9|| Bisogno di aiuto

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14 Luglio 2022, IPM di Napoli, 18:30

Dopo la seconda sparatoria di Edoardo le tensioni erano notevolmente aumentate, ragazzi del clan dei Ricci volevano vendetta per Edoardo perché per loro era quasi scontato che fosse stata opera dei Di Salvo. Anche se erano passati 2 mesi esatti dalla fatalità, i ragazzi non si erano dati quiete. 

Proprio quella sera nell'aria tirava un'aria strana trai detenuti del maschile, aria di rivolta.

I ragazzi erano appena arrivati in sala comune dopo la cena perché era arrivato il turno delle ragazze. Tutto sembrava procedere normalmente, Carmine stava parlando con Cardiotrap mentre Micciarella, Dobermann, Cucciolo e altri detenuti confabulavano dai divani. Lino e Gennaro erano di guardia mentre Beppe stava dalla finestra a guardare fuori. 

Ad un certo punto, mentre Lino era distratto, Dobermann e Cucciolo lo aggredirono intanto che Micciarella e un'altro si occupavano di Gennaro, subito tutti si allarmano e Beppe corse verso la porta vicino a lui facendo segno a Carmine e Cardio, che si erano nascosti dietro al piano, segno  di seguirlo. 

Corsero per un po' per poi arrivare negli uffici principali, Beppe si precipitò a bussare all'ufficio della direttrice che appena li vide fece segno di entrare allarmata. "C'è una rivolta in corso, aiuto, c'è una rivolta in corso, Sofia aiuto, chiama qualcuno." Beppe urlò mentre si precipitava nell'ufficio davanti alla sua scrivania, Carmine e Cardio lo seguirono, chiusero la porta dietro di loro e si abbassarono. " Cosa? Come diamine è possibile, ma le guardie?" Esclamò Sofia agitata. "Prese in ostaggio, i ragazzi si sono armati con delle posate rubate dalla mensa e si sono chiusi in sala comune". "Vogliono a me, vero?"Domandò Carmine. "E certo che vogliono a te Ca'"

"La prima cosa da fare è metterti in sicurezza, Beppe, accompagnali alle celle di isolamento" Sofia ordinò. "Ma è troppo ovvio, capiranno subito che sono lì, è meglio fargli uscire dall'istituto," Beppe affermo. "Non se ne parla neanche, la procedura dice così e io non voglio rischiare il lavoro, poi due detenuti fuori di qui senza sorveglianza? Scapperebbero subito." Disse Sofia, seria e distaccata. In tanto Carmine e Cardio erano accovacciati sul pavimento mentre assistevano alla scena. "Cosa stai aspettando? VAI." Disse Sofia parecchio alterata. Beppe non si trovò davanti altra scelta se non obbedire.

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Sofia era seduta nel suo ufficio, con la porta chiusa, a pensare, aveva avvisato la Questura come da procedura,  che aveva inviato la Celere in soccorso, ma la cosa avrebbe richiesto un bel po' di tempo. Sempre come da procedura, aveva messo in sicurezza i soggetti a rischio ma non era particolarmente sicura del suo operato, probabilmente Beppe aveva ragione, era un nascondiglio fin troppo ovvio, ma non aveva molta scelta. Non si era mai trovata in una situazione del genere e non aveva la minima idea su che cosa fare, l'unica opzione che le rimaneva era chiamare Massimo, anche se era in ferie.

Dopo un paio di squilli Massimo rispose al telefono.. "Pronto? Chi è che parla?"Disse Massimo. "Massimo, sono Sofia, senti lo so che oggi sei in ferie, ma la questione è piuttosto urgente, c'è una rivolta in corso, ci sono due guardie in ostaggio e le altre stanno provando a sedare la rivolta. Io ho seguito tutte le procedure alla lettera ma non funziona niente, abbiamo bisogno del tuo aiuto." Disse Sofia, inizialmente provando a soffocare la disperazione, poi con un tono riluttante.

Massimo era perplesso, un po' dalla velocità con cui gli era stato esposto un fatto gravissimo, un po' era per le parole uscite dalla bocca di Sofia, che ancora una volta l'aveva sorpreso. "Ok, 10 minuti e sono lì da te, tu ora dove ti trovi?". Massimo disse svelto. "Sono chiusa nel mio ufficio, sto controllando la video sorveglianza per vedere se i detenuti sono usciti dalla sala comune, per ora sembra di no."

"Chi è a capo della rivolta? Lo sai?""Gli scagnozzi di Edoardo, probabilmente cercano Carmine, che è in isolamento." Disse Sofia prontamente. Appena apprese l'informazione, a Massimo vennero in mente i ricordi legati alla prima rivolta, sopratutto il finale. "Ok, tu ora vai là e cerca di negoziare per prendere tempo, per nessun motivo al mondo entrare in contatto ravvicinato con loro, aspetta che io arrivi lì, capito?" Si raccomandò lui. "Ok." Rispose lei. "Non ti preoccupare, andrà tutto bene"Disse Massimo riattaccando. Sofia fece un leggero sbuffo, nonostante il suo leggero cambiamento era ancora troppo orgogliosa per ricevere consolazioni da chiunque, specialmente da lui poi.


"Oh Oh Oh, guardate chi c'è qui, la direttrice bella!!" Esclamò Miciarella appena la vide arrivare."Raffaele (vero nome di Miciarella secondo google)" Disse Sofia con un tono piuttosto scocciato."Cosa posso fare di bello per lei?"Disse Miciarella con un sorriso beffardo."Ehm, fermare questa pagliacciata, ormai chi state cercando è stato messo in sicurezza quindi è tutto inutile.".Disse la direttrice con una voce arrabbiata. "A davvero? In sicurezza? Ma non mi dica. Quindi mo' dobbiam giocare a nascondino, neh?". Disse lui ridacchiando. La folla di detenuti dietro di lui si mise a ridacchiare e a sbattere contro le sbarre della porta.

Sofia indietreggiò. "Ma direttrice, perché non venite più vicino, mica mordiamo, siamo bravi ragazzi noi." Disse lui ridacchiando più forte, seguito poi da altri. Sofia li fece un occhiataccia e indietreggiò per tornare nel suo ufficio, Massimo sarebbe arrivato a momenti. Mentre camminava per il corridoio Beppe le venne incontro. "Ho fatto come mi hai detto, però sono ancora convinto non sia la cosa giusta." Disse Beppe. "Beppe, senti, per ora è l'opzione migliore rispettando il protocollo, attendi-" Un rumore la interruppe."Cos'è stato?" Chiese Beppe. "Non ne ho idea, and-"Altro rumore. Ad un certo punto Cucciolo e Dobermann spuntano dietro di loro e li immobilizzano, puntandoli dei coltelli alla gola.

Entrambi vennero portati in sala comune, e dopo un coro di risate per umiliarli, Beppe venne messo da parte, mentre Sofia venne portata al centro della sala. Per liberasi stata provando a dimenticarsi ma senza successo perché la stavano tenendo in 2."We we direttrice bella, ve l'avevo detto che siamo bravi ragazzi, ora parliamo po' vi va?" Disse Micciarella puntandole un coltello alla gola. Sofia non diede nessuna risposta nella speranza di perdere un po' di tempo.

Mare fuori|| Comandante e Direttrice|| Non sei poi così maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora