraiato accanto a lei.
-Ho un'idea-
Il cavallo la guardò preoccupato. Pennyroyal mise una mano sul cuore di Blackmore e il cavallo si illuminò di una luce verde fortissima. Helyia corse nelle stalle e vide che Pennyroyal tremava tutta. Poi il fascio di luce si spense e tutto ritornò alla normalità. Blackmore era cambiato. Era più nero e più forzuto. Aveva una rosa verde smeraldo su una coscia anteriore che sembrava di metallo. Gli occhi erano diventati verdi.
-Penny, ma cosa-
-Blackmore, ti prego dimmi qualcosa-
-Vorrei una carota-
Helyia rimase di stucco. Pennyroyal aveva trasformato il suo cavallo in uno più forte e gli aveva dato il dono della parola. Quando si alzò da terra Pennyroyal no si reggeva in piedi. Helyia la prese in braccio e la posò su un divano di fronte al caminetto spento. Lui si sedette sul tappeto.
-Avevo pensato che se possono parlare i lupi poteva farlo anche lui. Ma non è stato così. Poi ci ho riflettuto sopra e ho detto che i lupi parlano perché fanno parte della magia che è intorno alla Foresta e sono arrivata alla conclusione che la magia avrebbe risolto tutto-
-Ok ottimo ragionamento. Non hai pensato che forse ti saresti indebolita?-
-No-
Pennyroyal si vergognava di ciò che era successo. Helyia doveva sempre correre in suo aiuto. 'Beh, quando ho liberato i prigionieri della nazione del fuoco Helyia non c'era' si risollevò un po' grazie a questo pensiero.
-Beh dai. La prossima volta stai più attenta alle conseguenze-
-Si-
-Ti vedo giù di morale-
-No, è solo apparentemente-
Le prese la mano.
-Ti mostro il mio luogo segreto. Ti va?-
-D'accordo-
Seguì Helyia che la trascinò con se. Aprì una botola che portava a delle scale. Le percorsero e quando uscirono si trovarono in un giardino illuminato dal sole.
-È stupendo-
-Grazie, lo ha fatto fare mia mamma quando ero piccolo per farmi capire l'importanza della luce.-
-Non capisco-
-Beh noi demoni all'età di dieci anni, dobbiamo scegliere se stare nella luce o nell'oscurità. Mia madre cercava di spingerlo verso la luce. Venne il momento di scegliere e seppur attratto dall'oscurità scelsi la luce.-
-Ma tua mamma?-
-L'hanno uccisa-
-Perché ?-
-Perché i demoni devono essere oscuri. Devono essere dei mostri-
-Mi spiace-
-Non preoccuparti, a volte sento il bisogno di parlarne con qualcuno-
-Beh, ora qualcuno ce l'hai-
La guardò e la ringraziò con lo sguardo. Chiacchierarono per molto tempo. Helyia suggerì di ritornare nel palazzo. Fuori la tempesta infuriava ancora. A Helyia arrivò un messaggio
HELYIA DOVRAI FARE UN SERVIZIO DI MODA. ANCHE SE NON SEI PIÙ A SCUOLA ECCO LA MIA MAIL Kaito. Musini@gmail.com
PROF KAITO.
-Devo fare un servizio di moda per il giornalino scolastico-
-Con questo tempo?-
-Si purtroppo. Ma lo farò qui dentro-
Andò di sopra e tornò con quattro abiti diversi.
-Carini-
-Sono contento che ti piacciano, perché tu sarai la mia modella-
-Oh vorrai scherzare-
-No-
-In cambio?-
-Una serata fuori-
-Andata-
Il primo abito era bordò con dei ricami dorati e Pennyroyal doveva restare seduta davanti al camino con i capelli sciolti tutti da un lato mentre leggeva un libro.
-Sei fantastica, ferma così-
Il secondo era verde e con dei fiori rosa erano nel giardino segreto di Helyia e Pennyroyal, con due trecce era seduta su di un altalena.
-Ottimo, fammi un sorriso un po' furbetto-
Il terzo vestito era marrone scuro con ricami dorati e maniche a sbuffo. In cucina Pennyroyal doveva guardare fuori dalla finestra mentre reggeva una tazza in mano. L'ultimo vestito era bianco e le metteva in risalto il fisico snello e in fondo aveva il bordo con il pizzo e i brillantini ed era in una sala da ballo in posa quasi danzante. Helyia inviò le foto al professore.
-Fatto e spero che non me ne chieda più-
-Lo spero anche io-
Verso sera cenarono e poi davanti al camino guardarono un film.
-Non è tanto interessante-
-È tenero- ribatté Pennyroyal
-È la cosa più mielosa che io abbia mai visto-
-Mi scusi mister 'sono un demone e quindi odio le cose mielose'-
-Divertente-
Ma purtroppo Pennyroyal dovette ammettere che era veramente mieloso. Andarono a letto verso mezzanotte.

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