Capitolo 6

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Capitolo 6

I wanted to tell her that I loved her, and not in the complicated way I loved our parents, but in a simple way I never had to think about. I loved her like breathing.

Il giorno successivo fu Louis a raggiungere Harry a casa sua. Quando bussò ad aprirgli fu la sorella del riccio.
-Ciao- disse subito -Sono Louis, un amico di Harry- la ragazza gli sorrise.
-È al piano di sopra- disse, scostandosi e facendolo passare.
Il liscio salì le scale e raggiunse la camera di Harry, che ricordava benissimo dove fosse.
Aprì la porta e, quando entrò, notò lo scatto che fece l'altro per sistemarsi. Il computer mezzo chiuso e la mano destra sulla pancia.
Louis sorrise.
-Scusami- disse subito -Se vuoi posso tornare dopo-
Harry arrossì.
-Non stavo facendo niente, idiota- guardò le lenzuola e notò il rigonfiamento visibile anche tramite esse -Ok, forse mi stavo facendo una sega, ma lo fai anche tu!-
-Non sto dicendo proprio nulla-
-Stai fottutamente ridendo- Harry si coprì il volto con entrambe le mani per nascondere l'imbarazzo.
-Solo perché ti sei imbarazzato- si avvicinò al letto del riccio e si sedette vicino a lui -Anche io prima di venire me ne sono fatta una. Non ci trovo niente di male- gli baciò la fronte e l'altro socchiuse gli occhi davanti quel gesto.

-Sei più bello così- ammise Louis, notando il rossore sulle guance del riccio e le pupille appena dilatate.
-Vuoi unirti?- chiese con un sorriso furbo Harry e Louis sorrise.
-Lo farei, ma giù c'è tua sorella e non vorrei ti sentisse- gli baciò il pomo d'adamo ed Harry mugolò.
-Avanti, solamente una toccatina- lo pregò il riccio, prendendo la mano di Louis e trascinandola sotto le lenzuola. Harry non indossava le mutande, infatti toccò subito il pene eretto e sentì le dita bagnarsi del suo piacere. Avvolse la lunghezza in una stretta morbida e dolce, iniziando a muovere il polso in modo circolare, per poi prendere a pompare in modo lento. Osservò gli occhi di Harry che si chiudevano e il suo piacere che sbocciava leggiadramente, manifestandosi tramite i gemiti che fuoriuscivano dalla sua bocca.

-Alza la maglia- lo pregò il riccio e Louis lo fece. Succube di ogni sua parola, si tolse la maglietta e si stese vicino ad Harry, che prese a succhiargli un capezzolo, usando di tanto in tanto i denti così da renderlo più sensibile.
La mano di Louis si ancorò tra i ricci di Harry, mentre l'altra continuava a dargli piacere senza sosta.
Il riccio stava per venire, Louis lo capì dal modo in cui andava incontro alla sua mano e da quanto bagnato ormai fosse diventato. Gli lasciò un bacio sulle labbra e, prima che potesse riversarsi totalmente, una voce gli rovinò l'orgasmo più intenso che aveva avuto da settimane a quella parte.
-Harry ti cerca la mamma- il riccio tremò e sbuffò mentre si lasciò andare. Un momento rovinato nuovamente dalla sua famiglia. Louis sorrise ma, prima che potesse scendere, catturò le sue labbra in un bacio pieno di passione. Fu la prima volta che le loro lingue si assaggiavano, danzavano e si conoscevano davvero. La mano di Harry finì sul collo di Louis, stringendo la presa e sentendolo gemere a causa di quella minima pressione.
-Ti piace questo?- chiese Harry, mettendo un dito sul pomo d'Adamo e spingendo appena. Louis ansimò: era un sì.
-Harry- la voce della sorella li raggiunse di nuovo.
-Fammi tornare da mia madre, poi ci penso io a te- fece scontrare i loro nasi e Louis si morse il labbro inferiore. Non vedeva l'ora.
Velocemente Harry cercò le mutande e le indossò direttamente sotto le lenzuola, poi uscì dalla sua camera e Louis rimase solo. Il liscio si sedette sul letto e si aggiustò i pantaloni. Era durissimo, per questo strinse un po' le gambe, proprio per darsi un po' di piacere.

Si chiedeva quanto ci avrebbe messo Harry e, soprattutto, cosa gli avrebbe fatto quando sarebbe tornato. Sperava lo toccasse nello stesso modo; o che lo prendesse da dietro mentre affondava la testa nel cuscino. Sperava avvolgesse il suo collo tra le dita e gli dicesse qualcosa di sconcio all'orecchio, ed è proprio mentre pensava a tutti i modi in cui Harry poteva usarlo che iniziò a toccare la sua erezione da sopra i pantaloni. Si massaggiava mentre aspettava, gli occhi chiusi e le orecchie otturate, sentiva delle voci provenire ovattate e, mentre inarcava appena la schiena per toccarsi anche il sedere, la porta si aprì.
Sbarrò gli occhi e vide Harry intento a fissarlo. Quest'ultimo chiuse la porta a chiave.

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