14.

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Negli anni passati in Florida, dove la temperatura non scendeva quasi mai sotto i dieci gradi, Louis aveva finito per dimenticare come fosse la primavera al nord: arrivava in ritardo, trascinandosi dietro gli ultimi strascichi d'inverno fino a maggio inoltrato, e riabituarsi non fu per niente semplice. Dopo il suo arrivo a Winfield aveva nevicato un'altra volta, ma la pioggia si era portata via tutto il bianco quasi subito. Fino alla fine di aprile la situazione non era cambiata molto, ma adesso sembrava che l'inverno senza fine avesse definitivamente mollato la presa per dare il via alla stagione degli acquazzoni. «Sicura che non ti serve altro?» domandò a voce forse un po' troppo alta, tenendo il cellulare in equilibrio tra l'orecchio e la spalla, le braccia ingombre di confezioni di pannolini, salviettine, borotalco e poi ancora latte, tavolette di cioccolato... Era entrato per comprare le uova, ma era bastata una telefonata per trasformarlo in un carrello vivente pieno di roba inutile. «Uhm,» replicò Lottie dall'altra parte del telefono, come se ci stesse riflettendo a fondo. «Oh, gli assorbenti credo! Quelli devo proprio prenderli.»

«No.»

«Non ti facevo così schiavo del patriarcato.»

«È che tutti mi guardano strano quando mi vedono lì, e poi sbaglio sempre, mi confondo e tu ti incazzi.» Sua sorella borbottò qualcosa, gli diede dell'idiota, e prima di riattaccare sbottò: «Interni, quelli in cotone, confezione da trenta rossa, e non dimenticarti la panna spray!» poi riattaccò senza aggiungere altro. Andò a cercare quei dannati assorbenti, ma nel tentativo di mantenere un minimo di dignità si rifiutò di tornare indietro a prendere la panna. 

Una volta fuori dal supermercato si maledisse per aver chiesto le borse di carta: col temporale che stava infuriando in quel momento non era la giornata giusta per decidersi a fare gli ecologisti. Una raffica di pioggia lo investì in pieno mentre caricava tutto in macchina, e per non pensare all'acqua che gli si stava infilando anche nelle mutande si focalizzò su quello che sarebbe successo di lì a poco: appena tornato il sole la terra sarebbe esplosa in un verde vivo e lucido, gli alberi si sarebbero riempiti di foglie nuove e fiori colorati avrebbero ricoperto l'intero paese. Ma per il momento era destino che si bagnasse fino alle ossa. Con la spesa stretta al petto per paura che le borse di carta andassero in pezzi, Louis scattò verso il parcheggio e corse fino alla macchina, un BMW famigliare con un baule ampio, acquistato subito dopo aver restituito il SUV all'autonoleggio. 

Lo aveva usato per andare a prendere Lottie e Lucky il giorno in cui erano stati dimessi, e anche quella volta aveva piovuto a dirotto. Le belle auto erano un po' il suo punto debole e di sicuro in una situazione diversa avrebbe aspettato prima di decidersi ad acquistarne una, ma il tempo di considerare tutte le possibilità non lo aveva avuto; così aveva puntato su un modello solido, comodo e abbastanza spazioso e sicuro per suo nipote. 

«Gesù Cristo!» Infilò la chiave nel quadro e finalmente se ne andò verso la piccola casa di famiglia che divideva con Lottie. Era una situazione temporanea, ma visto che il viaggio di ritorno in Illinois e il finanziamento per la macchina gli avevano fatto sanguinare via parecchie migliaia di dollari, sua sorella aveva insistito perché rimanesse ancora un po' con lei e Lucky. La casa era abbastanza spaziosa per tutti quanti, ma lui contava di andarsene il prima possibile: voleva rimediare per agli anni in cui non era stato presente nella vita di sua sorella e voleva essere un buon zio per suo nipote, ma Harry aveva ragione. Non poteva rinunciare a se stesso, alla libertà e le occasioni che quel trasferimento gli stava offrendo. 

Harry... 

Louis arricciò le labbra e strinse le dita più forte sul volante. Pensare a quel ragazzo era una ferita aperta in cui lui si ostinava a infilare le dita per evitare che si rimarginasse. Non lo aveva più visto dopo la loro separazione fuori dall'ospedale. Forse era partito per il suo tirocinio, oppure aveva mollato tutto, compresa l'università, ed era partito per un viaggio intorno al mondo. «Conoscendolo potrebbe farlo benissimo,» borbottò tra sé, prima di lanciare uno sguardo al polso sinistro.

Standing At Your Side Is The Perfect Place For MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora