Capitolo 5

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Capitolo 5

Because never in my entire childhood did I feel like a child. I felt like a person all along- the same person that I am today.

Erano passate settimane dall'ultima volta che si videro. Harry non aveva provato a telefonarlo e Louis era totalmente abbandonato a se stesso.
Zayn aveva provato a parlargli, ma l'altro si chiudeva in se stesso e cercava un modo per immergersi nel dolore.
A volte era troppo forte, in realtà.
Sentiva qualcosa stringergli lo stomaco e si accasciava per terra, guardandosi intorno e cercando qualcosa con cui farsi male.
Era in quel periodo che aveva iniziato a pensare all'autolesionismo. In quei momenti in cui sentiva il cuore stringersi, voleva farsi del male per lasciare andare un po' di ciò che teneva dentro.
Però poi si guardava i polsi e non voleva che gli altri notassero ciò che provava. Non voleva fare vedere che lui soffriva quanto lei, perché non era così. Sua sorella era più sensibile ed ogni parola, ogni gesto, la colpiva sempre con forza.

Quel giorno era sdraiato sul pavimento. Stringeva tra le mani una graffetta e sentiva il sangue scendere fino al pavimento. Non sapeva quanto era andata a fondo, ma sapeva che quel dolore bastava per confondere il suo cuore.
Quando bussarono alla porta lui corse in bagno.
Non fece in tempo però, perché Harry era già sulla soglia che lo guardava.
Guardò Louis in viso e, dopo secondi lunghissimi, notò le chiazze di sangue per terra. Poi vide la mano del liscio.
-Lou- sussurrò e l'altro corse in bagno. Non voleva che Harry lo vedesse in questo modo. Non voleva essere visto da nessuno e basta. Si chiuse la porta alle spalle ed estrasse la graffetta. La ferita non era profonda, ma il sangue usciva in abbondanza.
Il riccio cominciò a bussare troppo forte e a richiamarlo.
-Se non apri questa cazzo di porta giuro che chiamo Zayn!- urlò. Louis, esausto, gli aprì.
Harry si catapultò all'interno e prese la mano di Louis tra la sua.
-Mi spieghi che cazzo stavi facendo?- chiese Harry.
-Mi sono tagliato con una cazzo di graffetta- mentì l'altro.
-No, ti sei ficcato questa cazzo di graffetta!- urlò, per poi rimettergli la mano sotto l'acqua e prendere il kit che si trovava per terra vicino alla doccia.

-Dammi la mano- lo intimò Harry, ma Louis la strinse a sé.
-Non mi hai chiamato- disse il liscio.
-Nemmeno tu- il riccio gli prese la mano e cominciò a fasciarla.
-Perché non l'hai fatto?- chiese Louis.
-Tu perché non l'hai fatto?- continuò l'altro. Louis lo guardò storto ed Harry sospirò -Pensi sempre a come ti senti tu e non immagini nemmeno come possano stare gli altri-
-Avevamo discusso-
-E tu sei andato via anche quando ti avevo chiesto di rimanere- terminò Harry.
-Cosa dovevo fare? Starti a guardare mentre mi dicevi che non ti piaccio? O che mi illudo e basta!?- alzò appena il tono ed Harry si strinse tra le spalle.
-Non puoi pretendere che io mi comporti come ti aspetti- disse il riccio -Devi accettare che certe cose non andranno come credi- lo guardò negli occhi e Louis sostenne il tuo sguardo.
-Non ci credo- terminò il liscio.
-A cosa?-
-Che non provi niente- disse -Non ci credo- Harry alzò gli occhi al cielo.
-Perché continui con questo discorso?-
-Perché lo so che anche tu provi qualcosa, ma non vuoi farlo e quindi ti stai auto convincendo- Harry strinse i pugni e Louis sobbalzò quando strinse anche la sua mano.
-Smettila di psicoanalizzarmi- disse il riccio -Se qualcosa non va è questo!- lasciò la mano di Louis e scosse la testa -Pretendi che ogni mio comportamento abbia un significato nascosto, ma non è così!-
-Quindi se ti baciassi tu non proveresti niente- Harry serrò la mandibola alle parole di Louis. Il liscio gli osservò le labbra -Allora?- chiese.
-Non proverei niente- terminò Harry, osservando i movimenti dell'altro mentre si avvicinava a lui, guardandogli le labbra. Non si allontanò, osservò solamente come Louis si avvicinasse minaccioso e senza pudore. Una mano del liscio si posizionò dietro al suo collo, avvicinandolo e portando le loro labbra a sfiorarsi.
Il respiro dell'altro aumentò.
Erano immobili. Le labbra vicine e i respiri che si mischiavano. Harry guardava la bocca di Louis, mentre quest'ultimo lo guardava negli occhi.

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