Staring straight into the eyes of a murderer

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"Lasciami in pace" mi lamentavo mentre sentivo Ria tirare sulla mia coperta.

Un'improvvisa esplosione di freddo ha colpito le mie gambe e mi sono arricciato in una palla "Alzati pigro barbone, sono le quattro del pomeriggio"

Mv ha vagato a mano il materasso per la coperta "Beh, forse se non mi avessi tenuto sveglio tutta la notte con le tue emozioni e le caramelle dell'uomo non dormirei tutto il giorno, ora dammi la coperta"

"No Taylor devi alzarti, ho chiamato Bill e vuole che lo incontriamo di nuovo stasera"

"Tu, vuole che tu vada a incontrarlo di nuovo stasera"

"Beh, sì, ma ha chiesto per entrambi"

"Perché io, ero uno sport di bottino completo" ho detto ora seduto leggermente e strofinandomi gli occhi, mi sono concentrato su Ria che era anche in pigiama, ho riso "Anche tu hai dormito"

"Ma non tanto quanto te, mi sono alzato mezz'ora fa"

"...E la prima cosa che hai fatto è stata chiamare Bill" ho detto con un sorriso femminile sdolce che si è trasformato in una faccia disgustata facendola ridere.

"Quindi vieni?"

"Hmmm...no" Mi sono sdraiato e ho tirato la coperta su di me.

"Dai dai, mi lascerai davvero andare là fuori da solo"

Si è gratata il mio punto debole, sapeva che mi sarei preoccupata se fosse andata, ma a volte ero davvero brava ad essere testarda "Sì, lo sono, perché l'ultima volta che ho cercato di prenderti cura di te, mi hai fatto saltare tutto in faccia in modo da poter andare avanti lì da solo, se vieni ucciso o violentato da uno dei perdenti non venire a

Era silenziosa e l'ho vettata nel vederla fare il broncio "La faccia triste non funzionerà" Ho detto chiudendo gli occhi e rannoccolarmi di nuovo al cuscino.

"Bene" disse sconfitta, prendendo a calci la mia porta mentre usciva.

"Era chiuso" ho chiamato.

Ora erano le 21:03 ed ero seduto sul divano a guardare la T.V con la mia tazza di caffè. Ormai di solito mi sentirei abbastanza stanco, ma oggi ho dormito molto ed ero troppo preoccupato per essere stanco. Ria in realtà se n'è andata, avevo la sensazione che potesse non andare perché era troppo spaventata per andare da sola, ma no, è andata bene, era fuori da quella porta molto velocemente. Ho preso un altro sorso del mio caffè, perché ha dovuto farmi incazzare così tanto. Non c'è modo di dormire stasera ora perché mi preoccuperò per lei tutta la notte.

Ho dato un'occhiata al momento e ho sospirato, aggravato dalla lentezza del tempo. So che non sarà a casa fino al mattino presto, quindi non c'è modo di tenermi occupato dalla televisione per tutto quel tempo se la aspetto, e non riesco a dormire, quindi sarò sicuramente sveglio, il che mi farà annoiare "Stupida Ria!" Ho gemuto mentre mi tiravo fuori dal divano mettendo la tazza di caffè sul tavolo accanto a me. Sono corso nella mia stanza e mi sono vestito prima di afferrare le chiavi e uscire dalla porta.

Mi stavo dirigendo lungo la strada, quasi nel punto in cui tutti erano stati rannicchiati ieri sera, quasi in quel parcheggio sotterraneo. Sono sceso e mi sono imbattuto in un'altra folla, alcune persone che ho riconosciuto dall'altra sera come altre che non ho fatto. Mi sono avvicinato alla folla e ho tenuto le distanze con le braccia incrociate sul petto cercando senza muovermi per Ria "Stai bene?" Disse una femmina che mi si avvicinava dalla folla, i suoi lunghi capelli castano chiaro giacevano oltre le sue spalle e le sue labbra erano di un rosa chiaro lucido.

"Sì, sto bene" ho detto dando un'occhiata agli stivali alti al ginocchio che indossava, erano belli ma sicuramente stivali da prostituta e la piccola gonna che indossava ha appena dato alla parola prostituta più di un'impressione.

My Living Nightmare- Tom Kaulitz- traduzione ITALIANO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora