2.

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Cosa è andato storto?

Si ritrovò a pensare dopo un ultimo tentativo di capire che diavolo fosse successo alla sua Clio. Si era sempre comportata bene, mai una volta che l'avesse deluso o lasciato a piedi, ma adesso...

Appoggiò entrambe le mani al bordo del cofano aperto e sospirò a testa bassa, sconfitto. Lui e Harry avevano viaggiato verso nord per un paio d'ore senza intoppi. Il suo obbiettivo era raggiungere la Georgia e magari il Tennessee entro fine giornata, quindi si erano fermati giusto il tempo necessario per sgranchirsi le gambe, fare una tappa al bagno e arraffare un hamburger al fast-food. Harry non aveva esitato mezzo secondo a buttarsi sul menù più costoso, per poi ringraziarlo con sorriso enorme, caldo, come se invece di un panino Louis gli avesse offerto una vacanza alle Hawaii.

Quando erano entrati, lui vestito decentemente e Harry ridotto a un mezzo incidente stradale in rosa, le cameriere si erano scambiate un'occhiata preoccupata, ma il ragazzo non sembrava avere alcun tipo di problema a riguardo. Anzi, cominciava a sospettare che gli piacesse essere guardato, ammirato come un esemplare raro, tipo un canguro albino in uno zoo. La Clio aveva iniziato a dare problemi poco dopo quella che in teoria doveva essere la prima pausa, mentre Harry addentava soddisfatto il suo doppio cheeseburger con patatine. Un botto improvviso, poi la macchina aveva iniziato a tremare, a rallentare, e non era servito a niente prendere a pugni il volante, perché anche l'acceleratore sembrava fuori uso. Le spie sul cruscotto si erano accese come un albero di Natale, senza lasciargli altra alternativa che frenare lentamente per poi accostare a bordo strada. E adesso siamo bloccati qui, pensò cupo, sul ciglio di una stradina di campagna, lontani dall'interstatale e circondati da miglia e miglia di nulla.

L'unico a non sembrare turbato dalla situazione sembrava proprio il suo compagno di viaggio. «Lo sai,» disse il ragazzo a un certo punto, e Louis si accorse che era da un po' che se ne stava in silenzio. «Mia madre dice sempre che una rottura di cazzo non arriva mai per caso.» Era seduto poco più in là, all'ombra di un albero, le gambe distese in una posa molle e pigra.

«In che senso?» borbottò lui, raddrizzandosi per guardarlo.

«Non lo so, dice sempre un sacco di cose senza senso.» Harry si strinse nelle spalle e tirò una lunga sorsata dalla sua bibita extra-large, gli occhi fermi su di lui. Allungò una mano e picchiettò il terreno al suo fianco.

«Vieni a sederti un po' all'ombra. Il motore ormai è andato, non è che se stai lì a fissarlo ripartirà per miracolo. L'ultima cosa che ci serve è che tu prenda un'insolazione mentre cerchi di sistemarlo.»

«Il motore non è andato,» protestò, con più accanimento del dovuto. «Si è solo surriscaldato.» Alle fine però crollò accanto a lui e si sfilò la maglia per asciugarsi il viso fradicio di sudore.

«C'è qualcosa di buono in tutta questa situazione,» disse Harry, e quando Louis si girò vide che lo stava fissando. Un sorriso malizioso, poi gli allungò la bibita ghiacciata. «Messo così sei molto sexy. Cioè, puzzi, però sei bello da vedere.» Louis roteò gli occhi, afferrò il bicchiere di plastica e si portò la cannuccia alle labbra. La bevanda era gelida e il primo sorso gli strappò un sospiro di sollievo.

«Non ti senti in imbarazzo a dire queste cose a una persona che conosci appena?» gli chiese. Harry sorrise e si passò una mano fra i capelli.

«Ho detto e fatto cose ben peggiori a persone di cui non conoscevo nemmeno il nome.» Louis sospirò, un po' imbarazzato. Aveva passato gli ultimi anni in compagnia di una fidanzata che aveva fatto della passivo-aggressività un'arte; quella sincerità così limpida lo destabilizzava. «Grazie del complimento,» disse alla fine. «Da quando io e Eleanor ci siamo mollati mi sento invisibile.» La separazione era stata così sfiancante da lasciarlo senza nemmeno la voglia di farsi una sega, figurarsi andare a caccia di un appuntamento su Tinder o Grindr. Non era un idiota: sapeva di non essere un tipo per cui perdere la testa alla prima occhiata, ma un po' di interesse, in donne e uomini, era sempre riuscito a suscitarlo. Ora però sembrava fosse cambiato qualcosa: si sentiva come se non gli fosse concesso di sentirsi attraente, come se Eleanor assieme alla metà del suo conto in banca si fosse portata via anche il suo fascino. Quando alzò lo sguardo dalla valutazione del suo misero stato fisico, si accorse che Harry lo stava scrutando con un certo interesse, mordicchiandosi distrattamente il labbro inferiore.

Standing At Your Side Is The Perfect Place For MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora