14 capitolo

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Luna.
Vuole prendersi cura di me...dopo anni dalla morte dei miei genitori non soprei più cosa queste parole vogliano significare,  sono a terra in ginocchio assorta nei miei pensieri...ma l'unica cosa che vorrei ora e che tutto si spenga che il dolore di quello che e successo sparisca, che i sensi di colpa che mi stanno divorando lentamente per ciò che e accaduto quella notte scompaiono una volta per tutte, che i miei genitori e il mio branco fossero qui con me.
Sento dei passi e lui si inginocchia davanti a me << puoi ribellarti ma io rimarrò qui...con te >> sento delle braccia forti sollevarmi dal pavimento, sono tra le sue braccia...calde forti è famigliari, ma sento protetta mi sento a casa, i miei occhi incrociano i suoi facendomi perdere in quelle iridi acquamarina, poi il mio sguardo scende più giù...sulle sue labbra, cosi carnose e rosse, il mio corpo si riscalda e la mia mente inizia a liberarsi dai pensieri che ogni giorno mi perseguitano, io dovrei odiarlo...perché allora non voglio che si allontani da me? Perché ora mi sento al sicuro? Perché la voglia di baciarlo è sapere che sapore anno le sue labbra sta crescendo dentro di me ? <<No luna no lui...lui...lui è il nostro compagno>> risponde ivi << ora sei con me piccola lupa niente e nessuno potrà mai più ferirti >> non mi ribellò dal suo tocco non provo a scendere per allontanarlo da me ma faccio una cosa che nessuno si aspetterebbe mai anche io ne rimango sorpresa, gli mette una mano dietro la nuca e con un movimento timido appoggio le mie labbra sulle sue, lo bacio, sento una scarica elettrica lungo la schiena, una strana sensazione allo stomaco si propaga dentro di me e come se uno sciame di farfalle ci volesse dentro, lui non si allontana da me non mi rifiuta...come ho fatto io...forse il vero mostro sono io...lo ferito più volte...no adesso basta questi pensieri cosi umani rivolti al mostro che mi ha rovinato la vita no!, mi stacco da lui come scottata dal fuoco, ma non appena mi allontano dalle sue labbra sento la mancanza del loro calore e sapore
<< mettimi a terra >> Dico arrossendo violentemente, lui non mi ascolta e mi poggia delicatamente sul divano << se mi odi tanto piccola lupa perché mi hai donato uno dei momenti più belli della mia vita >> cerco di non gurdarlo negli occhi << devi andartene ora...>> lo sento ridere leggermente << devo dirti una cosa piccola lupa...adesso guardami >> non voglio non posso lui è solo un mostro...lui è un mostro lui è un mostro, magari più volte lo dico è più me ne convinco. La sua mano mi accarezza il viso e poi con due dita sotto al mento mi costringe a gurdarlo << dei quanto sei bella luna >> no cazzo smettila << o letto la leggenda che parla di te...e se non riuscirai a controllare i tuoi poteri...distruggerai la nostra specie >> mi muovo velocemente sul divano, sento l'ansia e il panico assalirmi << io...io non li controllo...non saprei come fare non o la più pallida idea di come usarli >> parlo velocemente spaventata da me stessa << lo so piccola lupa...un modo c'è un lupo stando in contatto con il proprio compagno si calma poi per allenarti potremo chiedere a Zora >> io vivere con lui...stare con lui...<< no non se ne parla >> lui mette una mano sulla mia gamba accarezzando la << prova...solo qualche giorno prova a stare da me ma non in una stanza, chiusa dentro da sola ma con me il branco...e se vuoi c'è Zora >> a ragione devo riuscire a controllare i miei poteri, sospiro e alzo la testa guardandolo << ok va bene qualche giorno, da domani il locale sarà chiuso fino alla fine del mese per le feste, quindi ok >> sento il suo cuore battere così veloce che potrebbe essere un pezzo sulla quale poter ballare << potremmo partire domani mattina se vuoi >> ci penso un attimo su << potremmo partire stanotte, prima inizio a dominare i miei poteri prima potrò tornare >> lo vedo un attimo titubante << come vuoi >>

Sono passate due ore e adesso ci troviamo sul suo jet, mentre io cercavo di ri prendermi un po lui a fatto la mia valigia, mi a dato una mano a salire in macchina e nel mentre lui era al telefono con il suo pilota, gli avevo detto che potevamo benissimo prendere dei biglietti aerei normali ma ovviamente lui non si sognerebbe mai di salire su un aereo normale no lui a il jet privato ora siamo in volo da una quarantina di minuti, destinazione la sua casa branco in Russia, ok tornare li dopo che lui mi aveva rapita mi spaventa un po'.

Sono seduta su una poltrona molto comoda, lui e seduto di fronte a me, dopo il bacio voglio stargli il più lontano possibile...lui mi confonde, e come se entrasse nella mia testa e la incasinasse con la sua risata così caldo e armonica, i suoi occhi  acquamarina che mi fanno sognare di stare in una cascata tra le montagne circondata solo dalla natura e gli istinti primordiali...se solo lui non mi avesse rovinato la vita, se solo il mostro che dovrebbe essere il mio compagno non avesse ucciso tutto ciò che avevo, lui mi a portato via tutto...
Provo a scacciare via questi pensieri, almeno per ora, il mio unico obiettivo è riuscire a dominare il mio lato da strega ed e questo ciò che farò.

Uno sbadiglio incurva le mie labbra e dopo poco
Sento la stanchezza di questi giorni prendere il sopravvento su di me, il mio corpo si rilassa su quella poltrona così comoda, e piano le mie palpebre si chiudono e i miei occhi si beano di un po di calma

Adam.
Dei quel bacio le sie labbra, sento ancora il sapore di vaniglia sulle mie, e ora a accettato la mia proposta, quando la fatto non ci stavo credendo. Sto lavorando al computer, o delle mail da rispondere e con tutta questa situazione o trascurato il branco e il mio ruolo da Alpha, vari branchi del Est sono stati sterminati e abbiamo i calciatori che ci stanno cercando di localizzare i branchi, per non parlare dei vampiri, cazzo ogni giorno ne uccidiamo almeno una decina, in questo momento la nostra specie è in pericolo.
Sento dei mugoli, sposto il computer e vedo Luna agitarsi nel sonno, chiudo il portatile e mi alzo dalla poltrona, faccio il giro e mi siedo accanto a lei, e rannicchiata su se stessa, il suo viso e poggiato sul bracciolo del sedile dove sono seduto io adesso, i capelli gli cadono dietro le spalle lasciando il collo nudo facendo vedere uno dei suoi tatuaggi è una rosa piena di spine non a colore e soltanto inchiostro nero sulla sua pelle così pura e bianca come porcellana. avvicino la mia mano al suo viso e gli accarezzo la guancia, sento il suo corpo rilassarsi, vorrei passare il resto della mia vita con lei accanto a me ma per adesso dovrò accontentarmi soltanto che non mi salti alla gola per squarciarla solo perché lo toccata.

Autrice:
Buon anno streghette spero che abbiate passato bene queste feste scusate la mia assenza ma qualche mese fa o avuto una perdita e non me la sentivo di continuare per il momento, ma adesso sono tornata spero che il capitolo vi piaccia fatemelo sapere. un bacio 😘

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 15 ⏰

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