L'inizio di tutto

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Il mio risveglio fu pacifico, grazie alla mia guardia personale che mi trattava come volevo essere trattato. Chiamandomi per nome e dandomi un abbraccio del buongiorno.
Chris ormai sembrava essersi preso una vacanza da me.
Al suo contrario, a Hyunjin piaceva vedermi con vestiti chiari, mentre Chris mi ha sempre vestito con colori scuri.
Queste tonalità mi sono sempre piaciute, mentre per la sera, prima di andare a cena, gli piaceva cambiarmi d'abito mettendomi qualcosa di più scuro addosso.

<<Cosa hai fatto questa mattina, prima di svegliarmi?>> erano passate circa cinque lune dalla cerimonia, e Hyunjin mi stava mostrando la sua fedeltà... ma soprattutto la sua fiducia, me l'ha giurata e da quel giorno l'ho sempre visto più tranquillo nei miei confronti.

<<Ho fatto il giro di tutta la proprietà reale per cinque volte, fatto colazione assieme alle altre guardie che per fortuna erano molto silenziose e dopo essermi cambiato e sciacquato, sono venuto da lei>> mi fermai facendolo fermare a sua volta per toccargli il naso.
<<Tu cosa vorresti fare Felix?>> si guardò in giro portando di nuovo gli occhi su di me.

<<Vorrei mostrarti un posto se non ti dispiace interrompere qui la nostra passeggiata mattutina, ci vado a lavorare spesso, ma da quando ti ho conosciuto ci sono andato raramente>> mi avvicinai a lui lasciando che prendesse i miei fianchi.
Ha capito che mi fa sentire più protetto... ma allo stesso tempo, dentro di me, nasce un sentimento bellissimo, che si concentra dentro al mio stomaco.

<<Portamici allora>> lo guardai portando la testa di lato.

<<Mh... non mi va>> mi strinse a se... lo faceva tutte le volte, avendo quello che voleva ottenere, insieme a dei baci sul collo... ma questo non è il luogo adatto.

<<Portamici, o dovrò usare le maniere forti>> fece per abbassare la testa e sbuffai.

<<Ti ho detto tante volte che il luogo adatto è un luogo chiuso, in cui siamo soli>> lui lo fece lo stesso facendomi sospirare <<Hyunjin>> provai a staccarmi sentendo un altro bacio posarsi sul mio collo <<Diamine... non qui>> me ne diede un altro e altri ancora <<Ah...>> ansimai sentendo un problema nascere nel mio intimo <<Basta, va bene ti ci porto>> si staccò e lo presi per il colletto della maglia <<Ma se dopo, in camera, non continui, mi toccherà usare le maniere forti>> lui annuì leggermente ricomponendosi.

<<Tutto quello che desidera sire>> mi morsi il labbro, è incredibile il modo in cui questo ragazzo sappia la prossima mossa da fare.

<<Seguimi>> penso che lui avrebbe voluto rispondere con un "lo faccio già", ma non avendo il mio permesso per parlare non disse nulla, a volte prendeva troppo seriamente il suo incarico ma non mi è mai dispiaciuto.
Andai nell'ala est del palazzo dove come sempre trovai il mio studio chiuso a chiave, era l'unica stanza dove potevo stare da solo, in pace con me stesso, elaborando nuovi strumenti e nuovi marchingegni utili per la società.
Ho sviluppato il carretto e i letti, molti di essi infatti sono stati disegnati direttamente da me, anche se li ho sempre mandati a produrre dal popolo che gentilmente mi ha sempre aiutato in quanto sovrano. Non chiedevano spesso una paga per farlo, ma io gliela concedevo e il loro lavoro divenne molto produttivo proprio per questo fattore.
<<Non fare parola a nessuno di quello che vedrai qui dentro, nemmeno Chris è mai entrato in questa stanza>> presi un sospiro togliendomi il ciondolo con la chiave di essa e lui fermò la mia mano.

<<Chris no? Perché io sì?>> lo guardai accarezzandogli il mento.

<<Ti ho scelto per questo, tutte le volte che guardi intorno a te ed esterni tutte le tue opinioni, le migliorie che vuoi farci... diciamo che io ti reputo l'unico in grado di entrare qua dentro oltre a me>> tolse la mano dalla mia con delicatezza portandola sul mio braccio per proteggermi. Si guardò intorno e poi aprii la porta controllando se non ci fosse nessuno prima di entrare dopo di me.
La sua espressione era sorpresa, senza parole. Tutti i progetti, i vari bozzetti li tenevo esposti per analizzarli al meglio erano in bella vista.
<<Ti piace?>> lui mi guardò con la bocca spalancata e delle scintille negli occhi, che solo rare volte vedevo, ma principalmente quando ammirava una architettura particolare o di suo gusto.

King - Hyunlix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora