12 || Gelosie

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19 Luglio 2022, Napoli, 20:30

Dopo quella lunga serata le cose si erano tranquillizzate, i responsabili erano stati puniti e tutto era tornato come prima. Massimo non era ancora riuscito raccontare nulla a Paola perché da quando era tornata al tribunale era sempre impegnata.

Quella sera decise fare un tentativo e provare a chiamarla. "Pronto, Massimo, sono appena uscita dall'ufficio, come va?". Iniziò una solare Paola."Hey, ciao, è da un po' che non ti sentivo. Tutto bene, disturbo?" "No, no, è che sono stata impegnata nell'ultimo periodo e non ho avuto tempo per altro. Se ti fa piacere saperlo ho chiuso quel caso impossibile." Disse molto fiera di se stessa. " Vedo, te l'avevo detto che ci saresti riuscita."

"Comunque, la sera del giorno che sei partita c'è stata una rivolta, per fortuna nessuno morto, però Beppe e Sofia sono stati tenuti in ostaggio, Beppe ne è uscito illeso mentre Sofia deve utilizzare le stampelle per un po'". Paola era sorpresa "Da chi è stata scatenata la rivolta?" "Dagli scagnozzi di Edoardo, dopo la sparatoria sono diventati pazzi, volevano far del male a Carmine perché sono convinti sia stata sua madre a dare l'ordine di sparare, ma lui giura che i Di Salvo non c'entrano nulla." Disse Massimo. "Bella situazione in cui siete eh." Cercò di ironizzare lei, un po' preoccupata per la sicurezza di Carmine, ma anche per quella di Massimo.

"Però una cosa positiva è successa" Disse Massimo per risollevare l'umore della conversazione. "Cosa?" Chiese Paola curiosa. "Ho scoperto la storia di Sofia, me l'ha detta dopo che l'ho salvata e ci siamo messi parlare, ora capisco perché è così, ha sofferto molto."Disse Massimo. "Questo non vuol dire nulla, tutti lì dentro hanno sofferto molto ma non ho visto Beppe spaccare il naso ad un ragazzino senza motivo". Rispose Paola infastidita, aveva paura che con la sua lontananza Sofia ne stesse approfittando per prendersi Massimo, non riusciva proprio a credere in una su redenzione.

"Paola ma che stai dicendo? Certo che vuol dire, anche tu eri una grandissima stronza nei primi tempi in cui sei stata direttrice, poi ti sei addolcita." Ribatté Massimo incredulo delle parole della compagna. Il discorso si tramutò presto in una discussione accesa. "Io te lo dico Massimo, secondo me si sta approfittando di te."

Massimo rimase sorpreso e un po' offeso dalle parole di Paola. Non si aspettava una reazione così negativa da parte sua riguardo a Sofia. "Paola, non posso credere che tu stia pensando così di Sofia. Hai mai considerato che potrebbe essersi davvero redenta? Ho parlato con lei, ho sentito la sua storia e ha davvero sofferto molto. Non possiamo giudicare una persona solo in base ai suoi errori passati."

Paola si calmò leggermente, ma l'espressione di preoccupazione non svanì del tutto dal suo volto. "Capisco che tu voglia vedere il meglio in Sofia, ma la situazione è complicata. Ha fatto la spia per mesi dentro l'IPM, e per anni chi sa dove. Potrebbe esserlo ancora." Paola cercava di dissuaderlo dall'avvicinarsi a lei. "Paola.....ma sei gelosa..?" Disse Massimo incredulo, era contento da una parte che Paola ci tenesse a lui, ma si stava comportando in un modo diverso dal solito. "No che non sono gelosa, io lo dico per te, per quello che ho potuto conoscerla, è una donna meschina e senza scrupoli, non farti ingannare da lei, vuole qualcosa da te." Massimo riconobbe nelle parole di Paola una persona di cui non voleva neanche sentire il nome, Consuelo. "Perché stai parlando come lei?" Disse Massimo con un tono serio. "Lei chi?" "Consuelo, parli proprio come lei quando le ho detto che ti amavo..." Massimo era un po' sconsolato. Questa da Paola non se l'aspettava.

Massimo e Paola si trovavano in una situazione difficile. Le parole di Paola avevano colpito Massimo profondamente, facendo emergere vecchi ricordi e dubbi sulla sua relazione. Era evidente che il loro confronto si stava trasformando in una discussione accesa, alimentata dalle emozioni negative che stavano emergendo.

"Non posso credere che tu mi stia paragonando a Consuelo", disse Paola con voce ferma, ma triste. "Io non sto cercando di essere come lei." " Be lo stai facendo" Rispose Massimo con un tono di voce alto. " Sto solo cercando di capire Sofia e di dare una possibilità alla redenzione. Non posso permettermi di chiudere il mio cuore a qualcuno solo perché ha commesso degli errori in passato." Massimo si era lasciato prendere dalla sua impulsività, ormai non stava parlando più lui.

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Anche Paola dal suo lato della cornetta aveva perso la pazienza, quella situazione mista alla stanchezza provocata dai loro lavori li aveva fatto perdere la ragione. "Massimo io ti amo, lo vuoi capire. Mi preoccupo per te." Disse Paola con la disperazione più pura nella voce." Si, così tanto che quando ti hanno trasferito ad Ancona sei partita senza esitare, ed hai pure rifiutato che io venissi con te."

"Comunque io ti pensavo diversa, invece sei come lei." Massimo pronunciò queste parole e il cuore di Paola si frantumò in mille pezzi. Consuelo li aveva fatti soffrire più di tutti, insieme a Sofia, e lui la stata paragonando a lei? La persona che lo ha schiaffeggiato, tradito, praticamente rapito suo figlio per portarlo in Brasile per un colpo di gelosia? Questa no gliel'avrebbe perdonata facilmente. "Beh forse la sai una cosa, Consuelo aveva ragione a fare la gelosa perché i traditori come te sono inaffidabili." Disse con le lacrime agli occhi, sbattendogli giù il telefono. Era imbestialita con lui, probabilmente neanche per la parte su Sofia, che ora detestava ancora di più, ma per averla paragonata a Consuelo. Lei per stare con lui si era lasciata con Lorenzo, lo aveva consolato nei momenti più bui e aveva accettato la maggior parte delle colpe durante l'inchiesta all'IPM. Paola era profondamente ferita.

Tornata a casa, si aprì una bottiglia di vino e iniziò a bere. Si rese poi conto del guaio che aveva combinato per una piccola gelosia che nutriva per una donna molto probabilmente non provava niente per lui, ma era tardi per tornare indietro, non le restava che vergognarsi di se stessa.

Mare fuori|| Comandante e Direttrice|| Non sei poi così maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora