35 || Futura felicità

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30 Maggio 2023, Napoli, 20:20

"Quindi è tutto risolto..?" Disse Massimo seduto sul divano con Paola. "Si, ora siamo d'accordo su mantenere una solida amicizia, ma niente di più."Disse lei con una tisana in mano.

"Paola, c'è un'altra cosa di cui dovremmo parlare." "Cosa..?" Disse Paola preoccupata. "Sai Kubra, Kubra Hailo?" Paola annuì. "È venuto fuori che è figlia di Beppe, sua madre e lui si frequentavano tanti anni fa  e lui l'ha lasciata prima che potesse dirgli che era incinta." Disse Massimo . Paola sputò un po' della sua tisana. "Oddio, ma da quanto lo sapete? Quindi verrà trasferita."

Massimo sospirò. "Da 2 anni ormai, non abbiamo detto nulla perché avevamo paura che Sofia la trasferisse seduta stante. Ora però lo ha scoperto ed è furiosa con Beppe, al ministero non sanno ancora nulla." Paola era incredula. "E quando pensavate di dirmelo? Lo sapete che Sofia e Beppe rischiano il lavoro. Sofia ha tutto il diritto di essere arrabbiata."

"Lo so, lo so. Ma primo non eravamo sicuri all'inizio, second, la sai la storia di Kubra, se Sofia l'avesse trasferita avrebbe perso tutti. Beppe non voleva perderla. Mi aveva chiesto di mantenere il segreto." Paola si prese una pausa di riflessione. "Ok, avete ragione, ma non posso neanche immaginare quanto Sofia stia male per la situazione, è incinta, non le fa bene questo stress. Devi parlarle Massimo, deve essere tranquilla, è quasi al 5 mese."

"Hai ragione Pa', le parlerò domani a lavoro." In quel periodo Massimo si sentiva particolarmente speciale intorno a Paola. La loro convivenza provveda benissimo e lui era sempre più convinto di voler passare il resto della sua vita con lei. Voleva chiederle di sposarlo. Aveva  molta paura nel farlo e prima voleva chiedere ai suoi migliori amici, poteva essere una scusa per attaccare conversazione.


31 Maggio 2023, IPM di Napoli, 12:30

Era appena iniziata la pausa pranzo e Massimo decise che era meglio parlare prima con Sofia, negli ultimi giorni l'aveva vista particolarmente triste.

"Posso?"Disse lui entrando nella stanza. "Si, si entra pure. Cosa ti serve?" Disse lei, con una voce normale ma lievemente sconsolata. "Nulla, parlare un po', ti va?" Disse sedendosi sul divano con lei. "Ho scelta?" Disse lei ridendo. "No." Sorrise lui. "Voglio chiedere a Paola di sposarmi." Disse lui. "Wow, che bello, sono felice per voi." Sofia era stupita. "E se accetta, vorrei Beppe come testimone, e probabilmente Paola lo chiederà a te.."Continuò. Sofia era stupita ma felice. Massimo le prese le mani le le giunse nelle sue. "Senti, quello che ha fatto Beppe è difficile da perdonare, ma la paura di perdere un figlio ti fa fare pazzie a volte. Quando Consuelo aveva portato Pietro in Brasile ero spaventasissimo, se non fosse stato per Paola avrei fatto delle grandissime cazzate. Io lo so che tu ti possa sentire tradita, ma ti assicuro che Beppe ti ama più di se stesso, non fa altro che parlare di te o di Elena e la sera che avete litigato poi mi ha chiamato e ha pianto 1 ora al telefono. Nelle relazioni a volte gli errori si fanno, io e te lo sappiamo benissimo perché ne abbiamo fatto uno bello grosso, ma si superano. Paola nonostante tutto mi ha perdonato, ora conviviamo benissimo insieme, tanto che voglio sposarla. Sono sicuro che tu e Beppe potete fare lo stesso, non dico in maniera immediata ma è un ostacolo che riuscirete a superare. Potete essere una famiglia felice, non sprecare questa occasione."

Sofia lo ascoltò attentamente e ragionò sulle sue parole. "Forse hai ragione...Beppe è la persona più altruista che io conosca e sicuramente lo ha fatto per un buon motivo e sicuramente io ho esagerato." Disse Sofia sorridendo. "In quanto alla proposta, mi sembra un'ottima idea, vi vedo molto bene insieme." Sorrise di nuovo.

___

Beppe era nell'officina, stava controllando che tutto fosse un ordine per i lavori di quel giorno, era molto preso nei controlli, il litigio con Sofia lo aveva distrutto e buttarsi nel lavoro era l'unica opzione possibile. Mentre sistemava degli attrezzi si senti toccare sulla spalla, probabilmente era uno dei ragazzi o dei colleghi quindi se ne uscì con "Ora sono impegnato, possiamo parlare più tardi?" mentre si girava verso la persona.

Era Sofia. "Hey...che ci fai qui?" Disse lui sorpreso. "Dobbiamo parlare, mi dispiace per come ho reagito, sarei dovuta essere più comprensiva." Disse Sofia guardando giù. "Ma che stai a dire? È stata colpa mia, non darti colpe che non hai. Vorrei solo che tu capisca che mi dispiace e perché l'ho fatto." Disse lui avvicinandosi. "L'ho capito Beppe, tu sei una persona d'oro e lo so che lo hai fatto per proteggerla, ma avresti dovuto dirmelo una volta messi insieme. Comunque, non dirò nulla al ministero ma oltre a me, te , Paola e Massimo non lo deve sapere nessuno. Una volta fuori da qui la potrai riconoscere e ci inventeremo qualcosa per vivere felici." Disse Sofia, avvicinandosi a sua volta e spingendolo contro la barca. Beppe la prese per i fianchi e la tirò verso di se e prese a baciarla. Sofia si staccò. "Ma sei pazzo? E se ci vedono?" Disse lei. "Le ragazze non scenderanno prima delle 15:00, abbiamo tempo.." Disse lui, riprendendo il bacio. I due si staccarono e si guardarono negli occhi, poi Beppe le posò una mano sulla pancia. "Sarà bella come te, ne sono sicuro." "Di solito le femmine assomigliano più al padre... Kubra ti assomiglia molto, anche se non sembra. "I due si strusciarono ancora un po' e poi ognuno tornò al suo lavoro.

Da dietro uno scaffale, una ragazza li stava osservando. Una volta che Sofia ebbe lasciato la stanza, si fece avanti. "Non sapevo fosse incinta, ciò lo avevo sentito dire ma pensavo fosse falso." Disse Kubra. "Kubra? Che ci fai qua? Comunque si, è vero." Disse Beppe. "Ma tu proprio non ce la fai a non  far figli eh?" Disse Kubra un po' infastidita. "Senti Kubra... Non è mio...c'è una storia molto lunga e molto triste dietro, quindi quando ti capiterà di parlare con lei non menzionarlo. Sofia ha sofferto molto dopo aver scoperto di essere incinta, non è un fatto felice." Disse Beppe guardandola negli occhi. "Ah...mi dispiace, non volevo..." "Non ti preoccupare, comunque ci siamo chiariti e ha detto che non ha problemi con te, anzi, non fede l'ora di vederci insieme e felici. Ha detto che scontata la tua pena potrò ufficialmente riconoscerti e potrai venire a vivere con me se ti va..." Continuò Beppe. Kubra sorrise, la notizia la riempì di gioia. "Davvero..?". "Si, e io non vedo l'ora." Kubra gli cadde tra le sue braccia, i due si abbracciarono per un bel po'.

Mare fuori|| Comandante e Direttrice|| Non sei poi così maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora