𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝑋𝐼𝑉

19 1 0
                                    

E come sempre accade,
i sogni svaniscono al mattino.

𝐴𝑛𝑡𝑖𝑐𝑜 𝐸𝑔𝑖𝑡𝑡𝑜,1300 𝑎.𝐶.

<<Ma dove va?>> sussurravano curiosi i pescatori.

Aveva preso il suo destriero, cavalcando spedita verso le porte della città, come a scappare dal suo incubo.

La principessa oltrepassò le mura, continuando poi seguendo le rive del Nilo. Oro e rosso, erano i colori del cielo all'alba del nuovo giorno. Oro erano i bagliori dei raggi sulle increspature delle onde e rosse le acque del fiume, come se nel suo corso scorresse il sangue di coloro venuti prima. Oro erano le distese di grano al sorgere dell'astro e rosse le vele delle navi di ritorno. Ma soprattutto, oro erano le virtù della ragazza, disorientata dai quei rossi pensieri, macchiati del colore della paura e dell'angoscia.

Il silenzio possedeva l'aria e il fruscio dell'acqua sembrava lontano. Le voci della sua coscienza assordavano la mente di Dahlia. Cos'era successo veramente quella notte? Cos'era quella creatura terrificante?  اترك الأمير وشأنه...Che fosse soltanto la mente ad averle giocato un brutto scherzo, o  un segno degli dei?

"Oddio Dahlia, eri uscita per liberare la mente, e ora pensi a questo?" si chiese la ragazza, ma non sarebbe stato così semplice. Quello era stato uno dei periodi più difficili della sua vita, aveva finalmente tirato un sospiro di sollievo per la fine della guerra ed il ritorno dei suoi cari, lasciando che tutto lo stress accumulato si liberasse, aveva scampato una violenza che sarebbe potuta finire in tragedia, ed erano giorni che gli incubi la perseguitavano, compreso quello della sera prima, il peggiore di tutti.

Adesso, se me lo permettete un consiglio, da parte di un antico spirito millenario che ne ha viste tante, forse fin troppe.

Li riconosci subito, quelli che hanno avuto un dolore. Un dolore vero, grande, qualcosa che segna un prima e un dopo. Qualcosa che li ha portati a un centimetro dalla morte ma poi non se ne sono andati. Qualcosa che un secondo prima eri bambino e uno dopo ti sei svegliato già grande. Qualcosa che, anche se passano gli anni, non se ne va e si mostra ogni tanto nei dettagli, in certi sguardi, nei piccoli gesti e atteggiamenti. Piccolino, ma c'è, è lì, e parla con te. Li riconosci subito quelli che hanno avuto un vero dolore perché pur reagendo in due modi completamente differenti, sono così simili da essere lampanti. Chi ha sofferto veramente, cerca di non infierire mai, non calpesta, sta attento a tutto, se può evita di far del male e se non può, preferisce ferire sé stesso. Oppure può erigere una corazza, un muro, non dando più possibilità al mondo esterno di toccarlo, ritenendo di essersi fidato troppo ed esserne rimasto bruciato. Ma c'è una cosa che li accomuna tutti e due: in entrambi i casi, nessuno te lo farà mai sapere, mai pesare. Rimarrà un loro segreto, il più possibile.

E no, con questo discorso, non intendevo parlare di Dahlia...

...I think...

Al mio ritorno decisi che avrei fatto un giro in città. Mi aveva sempre incuriosito l'immagine della vita popolare. Ero perfettamente consapevole che quella in cui ero cresciuta non era la vera realtà e l'idea di conoscere era in continuo sussulto dentro di me. Non era la prima volta che scappavo dal palazzo per farmi un giro, certo, ma oggi decisi che sarei andata più affondo. Forse è un pensiero infantile, ma mi faceva sentire indipendente e alimentava quell'adrenalina che mi scorreva nel corpo che ogni tanto percepivo, come per soddisfare un desiderio di sgarro alle regole.

Arrivata al porto, scesi da cavallo, decidendo che avrei proseguito a piedi. Legai l'animale a uno dei tronchi appositi, pagando il proprietario dello spazio che in carico aveva già due stalloni; dandogli un extra perché non dicesse a qualcuno che fossi lì. Mi nascosi sul retro di una tenda, per sistemarmi, dato che non potevo permettere che qualcuno mi riconoscesse. Tirai fuori dalla sacca il pregiato tessuto color avorio, ricamato con fili d'oro e conchiglie, che papà mi aveva fatto portare da uno dei suoi ultimi viaggi diplomatici, il quale si intonava anche con il vestito e i gioielli che indossavo. Lo appoggiai delicatamente sui capelli, avvolgendoli completamente, legando un lembo del tessuto da un orecchio all'altro, coprendo gran parte del viso. Solo i miei occhi si sarebbero intravisti.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 26 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Endlessly ~the key of everything~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora