Cold and Dark

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Per prima cosa, vi ringrazio delle 5K letture. Non mi aspettavo che questa "idea" nata per scherzo una sera del lontano 2020 (wow, 3 anni fa) potesse arrivare a questi risultati.
Nonostante non faccia più parte del Fandom, vi sono comunque legatə e mi fa piacere ogni tanto scrivere storie corte.
Vi ringrazio veramente tanto. Il mio modo per ringraziarvi è scrivere una nuova storia.
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Alte conifere circondavano quella piccola radura innevata, il candore della neve aveva un particolare contrasto con il vermiglio del sangue colato da una ferita aperta e profonda.
Gli occhi grigi erano sofferenti e il volto si contorceva in smorfie di dolore, la veloce fasciatura iniziava ad allentarsi e il sangue cercava ancora uno spiraglio da cui poter scorrere liberamente.
I capelli bianchi e rovinati coprivano il volto sporco di fanghiglia, il cuore batteva lento e lo spirito di rivincita nei confronti dell'invasore si faceva sempre più lontano, era così stanco...

Finlandia si trovava steso sulla neve bianca, il cielo si era imbrunito e presto piccoli fiocchi avevano iniziato a cadere: non sapeva da quanto era lì ma le sue ciglia avevano iniziato a raccogliere la neve e la sua pelle tendeva a screpolarsi... eppure non riusciva a muoversi, si chiedeva se fosse stato quello il momento della sua morte e forse in cuor suo la attendeva, chiuse gli occhi alla ricerca proprio di quella oscurità che la notte non poteva dargli, infondo la notte era ancora troppo luminosa con la sua luna e le sue stelle...

Non era più abituato al freddo, non era più abituato alla notte... Non era più abituato a quella sofferta solitudine...

Finlandia non avrebbe mai pensato che la Grande Guerra avrebbe portato a una guerra ancora più grande, non avrebbe mai immaginato di essere così coinvolto... non riusciva a capire i sentimenti umani e sopratutto perchè volevano così ardentemente la guerra. Perciò il suo pensiero volava alla sua gente, ai soldati al confine che sparavano a ragazzi come loro il cui unico scopo era salvarsi, difendere la loro madrepatria e un loro possibile futuro. I suoi ricordi si focalizzarono con il pensiero a Norvegia, a Svezia, a Danimarca e al più giovane Islanda... e una lacrima solitaria fece capolino e percorse un sentiero sconosciuto sulla guancia della nazione. Forse, ciò che più lo ferì e gli causò quella lacrima, era il ricordo dei giorni spensierati con Svezia, dove i suoi occhi erano ancora azzurri e complementari al colore acceso degli occhi cerulei dello svedese, dove il sorriso abbondanza sulle labbra di entrambi, dove vi era ancora speranza per entrambi...

La neve aveva iniziato a scendere violentemente, il vento a tirare forte, la ferita improvvisamente non bruciava più, si era alzato e una nuova forza bruciava in lui, quella lacrima gli aveva dato la forza necessaria per aprire gli occhi e non temere più la notte e non desiderare più la morte.
Passo dopo passo si diresse verso il suo fucile, abbandonato su di un tronco spezzato dalle continue tempeste.
Preso il fucile, lo caricò e si avviò di nuovo verso il confine, sapeva che la strada era lontana, ma non poteva lasciare il suo popolo a marcire sotto i proiettili sovietici, non poteva sparire, lo doveva alla sua gente e a se stesso; e seppur non lo voleva ammettere, lo doveva anche a Svezia, perchè doveva vedere quei vivaci e sorridenti occhi ancora una volta, doveva dirgli ancora grazie...

Gli occhi ormai grigi avevano ritrovato un nuovo colore, un azzurro limpidissimo pieno di rabbia fiammeggiante, le labbra venivano morse nervosamente e un rivolo di sangue cadde macchiando la neve.

Finlandia, quel giorno, decise di non arrendersi, decise che il suo popolo sarebbe stato abbastanza forte; quel giorno il suo cuore iniziò a gelarsi di una improvvisa consapevolezza.

Un sorriso solitario comparve sul suo viso, una rinnovata speranza fece breccia nel suo cuore come un licheno fa breccia nella terra aridata dal gelo. Era di nuovo ostinato a vincere e alzato lo sguardo si rese conto che l'alba era ormai vicina e la neve aveva smesso di scendere. Era quello il momento di partire, il momento dove sarebbe iniziata la sua rivalsa, era il momento di guadagnarsi la vittoria.
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Era il 13 marzo 1940, quando Finlandia face capolino in una sala dal tappeto vermiglio, lo sguardo non osò volgersi alla nazione che si trovava di fronte a lui. Gli occhi grigi trattenevano a malapena le lacrime, ma era consapevole che fin troppa gente era morta per i loro capricci. Era il momento di mettere una fine a questa storia.

Si avvicinò in silenzio e a testa bassa al lungo tavolo, prese una penna e lesse gli accordi. Firmò. Sentì una stretta attorno al suo cuore, una parte del territorio non c'era più, quello fu l'unico momento in cui alzò lo sguardo ferito verso la forte nazione che gli si prostrava dinanzi.

Finlandia, si girò e si incamminò lentamente verso la porta, ma proprio poco prima di uscire si girò, gli occhi erano fiamme di odio e disse una sola cosa alla nazione avversaria: <<Non hai vinto... il mio pensiero volge solo al mio popolo; hanno sofferto, non posso lasciarli soffrire. Se il popolo soffre, sei debole. Per questo tu sei debole. Non pensi mai al guo popolo, cerchi solo di farti forza... se continui così sei destinato a sparire>>
Finlandia si voltò e uscì; non vide mai la reazione della grande Unione Sovietica, non vide mai il terrore nei suoi occhi, non vide mai la cicatrice che si aprì sul suo volto, non seppe mai che furono le sue parole le prime a far desistere la fiducia di quella nazione, non seppe mai che fu lui ad iniziare il lento deteriorato del suo avversario.

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S

pero che questa storia vi sia piaciuta, non sono molte parolə ma sono piuttosto contentə del risultato. Pietà per la grammatica ma l'ho scritta alle 22.00 dopo una giornata di escursioni in montagna.

La storia ho deciso di ambientarla nella Guerra d'inverno, che vide la Finlandia scontrarsi con l'URRS dal 1939 al 1940, la guerra si concluse con la cessione del 10% del territorio finlandese all'Unione Sovietica.

Allungo il brodo dicendo che avevo intenzione di riprendere a scrivere nel tempo libero, ma non prometto nulla. Solo una volta ogni tanto, qualcosa potrebbe uscire.

Io ho ancora intenzione di fare uno speciale, quindi se avete idee consigliate <3

Fatemi sapere cosa pensate di questa storia!

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