𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝑋𝐼

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Ho bisogno di una pausa,
dal mondo.

Diana's home - 14:00

<<Sono a casa!>> urlai aprendo la porta

<<Buongiorno, principessa>> disse mio padre dalla sua poltrona, mentre leggeva il suo giornale.

<<Ciao papà>> dissi dandogli un bacio sulla fronte.

<<Diana!>> oddio eccola <<Perché ci hai messo tanto a tornare?>> chiese Maxime, scendendo le scale.Quel suo tono da gallina era falso tanto quanto le mie dimostrazioni di affetto per lei.

Maxime è la compagna di mio padre, non che segretaria del suo ufficio. Si presentarono a casa, ufficializzando tutto, pochi mesi dopo la morte di mamma. Inutile dire che era risaputo che fosse "presente" nella vita di papà anche prima della dipartita nostra madre. E io presumo che anche lei ne fosse perfettamente consapevole, o per lo meno lo sospettasse. Credo anche, però, che nel complesso, l'amore verso i suoi figli fosse più grande e l'abbia aiutata a tirare avanti, fino all'ultimo giorno.

La mamma...

Ero piccola, vivevamo ancora a New York. Mi hanno sempre raccontato di un incidente d'auto. Deceduta sul colpo a causa di un matto ubriaco alla guida, che le tagliò la strada. Stava litigando al telefono con papà, quel giorno e credo che lui si sentirà per sempre in parte responsabile.

<<Avevo altro da fare>> risposi brusca salendo in camera mia.

...è tutta colpa della luna ...

- Dovresti trattarla meglio - oddio adesso comincia.

Me ne stavo tranquilla sul letto a fare i compiti, quando Noah, mio fratello maggiore, si presentò sull'uscio di camera mia.

<<Diana?>> continuò sentendosi ignorato

<<Non ci penso neanche>>

<<Qual'è il problema?>> chiese sedendosi sul materasso accanto a me

<<Lo sai anche tu qual è il problema>>

<<Adesso papà è felice, non potresti sforzarti anche un minimo di...>>

<<Se veramente fosse stato così felice con lei, avrebbe lasciato la mamma prima di averci 4 figli>> dissi imperterrita.

<<Non hai le prove che loro... >>

<<Oh ma dai! Sei l'unico di noi che ancora da una speranza a quella donna, non la sopportiamo più>>

<<Almeno i gemelli lo nascondono, tu neanche ci provi>>

<<Oddio Noah, assomigli proprio alla mamma, sai? Dai mille possibilità, ottenendo che cosa indietro? eh? Una strega come matrigna e un padre stronzo che la segue a cagnolino!>>

<<Sai anche tu che non...>>

<<Cosa? Papà potrà anche essere felice adesso, come dici tu, ma lei? A lei non importa nulla. Vuole solo i soldi, Noah! Per stare insieme non servono ne quelli ne il lusso, ma l'amore reciproco, il rispetto, le piccole attenzioni, tutte cose che in loro non vedo! Li hai mai visti comportarsi in un momento tra loro come fate tu e Grace? Io mai. Però sai cosa ho visto? Hai mai notato cosa combina con le pietre di mamma? Con i suoi gioielli? Li usa ogni sacrosanto giorno, come fossero bigiotteria da quattro soldi. E ne vuole sempre di più!>> dissi alzando i toni di qualche ottava.

<<Dia...>>

<<Ringrazi il signore, che i più importanti io li abbia nascosti. Se mamma fosse qui, non avrebbe mai permesse tutto questo. Ci avrebbe portato via da questo circo, con lei>> dissi con la voce spezzata.

Endlessly ~the key of everything~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora