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T/n's pov:

Mi svegliai in un bagno di sudore e con le lacrime che rigavano il mio viso.

Tetsurō era sul letto vicino a me.

"Tetsurō che ci fai qui?"avevo il fiato corto.

"Mentre dormivi ti agitavi e piangevi,ho provato a svegliarti in tutti i modi ma continuavi a rigirarti nel letto" era preoccupato, si vedeva dai suoi occhi e dal suo tono di voce.

Non dissi nulla,non ci riuscivo.

"Il solito incubo vero?"

Annuii e solo in quel momento mi accorsi dei tremori che invadevano il mio corpo.

"Si" fu tutto quello che riuscii a dire.

"Credo che sia meglio se rimani a casa oggi,Chibi-chan" mio fratello rimase vicino a me e mi abbracciò.

"Si,è meglio così" posai la testa sul suo petto.

Passai il resto della giornata cercando di distrarmi in tutti i modi,sopratutto con lo studio, ma fu impossibile non ripensare a quello che avevo sognato.

Sentii il campanello suonare.

"Hey hey hey t/n-chan" Bokuto era euforico come sempre.

"Ciao Bokuto-san" lo dissi con un filo di voce e lo feci entrare.

"T/n perché non sei venuta oggi?"incrociò le braccia e fece il finto arrabbiato.

"Non stavo molto bene".

Si avvicinò a me prendendo il mio viso fra le sue mani,eravamo soli e vicini,incredibilmente vicini.

"Che hai Chibi-chan?".

Ancora quel nomignolo ma detto da lui suonava più dolce.

"Nulla,non ho dormito bene e avevo mal di testa"abbassai leggermente il viso ero arrossita molto e non volevo che lo notasse.

"Sei a casa sola?"domandò mentre si guardava intorno.

"Si Tetsurō rientra tardi,ha gli allenamenti,deve prepararsi per il ritiro"

"Resto con te allora,non voglio lasciarti sola" mi sorrise,i suoi sorrisi erano i più veri e genuini.

"T/n hai la febbre?" mi toccò le guance e subito dopo la fronte.

"Cosa?! No no ho solo caldo" mi imbarazzai moltissimo mentre lui rideva.

Passammo tutta la serata insieme e finalmente riuscii a distrarmi,quel momento fu l'unico della giornata a farmi stare bene.

"T/n-chan oggi ho incontrato Yukie e Kaori e.."

Lo interruppi.

"Dì loro che ho bisogno di un altro po di tempo".

Già, molto tempo.

"A te piace la pallavolo t/n?".

Rimasi spiazzata dalla domanda e mi presi svariati minuti per rispondere.

Di cosa hai paura T/n?.

"Perché questa domanda Kōtarō?".

"Perché ho notato che spesso,quando si parla della pallavolo, fai di tutto per cambiare discorso o cerchi altro a cui prestare attenzione,rifiuti sempre quando io e Kuroo ti chiediamo di fare due passaggi con noi...Insomma credo siano atteggiamenti tipici di una persona a cui non piace la pallavolo non credi?".

"Oh beh, non è che non mi piaccia ma non mi sono trovata bene alle medie e..".

"Quindi solo perché ti sei trovata male alle medie non hai intenzione di riprendere a giocare?".

Stavolta era serio,molto serio.

"T/n capisco che non sia stato piacevole non trovarsi bene ma,insomma, sei andata anche ai nazionali e credo che in una squadra la sintonia e la connessione debbano essere alla base se si vuole raggiungere alti livelli,senza queste due non si va lontano,sai?
Solo perché non ti sei trovata bene alle medie non vuol dire che tu non possa trovarti bene in un'altra squadra"

Mise un dito sotto il mio mento con il quale alzò leggermente il mio viso per riprendere il contatto visivo che senza accorgermene avevo interrotto.

"Sicura sia solo questo T/n?"

No che non è solo questo,ma come faccio a spiegare quello che ho passato e che mi hanno fatto provare?
Come spiego a qualcuno quando tutti ti voltano le spalle e non c'è nessun altro a parte te stesso?
Le notti che ho passato a piangere?i sensi di colpa nonostante io abbia fatto di tutto per impedire che ciò accadesse?Quando ho iniziato ad avere paura di quando vedevo le mie compagne per ciò che avrebbero potuto dire o per ripetermi di quanto fosse colpa mia?E quando anche il coach e la manager hanno iniziato a dubitare di me e hanno cambiato atteggiamento nei miei confronti?
Chi c'era quando ho passato tutto questo?C'ero solo io e solo mio fratello è rimasto con me a smentire tutto ciò che dicevano.
Come faccio a spiegare il vuoto che ho provato e che continuo a provare ogni giorno?.

"Sono tornato"venimmo interrotti da Tetsurō.

"Bokuto-san che ci fai qui con la mia sorellina?" mi accarezzò i capelli e rivolse un sorriso che venne ricambiato dall'amico.

"Ero venuto a farle un po di compagnia".

"Beh si è fatto tardi devo tornare a casa,T/n domani voglio vederti a scuola" mi puntò un dito contro e non potei far altro che ridere,la prima volta in quella giornata.

Grazie Bokuto-san.

_________________________☆
Nota dell'autrice:

Che ne pensate?Credo sia venuto bene come capitolo,spero vi piaccia e ringrazio le persone che pian piano stanno iniziando a leggere la mia storia.

Ricordati di guardare le stelle☆ Bokuto Kōtarō x reader ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora