La porta della camera si aprì di schianto e Louis inciampò nel borsone, ma Harry gli evitò la caduta spingendolo contro il muro.
«Oh, Dio,» ansimò, prima che il ragazzo gli affondasse le mani tra i capelli per attirarlo contro la propria bocca, la lingua che accarezzava la sua in una lenta tortura. Lui chiuse gli occhi e avvolse le mani sui fianchi del giovane per tirarlo contro di sé, ricambiando la foga del bacio.«Che diavolo c'era in quella caramella della reception?» sorrise contro le sue labbra quando sentì profumo di menta. Con lui era sempre menta. «Ho visto che ne hai fregate quante, venti?» Il commento si spense in un gemito quando Harry spinse il bacino contro il suo.
«Perché c'erano anche quelle al rabarbaro. Sono rare,» spiegò frugando nelle tasche dei pantaloni; ne scartò una e se la mise in bocca, poi lo afferrò per la nuca e lo baciò, spingendogliela contro le labbra. Louis aprì la bocca nel tentativo di stargli dietro, e immediatamente il suo cervello registrò il sapore dello zucchero misto a quello amaro della pianta. Quasi si complimentò con se stesso quando si accorse di non essersi strozzato.
«Ci voleva un moccioso come te per capire quanto le caramelle sono sexy.» Gli morse delicatamente il labbro. «Stuzzicare ti piace un po' troppo.»
«Moccioso a chi, vecchietto?» Harry lo spinse via e arretrò di qualche passo, si sfilò la vecchia maglietta di Tremors che Louis gli aveva prestato, poi calciò via i pantaloni e rimase completamente nudo di fronte a lui. Senza perderlo di vista, Louis aprì un bottone dei jeans e infilò una mano dentro i boxer.
Non aveva idea di quale sarebbe stata la prossima mossa, ma con Harry era così: non c'era tempo di pensare, ogni attimo era puro istinto. Poteva, anzi, voleva toccarsi, e voleva che Harry lo guardasse godere, consapevole dell'effetto che gli faceva. Gli occhi del ragazzo seguirono i movimenti della sua mano, e quando Louis vide il cazzo sussultargli fra le gambe subito sentì una scarica di piacere stringergli le palle; rinsaldò la presa e il movimento si fece più energico. Harry ansimò piano, sedette sul letto e allargò un po' le gambe per mostrarsi completamente: non ci provava nemmeno a nascondere quanto quel giochetto gli piacesse, e fu una fatica aprire la mano e smettere di masturbarsi per raggiungerlo. Finì di spogliarsi a sua volta, lasciando cadere i vestiti uno dopo l'altro sulla moquette. Quando fu abbastanza vicino s'inginocchiò davanti a lui e gli aprì le gambe, ma Harry si aggrappò alle sue spalle per fermarlo.
«Aspetta,» annaspò, e si mise a sedere. «Prima devo fare una cosa.» Gli baciò il collo, il fiato corto, ma quando Louis provò ad abbracciarlo lui sgusciò via dalle sue mani per recuperare qualcosa dallo zaino. «Dammi un minuto. Giuro, farò in fretta.»
«Che cosa...? Ti senti bene?» Harry ridacchiò.
«Mio Dio, sei adorabile.» Afferrò la seconda borsa che aveva comprato alla stazione di servizio, gli fece l'occhiolino e si chiuse in bagno.
Qualche secondo, e il rumore dell'acqua corrente riempì il silenzio della camera. Con un sospiro, Louis piantò la fronte sul materasso e chiuse gli occhi, concentrandosi sul proprio respiro per calmarsi. Lo stava facendo davvero.Dio, dopo mesi di astinenza, anni in cui la curiosità aveva continuato a picchiettare in fondo al suo cervello senza mai risvegliarsi del tutto, adesso aveva la possibilità di esplorare. E non con un ragazzo qualunque rimorchiato a casaccio in un bar, ma con Harry, che sembrava avere il potere di farglielo venire duro anche solo parlando di orche assassine.
Rise tra sé.Be', okay, il modo in cui si erano conosciuti non era poi tanto diverso da una serata in giro per locali, ma loro non erano più due estranei, giusto?
Questo vuol dire solo che quando mi separerò da lui farà ancora più male.
Strinse i denti e, per una volta nella vita, desiderò fortemente mandare a fanculo il proprio cervello. Quando Harry riemerse dal bagno lo trovò disteso nel letto; non era più eccitato come prima, e nemmeno lui. «Ho comprato un po' di cose alla stazione di servizio,» gli disse, sventolando appena la busta. Louis girò la testa verso di lui.
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Standing At Your Side Is The Perfect Place For Me
FanficÉ possibile innamorarsi in tre giorni di un tizio caricato a caso in macchina mentre scappi dalla vita? Dopo una rottura drastica, Louis lascia la Florida per arrivare in Illinois. In un viaggio di più di venti ore con la sua Clio datata Louis vuo...