4|| Vecchi ricordi

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24 Giugno 2022, IPM di Napoli, ore 18:46

Sofia aveva finito prima di lavorare così decise di prendersi del tempo per riordinare l'ufficio, non aveva mai avuto tempo per farlo. Tutti gli effetti personali della precedente direttrice erano stati tolti per darle modo di portare i suoi, ma erano solo chiusi in degli scatoloni da settimane e i pochi che era riuscita a sistemare erano quelli della scrivania.

Per lo più sugli scaffali c'erano documenti vecchi, faldoni con le spese effettuate negli anni, fascicoli di detenuti usciti o trasferiti da anni, forse documenti apparteniti al periodo prima ancora dell'arrivo di Paola. Dopo un'ora buona di lavoro, sommersa dalle pile di carta, decise di farsi aiutare da Beppe.

"Hai chiamato?" chiese lui entrando di corsa nell'ufficio. "Ehm...si...eh...tu hai per caso idea di dove vadano tutti questi documenti? Non sono neanche in ordine, ma quanto è che nessuno fa pulizia?" Disse lei con un tono un po' frustrato mentre sfogliava i fascicoli.

"Ehm, un bel po', comunque i documenti che hanno superato il 5 anni di datazione vanno nell'archivio, gli altri vanno solo riordinati, per quello ti può aiutare Massimo, io non ho accesso diretto all'archivio."

"Perfetto" Pensò tra se e se la direttrice, anche se dopo il discorso dell'altro giorno non aveva molta voglia di conversare con lui, doveva, e come diceva la sua ferma credenza, dovere prima del piacere

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Massimo stava parlando con Carmine in sala comune, principalmente di Futura e di Rosa, ormai Carmine era sicuro di essere innamorato di lei, ma dopo gli ultimi avvenimenti, la strada da percorrere sarebbe stata difficile.

*dalla radio*"Comandante, può venire un secondo nel mio ufficio?Avrei veramente bisogno di una mano"Disse Sofia con voce affaticata.

"Uhhhhh" Fece Carmine ridacchiando." La direttrice vi sta chiamando comanda', meglio che rispondete o chissà' cosa ve fa'". "Nu fare lo schema ca', ch'ji a quel n'a sopport prop.""Vabbuò" Disse Carmine allontanandosi e ridacchiando.

"Arrivo." rispose premendo il pulsante sulla radio e avviandosi verso la direzione.

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Dopo un lungo lavoro, Sofia era riuscita a mettere finalmente in ordine quasi tutti i documenti e si sedette per concedersi un secondo di pausa, mentre osservava il suo operato dal divano, notò un faldone che sporgeva di più degli altri. Determinata a fare il suo lavoro alla perfezione, si alzò per sistemarlo. Appena lo prese tra le mani si accorse che quelle al suo interno non erano documenti , ma foto, incuriosita decise di aprirlo per dare un occhiata. La maggior parte delle foto appartenevano al periodo molto prima del suo arrivo, circa verso il 2019/ 2020, nell'album si potevano vedere molte foto di detenuti, personale dell'IPM, erano tutti così felici e l'atmosfera sembrava così diversa da quella attuale...

"Di cosa hai bisogno?" Disse bussando sulla porta aperta e procedendo all'interno. Sentendolo arrivare, Sofia chiuse subito l'album di foto."Potresti aiutarmi ad archiviare tutti questi documenti che avrebbero dovuto essere stati archiviati anni fa?" Disse indicando le scatole di documenti sul tavolo"."Comunque la mancanza di organizzazione qua dentro è un problema." Rimarcò con voce irritata. "E scus, mica è colpa mia, sono il comandante non il bibliotecario, comunque ti mando qualcuno a portali su." Disse altrettanto irritato. Dopo una sguardo irritato verso la donna, prese per andarsene quando fece caso a cosa stesse tenendo tra le mani. "E quello cos'è?" Chiese. "Oh..deve essere una vecchio album di foto della precedente direttrice, o lo ha dimenticato ho lo ha lasciato di proposito, non so che farmene." Disse dirigendosi verso le poltrone, ricominciando a sfogliarlo.

Massimo la seguì incuriosito. Si sedettero sulle poltrone, vicini ma a distanza, e lei continuò a sfogliare. Dopo un po' vide delle foto che evidentemente non erano state scattate dentro l'IPM. Erano le foto del matrimonio di Nina e Carmine. Massimo sorrise appena le vide, mentre Sofia fece una faccia molto confusa. " Cosa ci fanno queste qua, le faccende private non dovrebbero mischiate con quelle di lavoro." "Beh tecnicamente riguardano il lavoro" disse il comandante. "Le foto di un matrimonio?Davvero?" Disse Sofia ridacchiando con una faccia incredula.  "Guarda bene, quello è Carmine, sono le foto del giorno del suo  matrimonio, quella è Nina, la madre di Futura, poi c'è Filippo, Io e Paola e mia moglie con mio figlio, Pietro." disse Massimo passando da un tono normale a una sconsolato." "Non sapevo fosse sposato, e neanche tu."

 "Purtroppo non lo è più, sua moglie è stata uccisa il giorno del matrimonio". Disse il comandante serio. "Oh, mi dispiace" Disse la donna con tono veramente dispiaciuto, non se l'aspettava quella risposta. In quel momento, spinta da qualcosa che non si sapeva spiegare, decise di tentare la sorte." E tu?" Massimo non se l'aspettava una domanda del genere, almeno non da lei. "Io sono separato, da poco in realtà." Sofia guardò in basso, con un mezzo sorriso che sta volta non ha provato a nascondere. "Grazie per tutto, questo se vuoi lo puoi tenere tu, io non me ne faccio nulla, e dato che non si tratta di un documento ufficiale non devo per forza tenerlo in ufficio." Glielo porse e Massimo lo afferrò sorridendo. " Grazie, Sofia." "Non c'è di che, Massimo."

Massimo osservò l'album di foto che aveva appena ricevuto da Sofia. Era strano tenere tra le mani quei ricordi di un matrimonio felice, sapendo che in seguito si era trasformato in tragedia. Guardando le foto, una sensazione di nostalgia si impossessò di lui. Era un momento difficile per entrambi, con i loro dolori e le loro ferite ancora aperte.

"Sei sicura di volerlo dare via?" chiese Massimo, osservando Sofia con occhi curiosi. "Sì, davvero non ne ho bisogno. Non è qualcosa che mi appartiene davvero. Meglio che finisca in mani che possano dargli un senso." Sofia rispose con un sorriso serio, ma che lasciava trasparire qualche emozione.

Massimo accettò l'album con gratitudine e lo mise con cura nella sua borsa. Non poteva fare a meno di pensare a come quella conversazione avesse portato ad un po' di intimità tra loro due. Nonostante fossero entrambi alle prese con le loro separate sofferenze, c'era qualcosa che li univa in quel momento.

"Dovremmo riprendere a lavorare, suppongo," disse Massimo dopo un breve momento di silenzio. "Sì, hai ragione," rispose Sofia, riprendendo la sua compostezza professionale. "Ci sono ancora molti documenti da archiviare."

I due si alzarono dalle poltrone e tornarono al lavoro, sistemando i documenti e ripulendo l'ufficio. Nonostante la fatica del compito, il clima tra di loro era cambiato. Si era creato un legame di comprensione reciproca.

Con il passare delle ore, l'ufficio tornò ad avere un aspetto più organizzato e ordinato. Sofia e Massimo si guardarono soddisfatti del lavoro svolto. Anche se c'erano ancora sfide da affrontare e cicatrici da lenire, quella giornata aveva portato un po' di serenità nella loro vita.

La sera si avvicinava e Massimo decise di congedarsi. "Grazie per avermi aiutato oggi, Massimo," disse con gratitudine. "Non c'è di che, Sofia. È stato un piacere," rispose lui, sorridendo. "Ci vediamo domani." Entrambi si sorrisero timidamente.


Mare fuori|| Comandante e Direttrice|| Non sei poi così maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora