10 || Salvataggio

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IPM d Napoli, 19:00

Massimo era in macchina, stava percorrendo la strada per arrivare al cancello. Appena arrivato, parcheggiò la macchina davanti  al cancello e corse a farsi aprire. 

"Gennaro che che è successo?" Chiese Massimo con tono agitato, ma mantenendo la calma. "Ehhh, comanda', sti guaioni (scritto alla cazzo di cane ofc) stanno stan facend nu bordel in sala comune, hanno preso in ostaggio a Beppe e alla direttrice." Disse Gennaro ansimando mentre gli correva dietro."

Massimo sapeva cosa volevano, quindi la cosa più importante era recuperare Carmine, poi salvare Beppe e Sofia. "Dove sta Carmine?". "Sta in isolamento, insieme a Gianni."

Senza dire niente Massimo si precipitò vedo l'area delle celle di isolamento e subito vide  i due ragazzi seduti su una brandina, visibilmente preoccupati. "Comanda'!" Esclamò Carmine appena lo vide. "Venite vi porto in un posto sicuro" Il ragazzi si alzarono e lo seguirono fino all'ufficio della direttrice. "Ok qui non dovrebbero cercarvi, non fate rumore e tenete le tendine abbassate e la porta chiusa.". Disse Massimo mentre stava chiudendo la porta.  "Voi dove andate Comanda'?" Fece Gianni. "A liberare Beppe e la direttrice, sono stati presi in ostaggio."

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Entrambi i ragazzi annuirono e si misero a girare per il grande ufficio. Gianni stava guardando le librerie mentre Carmine si era comodato sulla poltrona girevole. Si mise a guardare gli oggetti presenti sulla scrivania. Guardando pìù attentamente notò una collana, un ciondolo. Lo riconobbe perché a direttrice lo portava sempre al collo. Carmine ne fu subito incuriosito e lo prese in mano, lo aprì e notò la foto di una ragazza. Chi poteva essere? La direttrice da Giovane? Una sorella? La figlia? Mentre si poneva queste domande si udirono delle urla e i due si ascosero ai lati della stanza. Carmine nella fretta si infilò la collana in tasca, poi avrebbe ridata al comandante.

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Massimo si avviò verso la sala comune, doveva capire come liberare Beppe e Sofia. Appena arrivò notò Beppe seduto vicino alla porta senza nessuno che gli faceva la guardia, probabilmente lo ritenevano innocuo. Tutti i ragazzi erano concentrati intorno a Sofia e Micciarella che le stava puntando un coltello all gola, Sofia era zitta mentre lui parlava e la derideva. Questa situazione fece venire in mente a Massimo molti spiacevoli ricordi, ma da questi riuscì anche a trarre il modo per liberarla.

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"Allora direttrice, come si ci sente non poter fare niente eh?".Disse Micciarella in tono maligno mentre le passava il  coltello da una parte all'atra del collo. Sofia era in silenzio, terrorizzata, in quel momento tutti i ripensamenti che aveva avuto sui ragazzi e le parole di Massimo erano vani. Le vennero in mente i ricordi del giorno della morte di Elena e la cosa la stava straziando. "Ma allora non volete proprio parlare neh? Bene allora proviamo così." Micciarella fece segno a Cucciolo che si avvicinò a lei e con tutta la sua forza le pestò il ginocchio. Sofia tirò un urlo di doloro che si udì per tutto l'istituto. "Ma lo sapete che siete proprio bella mentre piangete?" Disse il ragazzino seguito in  coro dagli altri. 

"Lascitela stare" L'urlo di Massimo attirò l'attenzione di tutti mentre Sofia cercava sopportare il dolore. "Comandante, volete unirvi alla festa?La direttrice proprio non vuole collaborare, magari voi che siete uomo più ragionevole potete aiutarla." Disse Cucciolo. " Diteci dove stanno quei due stronzi e noi ve la ridiamo sana e salva." Aggiunse Micciarella. "Fatem'entra sit". I due fratelli si guardarono, poi Cucciolo si avvicinò e aprì la porta per lui. Massimo vide Beppe lì per terra, lo aiutò ad alzarsi e lo spinse fuori. Appena mise piede lì dentro tutti gli puntarono il coltello, ma lui continuò a camminare verso Sofia, che era in lacrime. Lo fecero sedere davanti a lei e poi li ripuntarono i coltelli al collo. "Allora, dove stanno?" Disse Micciarella. "Sono nelle celle di isolamento, chiuse a chiave." Sottolineò il comandante mentre guardava Sofia, che ricambiò con uno sguardo preoccupato, lei non sapeva de trasferimento dei due. Massimo le fece il segno di stare al gioco. "È..È vero-" Provò a parlare. "Stai zitta" Disse Micciarella premendo il coltello contro la sua pelle, Sofia fece un'altro urlo per il leggero taglio che si era procurata. 

Per fortuna questa volta gli credettero, non erano furbi come Ciro o Edoardo, e i due fratelli e Dobermann si avviarono verso l'isolamento. Massimo raggiunse Sofia e le prese il viso per controllare i taglio, fortunatamente era visibile ma non profondo. "Che ti hanno fatto?". Chiese lui preoccupato." P-probabilmente mi hanno rotto la rotula del ginocchio sinistro, fa male..., molto.."Disse lei tra respiri profondi e lacrime.

Ad un certo punto delle sirene si udirono nel cortile, i rinforzi erano arrivati e stavano entrando nell'edificio. Appena li sentì, Massimo si alzò e cerco di aiutare Sofia a fare lo stesso. Mentre i poliziotti in tuta anti sommossa irrompevano nella sala, riuscirono a uscire. Per camminare Sofia doveva per forza tenersi aggrappata a Massimo e reggendosi alle sue spalle e zoppiando riuscirono a uscire e a correre verso il suo ufficio, dove li aspettava Beppe.

Appena entrati Beppe si alzò in segno di felicità e aiutò Massimo a sedere Sofia sul divano. Carmine e Gianni si avvicinarono per capire cosa stesse succedendo. "Che è successo comanda'?" Chiese carmine preoccupate per le condizioni della direttrice. " Vai tranquillo Ca', Beppe chiama il dottor Gaetano."

Mi dispiace se gli ultimi capitoli sono lunghi e tutti sullo stesso evento, ma è una parte importante della storia quindi ho preferito dilungarmi di più .

Mare fuori|| Comandante e Direttrice|| Non sei poi così maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora