11. No human is illegal

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Io penso che quando ami qualcuno, quando ami davvero qualcuno, cominci a vedere il mondo attraverso i suoi occhi.
– Chimamanda Ngozi Adichie

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«Okay, ho visto che Gurpreet è entrata ora, quindi penso che dovremmo esser-» la frase di Carter si interrompe bruscamente a metà, e alzo la testa dal mio libro per trovare la sua immagine bloccata sullo schermo del mio computer.

Dato che i video delle mie compagne sono ancora visibili nella videochiamata di gruppo, deduco che sia un problema della sua connessione. 

Meck, una nostra difensora, si aggiusta gli occhiali sul naso prima di aprire il suo microfono, «Cart, ci sei? Non ti sentiamo più.» 

Dopo qualche secondo, l'immagine riprende a muoversi, e la nostra capitana torna in linea.

«Mi sentite ora? Sono passata ai giga perché il mio stupido vicino mi ruba il Wifi.» si lamenta Carter, alzando gli occhi al cielo.

Dal movimento dell'inquadratura intuisco che stia camminando per casa con il cellulare in mano.

«Sì, ti sentiamo.» risponde Meck, giocando distrattamente con una delle sue lunghe trecce scure. «Hai provato a cambiare la password?»

La riccia annuisce, mentre entra in quella che penso sia la sua stanza e chiude la porta.

«Sì, più di una volta. Non ho idea di come faccia a craccarlo così in fretta». Quando sistema il cellulare su un appoggio, stabilizzando la sua immagine, mi accorgo che ha l'espressione stanca. «Comunque, ora che ci siamo tutte direi che possiamo iniziare.»

Qualche ora fa Carter ha scritto sul gruppo delle Tigri Bianche per convocare una chiamata, e nonostante abbia detto che voleva solo parlare del progetto con la Swift, mi sono subito insospettita.

Carter è quella che fa l'appello all'inizio di ogni allenamento e tiene una tabella con i voti di tutte le Tigri Bianche appesa sopra la sua scrivania, per assicurarsi che le nostre medie siano sempre sufficienti.

Non è da lei dare così poco preavviso, e soprattutto chiedere di sentirci un sabato sera, visto che insiste sempre sul fatto che i weekend siano per riposare.

Sicuramente non lo sono per me, dato che tra le lezioni e gli allenamenti, il finesettimana è l'unico momento in cui riesco a recuperare un po' di studio. 

Non che il sabato sera delle mie compagne sia più entusiasmante: Yas si sta applicando qualcosa di verde in faccia, Noor ha una pizza in mano mentre corre per tornare a casa; e Gitansh si è collegata direttamente da sotto il piumino.

Quando ha capito che la chiamata era sul progetto con l'Accademia Swift, dal quale lei è esentata perché ripetente, non ha perso tempo a scollegarsi. 

Mi stupisco che si sia degnata di entrare in primis, dopo che ha saltato gli ultimi allenamenti della squadra.

Ho provato a chiederle se fosse stata male, ma ha semplicemente detto che doveva studiare.

Il che è una palese bugia, dato che Gitansh non studierebbe nemmeno se avesse del tempo libero.

Conoscendola, passerà i pomeriggi a dormire o guardare film d'azione. 

Chiederò a Farida di provare a parlarle, non so se Gita le darà ascolto, ma Elsa è molto più autoritaria di me, e tentar non nuoce.

La Regina di Ghiaccio in questione è visibile in un quadratino in basso a destra sul mio schermo, indossa una cuffia di seta in testa e sta abbozzando qualcosa seduta alla sua enorme scrivania.

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